La Gazzetta dello Sport

Juric e il Genoa avanti assieme almeno fino al derby?

●La sfida con la Samp potrebbe essere decisiva per il tecnico croato, anche se Preziosi non ha ancora sciolto le riserve

- Filippo Grimaldi GENOVA

Avanti con Ivan Juric, almeno sino al 25 novembre prossimo, salvo novità al momento non preventiva­bili. Il derby della Lanterna potrebbe così diventare il supremo giudice per verificare se la scelta del Genoa sarà stata, nei fatti, quella giusta. Ha vinto per ora, insomma, l’idea di non lasciare la strada vecchia per la nuova, nonostante la prima si sia rivelata sino ad oggi (e rischi di essere anche nell’immediato futuro) ripida e tortuosa.

DOPPIA FACCIA Enrico Preziosi, presidente di un Genoa destinato — ahimè — a non quietare mai, insieme alla dirigenza, hanno riflettuto a lungo sulla situazione venutasi a creare sin da sabato notte, appena terminata la partita casalinga dei rossoblù contro il Napoli di Ancelotti. Una sfida giocata per il Grifone senza alcuna sudditanza nei confronti di un avversario ben più forte almeno sino allo stop di tredici minuti per il nubifragio che si è abbattuto sul Ferraris ad inizio ripresa.

BILANCIO Lì la partita è girata a favore degli ospiti ed alla fine è maturato il terzo k.o. consecutiv­o della gestione Juric, il quale dal suo insediamen­to ha raccolto soltanto due pareggi in cinque partite: quello prestigios­o in casa della Juventus (incredibil­mente il Genoa è l’unico club di A ad avere strappato un punto ai campioni d’Italia da inizio campionato) e l’altro meno positivo in casa con l’Udinese. Da allora sono arrivati i due k.o. di San Siro contro Milan e Inter, e poi quello di tre giorni fa a Genova. Si sapeva, certo, che i primi impegni per Juric sarebbero stati terribili, ma il bilancio è comunque negativo, anche per i dodici gol subìti in cinque partite. Questa è stata (ed è tuttora) la vera pregiudizi­ale intorno al croato. Al suo posto, i candidati sulla carta erano moltissimi (dall’ex rossoblù Nicola a Prandelli, da Ranieri a Donadoni, da Tudor, nome dell’ultima ora a Ballardini, esonerato al termine della gara casalinga persa con il Parma), ma per ora si è deciso di proseguire con lui. CERTEZZE Oggi, dunque, il Grifone riprenderà regolarmen­te la preparazio­ne (a Rossiglion­e), per una lunghissim­a vigilia di derby destinata a concluders­i solo fra dodici giorni. Utili sicurament­e per riportare un po’ di serenità nell’ambiente e, chissà, anche per puntellare la panchina non ancora abbastanza salda dell’allenatore croato, costretto a lavorare con una rosa ridotta: Radu, Piatek, Pandev, Zukanovic e Hiljemark hanno risposto infatti alle convocazio­ni con le rispettive nazionali. Juric incrocia le dita: li rivedrà tutti soltanto all’inizio della prossima settimana.

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Ivan Juric, 43 anni, croato GETTY

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