La Gazzetta dello Sport

Hamilton, rischi e capolavoro Super pole davanti a Vettel

●●iro super dell’inglese dopo uno scontro sfiorato con Sirotkin. Seb 2° e punito (pagherà 25 mila euro) per il nervosismo al peso in Q2

- Andrea Cremonesi INVIATO A INTERLAGOS (BRA)

Sceso dalla Mercedes, si è tolto il casco, lo ha voltato e lo ha mostrato al pubblico brasiliano: è stata la sua dedica ad Ayrton Senna, il suo combustibi­le per una storia personale straordina­ria a cui ieri ha aggiunto l’ennesima perla, costituita dalla decima pole stagionale, che lo ha portato a 82 in carriera. Pole importante anche per il team (è la numero 100 della Mercedes in F.1) e per il fatto di essere arrivata al termine di una giornata sofferta. Prima un tubo di sfiato da sostituire che ha dimezzato la sua presenza in pista nelle ultime libere; quindi il ritardo con cui al muretto in Q2 si è deciso di imitare la Ferrari, che ha preferito far qualificar­e Vettel e Raikkonen con le soft anziché con le supersoft con il chiaro intento di allungare la prima parte di corsa; infine la pericolosa incomprens­ione con Sirotkin: «Eravamo tutti e due nel giro di lancio — è stata la spiegazion­e del 5 volte iridato — di colpo ho visto arrivare una macchina velocissim­a e mi sono spostato proprio a sinistra dove aveva deciso di passare pure lui». A quel punto a Sergei non è rimasto che buttarsi sull’erba. «Non so che cosa pensava di fare. Tutti sappiamo che nei giri di lancio dobbiamo restare distanti, è stata una manovra irrispetto­sa». Evitata una possibile sanzione anche in una precedente incomprens­ione con Raikkonen, Lewis in Q3 si è scatenato, facendo segnare un 1’07”301, di 73 millesimi migliore di quello di Vettel. Quindi, mentre il tedesco non si migliorava, Hamilton limava ulteriorme­nte il nuovo primato del tracciato scendendo a 1’07”281.

GIOIA «Non pensavo di aver fatto un giro così — ha poi spiegato l’inglese —. Sono felice perché questa pista ha un significat­o particolar­e per me, c’è il ricordo di Senna. La Ferrari è stata fortissima per tutto il fine settimana, hanno sofferto un po’ di blistering e deciso di partire con le gomme soft, vedremo alla fine chi avrà ragione». Interlagos insegna quanto il tempo qui sia imprevedib­ile e la gara ricca di colpi di scena. Ma con Bottas che ha piegato Raikkonen nel derby finlandese per la seconda fila, non c’è ragione per cui la Mercedes non possa mettere in ghiaccio lo champagne per festeggiar­e oggi pomeriggio il Mondiale costruttor­i.

ERRORE Sebastian, invece, ha rischiato addirittur­a di finire retrocesso per quello che è successo alle verifiche del peso durante la Q2: tornato ai box,

LA CHIAVE

La Ferrari indovina le gomme soft in Q2 e oggi è favorita per le strategie in gara

per passare delle supersoft alle soft, in ansia per il rischio pioggia, Seb — secondo i commissari — avrebbe violato due regole: salire col motore acceso sulla bilancia e ripartire con i propri mezzi, senza attendere la spinta degli stessi commissari. «Si è rifiutato di spegnere il motore, rendendo difficile la misurazion­e, poi ripartendo coi propri mezzi (cosa che con le MGU-H è consentita; n.d.r.) avrebbe distrutto la bilancia». Ricostruzi­one contestata da Maranello che, dati della telemetria alla mano, ha sostenuto che: primo, Vettel ha spento il motore; se-

Incontro tra i team e Liberty: si pensa a GP (non tutti) su due soli giorni

condo, non c’è scritto da nessuna parte che uno debba ripartire a spinta. Alla fine il tedesco è stato punito «solo» con una reprimenda e 25 mila euro di multa.

SORPRESA In terza fila il solito Verstappen, penalizzat­o dal motore, e — a causa della retrocessi­one subita da Ricciardo per la sostituzio­ne del turbo (scatterà 11°) — la sorpresa Ericsson, che alla penultima gara con la Sauber prima di passare in Indycar si è preso il lusso di precedere Leclerc. A chiudere i dieci le due Haas di Grosjean e Magnussen separate dalla Toro Rosso di Gasly. Ben 6 motori Ferrari nelle prime dieci posizioni. FUTURO Prima delle qualifiche si è tenuto uno dei tradiziona­li incontri tra i team principal e i capi di Liberty, Chase Carey e Ross Brawn. Sul tavolo, al solito, le regole per migliorare lo show. Tra quelle in discussion­e ne è spuntata una sul format dei GP. Con l’incremento delle corse, destinate a salire a breve a 25 (tra due anni arriverà il Vietnam, poi toccherà a Las Vegas) si sta pensando di accorciare a due giorni i GP. Ma non tutti. Sarebbero previste 6 eccezioni, tra cui Monza, in cui il venerdì sarebbe eletto a tipica giornata di collaudi. In tutti gli altri casi formato ridotto: libere e qualifiche al sabato e gara la domenica.

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 ?? ITALY PHOTO PRESS ?? Sebastian Vettel, 31 anni, fermato al controllo del peso si lamenta per la perdita di tempo
ITALY PHOTO PRESS Sebastian Vettel, 31 anni, fermato al controllo del peso si lamenta per la perdita di tempo
 ??  ?? Lewis Hamilton, 33 anni, alla 82ª pole in carriera, la 10ª del 2018. E’ il solo pilota nella storia con 4 stagioni con 10 o più pole. E’ stata anche la pole numero 100 per la Mercedes
Lewis Hamilton, 33 anni, alla 82ª pole in carriera, la 10ª del 2018. E’ il solo pilota nella storia con 4 stagioni con 10 o più pole. E’ stata anche la pole numero 100 per la Mercedes

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