Venezia rimane perfetta Ma Sassari non è lontana
Venezia rischia al PalaSerradimigni, ma mantiene intatta la sua imbattibilità; in una gara decisa solo negli ultimi secondi, gli uomini di De Raffaele si dimostrano più maturi e cinici nei momenti caldi della gara.«Siamo molto felici di questa vittoria - ha detto il coach di Venezia -. Sassari in casa aumenta il suo potenziale, ma noi siamo stati bravi nel sistemare all’intervallo le cose che ci sono mancate nella prima parte di gara».
LA PARTITA Sono i padroni di casa a partire con più lucidità: Esposito sembra aver preparato bene la gara, fa togliere ossigeno agli esterni veneziani impedendo a Stone di sfruttare il vantaggio fisico su Bamforth, riuscendo poi a concretizzare la differenza a rimbalzo su cui Sassari costruisce anche un +12. Venezia recupera con le seconde linee, con Watt protagonista: la possibilità di avere un’alternativa al tiro dalla lunga distanza, unita ad una maggiore intensità difensiva sui piccoli, permette alla Reyer di riavvicinarsi. Ma il quarto fallo di Stone fa cambiare le rotazioni agli ospiti e Sassari strappa il 40-33 al 20’.Venezia chiude il gap in avvio di ripresa, ritrovando le triple mancate nel primo tempo. Prima Daye e poi Haynes si caricano la squadra sulle spalle e martellano in attacco. Sassari però trova la forza per impedire a Venezia di fare totalmente sua l’inerzia e al 30’ è sotto 60-62. La gara si decide solo negli ultimi possessi: Venezia sfruttando il suo talento e il vantaggio fisico a rimbalzo trova il +7 con Watt e Bramos, protagonisti quando mancano poco meno di 40” al termine. Bamforth con due triple riapre i giochi, ma la freddezza di Haynes in lunetta chiude i conti. Esposito non si dispera: «Quando siamo riusciti a eseguire il piano partita, abbiamo giocato una buona gara coinvolgendo tutti, Venezia più solida, ma non siamo lontani da questo tipo di squadre».