La Gazzetta dello Sport

Lo Spezia gioca, Colantuono vince Salernitan­a terza

- Roberto Guerriero SALERNO

Il minimo sforzo ed una prestazion­e non esaltante valgono alla Salernitan­a la quinta vittoria e la conferma tra le grandi della B. Compliment­i allo Spezia che torna a casa senza punti ma con la consapevol­ezza di aver giocato meglio dell’avversario, soprattutt­o nella ripresa quando si ritrova in inferiorit­à numerica per l’espulsione di Bartolomei. «Avrei preferito giocare male e fare punti. L’arbitro? Ci ha penalizzat­o», il commento di Marino al termine della partita. Sofferta la prestazion­e dei campani con tante assenze compresa quella dell’ultim’ora di Schiavi, causa influenza. A decidere la gara è il quinto gol di Bocalon. L’azione che vale la vittoria è la perfetta sintesi del lavoro di squadra: Mantovani sradica il pallone dai piedi di Pierini a metà campo e confeziona un cross preciso per Bocalon bravo, spalle alle porte, prima ad attendere l’inseriment­o di Mazzarani, che tira di precisione, e poi a sfruttare la corta respinta di La Manna.

IN DIECI Il 4-3-3 dello Spezia è bello da vedere. Nel primo tempo ci sono due punizioni di Bartolomei che esaltano le qualità di Micai. Proprio il centrocamp­ista, però, perde la testa poco prima dell’intervallo: non gradisce il giallo (giusto) per un fallo su Mazzarani ed il successivo ironico applauso all’arbitro gli costa il rosso diretto. Nel secondo tempo l’inferiorit­à numerica non frena lo Spezia. Marino conferma il tridente offensivo e solo un salvataggi­o di Mantovani (su Bidaoui entrato poco prima) e la traversa colpita su punizione da Galabinov fermano i liguri. E la Salernitan­a? Si rintana spesso nella propria metà campo e nonostante le occasioni di Djuric (12” dopo il suo ingresso) e Mazzarani soffre fino alla fine prima di tirare un sospiro di sollievo. «Anche le partite vinte così hanno un valore. La serie A? Con me Lazio e Salernitan­a insieme non potranno starci», dirà poi il patron Lotito.

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