Club, compagni e tifosi: tutti con lui E Gonzalo spera in un turno di stop
●Il Giudice Sportivo decide oggi: in ballo Lazio e Parma Confida in quelle scuse a Mazzoleni
In una manciata di minuti davanti alle telecamere, domenica sera, Gonzalo Higuain ha chiesto scusa sei volte. La settima si è materializzata ieri sul web: il Pipita, non esattamente uno di quei calciatori che vivono sui social, ha scelto di scrivere poche parole sul proprio profilo Instagram per ribadire il concetto dopo la sfuriata con l’arbitro Mazzoleni nel finale di Milan-Juve, che gli è costata il rosso diretto e lo terrà fuori per uno o due turni di campionato. «Voglio chiedere scusa a tutti per il comportamento avuto ieri in campo – si legge sul post dell’argentino −, ai miei compagni, alla società, ai tifosi che da ieri mi stanno dimostrando ancor di più il loro affetto. Mi faccio carico delle mie responsabilità e farò il possibile perché non ricapiti».
APPOGGIO Oltre ai like dei compagni di squadra e dei tifosi – tantissimi −, Higuain ha ricevuto il sostegno degli avversari con i quali fino a luglio ha condiviso armadietti, cene e una marea di ore nelle due annate juventine: da Pjanic («testa alta fratello, ti voglio bene») ad Alex Sandro («sei un grande»), da Dani Alves, ora al Psg («dai fratello, sempre a testa in su») fino allo stesso Benatia, protagonista dell’episodio che ha portato ad ammonizione ed espulsione dell’argentino, è stato un pieno di affetto. Già Ronaldo, a fine gara, aveva parlato di «nervosismo da comprendere» e di una reazione da non punire, ieri gli ex compagni del Pipita ne hanno apprezzato il mea culpa. Lo stesso è successo, naturalmente, in casa milanista: dal club non trapela ufficialmente nulla, anche se eventuali provvedimenti disciplinari − che verrebbero stabiliti in base al regolamento interno − non possono essere esclusi a priori; di sicuro, il comportamento tenuto dal centravanti (prima ancora di fare la doccia Higuain è andato a scusarsi con il direttore di gara e i suoi collaboratori) e le esternazioni pubbliche, ritenute sincere, sono state gradite in via Aldo Rossi. Il Pipa ha dalla sua parte lo spogliatoio, di cui resta indiscutibilmente il leader, Gattuso e non solo: anche dagli ultrà della Curva Sud (che stanno festeggiando i 50 anni di attività) arrivano pieno appoggio e solidarietà, segno evidente di come l’argentino sia entrato subito nel cuore di tutta la tifoseria.
E ORA? Certo, le scuse non cancelleranno quanto accaduto in mondovisione (la sfida con la Juve ha registrato lo share del 10,96%, record per una partita di A in prima serata su Sky). Le proteste, la gestualità, la rabbia mostrata anche verso quarto uomo e guardalinee prima di lasciare il campo sono scene che hanno fatto il giro del mondo e che lo stesso Gonzalo ha stigmatizzato («siamo un esempio per i bambini»). La palla, a questo punto, passa al Giudice Sportivo, che oggi comunicherà la sanzione. Regolamento alla mano, «in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara» scatterebbero due turni di squalifica. Nel 2016, in Udinese-Napoli, andò così: un turno per il rosso e uno per le ingiurie rivolte all’arbitro (cui se ne aggiunsero in prima battuta altre due per le mani addosso al fischietto, ma domenica non c’è stato contatto). Rivedendo le immagini di Milan-Juve e leggendo il labiale, però, sembra che il Pipita ripeta due volte «ammonisci sempre me», aggiungendo «ma che fai?», senza proferire offese o espressioni ingiuriose. Le indiscrezioni, peraltro, raccontano di un Higuain rinfrancato dal colloquio con Mazzoleni nel post partita, prima di parlare pubblicamente dicendo che «certe situazioni vanno capite, l’arbitro sa cosa gli ho detto». Ecco perché lo stop potrebbe limitarsi a un turno (la trasferta in casa della Lazio il 25 novembre). A far fede, come sempre in questi casi, sarà il referto dell’arbitro. Ad averne, di fede, in queste ore sono il Pipita e tutto l’universo rossonero.
SOSTEGNO Higuain ha fatto mea culpa pure su Instagram: anche gli ex compagni bianconeri lo appoggiano