La Gazzetta dello Sport

Club, compagni e tifosi: tutti con lui E Gonzalo spera in un turno di stop

●Il Giudice Sportivo decide oggi: in ballo Lazio e Parma Confida in quelle scuse a Mazzoleni

- Marco Fallisi MILANO

In una manciata di minuti davanti alle telecamere, domenica sera, Gonzalo Higuain ha chiesto scusa sei volte. La settima si è materializ­zata ieri sul web: il Pipita, non esattament­e uno di quei calciatori che vivono sui social, ha scelto di scrivere poche parole sul proprio profilo Instagram per ribadire il concetto dopo la sfuriata con l’arbitro Mazzoleni nel finale di Milan-Juve, che gli è costata il rosso diretto e lo terrà fuori per uno o due turni di campionato. «Voglio chiedere scusa a tutti per il comportame­nto avuto ieri in campo – si legge sul post dell’argentino −, ai miei compagni, alla società, ai tifosi che da ieri mi stanno dimostrand­o ancor di più il loro affetto. Mi faccio carico delle mie responsabi­lità e farò il possibile perché non ricapiti».

APPOGGIO Oltre ai like dei compagni di squadra e dei tifosi – tantissimi −, Higuain ha ricevuto il sostegno degli avversari con i quali fino a luglio ha condiviso armadietti, cene e una marea di ore nelle due annate juventine: da Pjanic («testa alta fratello, ti voglio bene») ad Alex Sandro («sei un grande»), da Dani Alves, ora al Psg («dai fratello, sempre a testa in su») fino allo stesso Benatia, protagonis­ta dell’episodio che ha portato ad ammonizion­e ed espulsione dell’argentino, è stato un pieno di affetto. Già Ronaldo, a fine gara, aveva parlato di «nervosismo da comprender­e» e di una reazione da non punire, ieri gli ex compagni del Pipita ne hanno apprezzato il mea culpa. Lo stesso è successo, naturalmen­te, in casa milanista: dal club non trapela ufficialme­nte nulla, anche se eventuali provvedime­nti disciplina­ri − che verrebbero stabiliti in base al regolament­o interno − non possono essere esclusi a priori; di sicuro, il comportame­nto tenuto dal centravant­i (prima ancora di fare la doccia Higuain è andato a scusarsi con il direttore di gara e i suoi collaborat­ori) e le esternazio­ni pubbliche, ritenute sincere, sono state gradite in via Aldo Rossi. Il Pipa ha dalla sua parte lo spogliatoi­o, di cui resta indiscutib­ilmente il leader, Gattuso e non solo: anche dagli ultrà della Curva Sud (che stanno festeggian­do i 50 anni di attività) arrivano pieno appoggio e solidariet­à, segno evidente di come l’argentino sia entrato subito nel cuore di tutta la tifoseria.

E ORA? Certo, le scuse non cancellera­nno quanto accaduto in mondovisio­ne (la sfida con la Juve ha registrato lo share del 10,96%, record per una partita di A in prima serata su Sky). Le proteste, la gestualità, la rabbia mostrata anche verso quarto uomo e guardaline­e prima di lasciare il campo sono scene che hanno fatto il giro del mondo e che lo stesso Gonzalo ha stigmatizz­ato («siamo un esempio per i bambini»). La palla, a questo punto, passa al Giudice Sportivo, che oggi comunicher­à la sanzione. Regolament­o alla mano, «in caso di condotta gravemente antisporti­va e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardo­sa nei confronti degli ufficiali di gara» scatterebb­ero due turni di squalifica. Nel 2016, in Udinese-Napoli, andò così: un turno per il rosso e uno per le ingiurie rivolte all’arbitro (cui se ne aggiunsero in prima battuta altre due per le mani addosso al fischietto, ma domenica non c’è stato contatto). Rivedendo le immagini di Milan-Juve e leggendo il labiale, però, sembra che il Pipita ripeta due volte «ammonisci sempre me», aggiungend­o «ma che fai?», senza proferire offese o espression­i ingiuriose. Le indiscrezi­oni, peraltro, raccontano di un Higuain rinfrancat­o dal colloquio con Mazzoleni nel post partita, prima di parlare pubblicame­nte dicendo che «certe situazioni vanno capite, l’arbitro sa cosa gli ho detto». Ecco perché lo stop potrebbe limitarsi a un turno (la trasferta in casa della Lazio il 25 novembre). A far fede, come sempre in questi casi, sarà il referto dell’arbitro. Ad averne, di fede, in queste ore sono il Pipita e tutto l’universo rossonero.

SOSTEGNO Higuain ha fatto mea culpa pure su Instagram: anche gli ex compagni bianconeri lo appoggiano

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