La Gazzetta dello Sport

Il c.t. ha 14 fedelissim­i: gli altri in corsa per 9 posti

●Perin deve recuperare per entrare nei 23. In difesa attesi Conti e Spinazzola. In attacco Balo, Cutrone e Belotti rincorrono

- Mirko Graziano INVIATO A FIRENZE

Le sfide con Portogallo e Stati Uniti saranno le gare numero otto e nove della gestione Roberto Mancini. E il c.t. della Nazionale inizia a far quadrare i primi conti. Il cantiere resta inevitabil­mente aperto ma, dopo la «bagarre» iniziale a livello di convocazio­ni, esperiment­i tattici e altro, emerge già uno zoccolo duro. Sono 14 i punti fermi, giocatori che di fatto hanno prenotato un posto nell’eventuale lista dei «23» per Euro 2020. In porta, Donnarumma e Sirigu non si toccano. Dietro, Bonucci e Chiellini sono titolariss­imi, con Romagnoli prima alternativ­a, mentre fra i terzini l’unico oggi sicuro di un posto è il romanista Florenzi. In mezzo al campo, Jorginho, Verratti, Barella e Lorenzo Pellegrini hanno in tasca il teorico «europass». In attacco, infine, il Mancio non prescinde più dai vari Chiesa, Bernardesc­hi, Insigne e pure Berardi. Già, il talento del Sassuolo non gioca tanto, ma non esce mai dal giro delle convocazio­ni: è considerat­o la perfetta carta da gara in corsa, oltre a essere un profondo conoscitor­e di ogni sfumatura del tridente in un 4-3-3.

LA CORSA DI PERIN Continuand­o nel giochino dei «23», in porta la terza maglia è oggi una questione a due fra Perin e Cragno, e in questo senso è delicata la posizione dell’ex numero uno del Genoa, panchinaro nella Juve. Perin resta convinto di vincere la «scommessa bianconera», al momento si vede però ai margini del progetto azzurro senza particolar­i prospettiv­e nella corsa con Szczesny. Tutto aperto invece per quanto riguarda il quarto centrale difensivo: se stesse bene, Caldara sarebbe il favoritiss­imo. Occhi puntati anche su Bastoni (proprietà Inter, in prestito al Parma), Rugani e Mancini (Atalanta). Bastoni, in particolar­e, è uno dei pupilli di Gigi Di Biagio, c.t. dell’Under 21. Capitolo terzini: tre i posti a disposizio­ne, due dei quali a sinistra. De Sciglio e Spinazzola (che sta rientrando da un lungo infortunio) piacciono perché capaci di agire su entrambe le fasce. C’è poi grande attesa per verificare l’ennesimo rientro di Conti. A sinistra hanno buone carte da giocare sia Biraghi sia Emerson. Criscito, classe 1986, deve fare i conti con l’età.

CENTROCAMP­O E ATTACCO Nel cuore del campo ne servirebbe­ro altri due. E sarà lotta tra Gagliardin­i, Mandragora, Benassi, Baselli, Cristante e i baby Zaniolo e Tonali. In attacco, «ballano» un centravant­i e il suo vice. Per Mancini è indubbiame­nte Balotelli il «9» ideale. Il problema è tutto nella testa di Mario che a 28 anni non sembra ancora trovare gli equilibri per dare le giuste garanzie a certi livelli. Nel frattempo Immobile «resiste», Belotti sta faticando a rientrare nei piani manciniani, Zaza, Lasagna e Pavoletti sperano, mentre Cutrone è il capofila del nuovo che avanza. Per iscriversi al «club» di Cutrone hanno invece bisogno di un paio di stagioni super i vari Pellegri, Pinamonti e Kean. E Politano ed El Shaarawy? Stanno facendo bene, sugli esterni i giochi sembrano però complicati.

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