Il Real ha deciso: va avanti con Solari
●Il tecnico ha conquistato la fiducia di Perez. Emergenza infortuni: Nacho e Casemiro out contro la Roma
Santi subito! In epoca di papa argentino Florentino Perez ha deciso di affidarsi, in via definitiva e non più solo «provisional», a un rosarino, toccato dalla suerte ma soprattutto dai buoni risultati, 4 vittorie su 4 partite. Santi Solari, 42enne ex centrocampista di Atletico, Real Madrid e Inter, in due settimane in panchina a Madrid ha fatto meglio di qualsiasi altro debuttante in 116 anni di storia blanca. E questo è già tantissimo. Meglio di Zizou Zidane, o di Carlo Ancelotti, o di Del Bosque, o di oltre 50 tecnici del Real Madrid nella sua lunga storia. Solo altri 5 hanno iniziato con 4 vittorie, ma con una peggiore differenza reti rispetto a Solari (+13). ORA X Da quando è scattata l’ora Solari il Real viaggia a 3,75 gol di media (15), con Lopetegui era sull’1,5 (21 reti in 14 match); ora gli bastano 4,4 tiri in porta per segnare, con l’ex c.t. ne servivano addirittura 13. A Vigo, per dire, nel successo di domenica, con 5 tiri il Real ha fatto 4 gol. E poi Santi, come ha titolato ieri Marca, «tiene estrella», ha la buona stella dalla sua, la suerte: contro il Celta l’ex viola Roncaglia ha preso un palo sullo 0-0. Col Valladolid due traverse avevano salvato Courtois e in Champions il Viktoria Plzen ne aveva colpita un’altra. Come Napoleone anche Florentino preferisce i generali fortunati a quelli bravi. O che magari bravi si confermano. Così ieri, per l’agenzia Afp dopo aver raccolto la notizia dalla Rfef (la federcalcio di Madrid), ripresa da tutti i media, il Real Madrid ha confermato Solari, depositando il nuovo contratto. Non si sa se solo fino a fine stagione o oltre (2020?); Marca ha avanzato anche l’ipotesi fine anno, visto che dal 19 dicembre i blancos sono impegnati nel Mondiale per club e un fallimento, si dice, potrebbe segnare di nuovo le sorti di Solari.
BRAVO Santi intanto ha mostrato di essere bravo oltre che fortunato. Domenica ha ovviato a tre infortuni - Casemiro, Reguilon e Nacho - lanciando il canterano Javier Sanchez, 21 anni, e finendo col laterale destro Vazquez come terzino sinistro. E gli mancavano Carvajal, Marcelo e Varane. Inoltre ha dimostrato di saper alzare la voce, con Bale per esempio, giudicato troppo assente e algido in partita. E, da rosarino, è ricorso anche al richiamo machista «los cojones» - per rinsaldare lo spogliatoio e chiedere garra. Gli infortuni però gli lasciano uno strascico pesante: Casemiro (distorsione alla caviglia destra), è out per tre settimane, Nacho (lesione al legamento del ginocchio destro) per due mesi, entrambi salteranno la sfida di Champions con la Roma. «La panchina del Real aveva detto l’ex interim - è un ruolo che implica grandi responsabilità, che ci si sieda sopra per un giorno o per mezz’ora. Ma per me niente di nuovo, sono in questo club da 11 anni». E il sistema Solari funziona. «A volte - ha detto Odriozola - nel futbol non ci sono risposte». La domanda implicita era su questo repentino cambio di passo. Le solite frasi dello spogliatoio - vamos a muerte con él - non spiegano niente, anche con Lopetegui la rosa si era schierata «a muerte». Più onesto Vazquez che ha detto «stiamo recuperando le buone sensazioni. Ma prima tanta crisi e ora siamo a -4 dal Barça...». Ecco, forse a Lopetegui non è girato nulla bene e se la sono presa oltre ogni numero con lui: sì, oltre 8 ore senza gol, una vittoria negli ultimi 7 match, le «assenze» sotto porta di Benzema che dal 1° settembre ha atteso il 23 ottobre per tornare a segnare, e ora viaggia con 4 gol in 4 match «solari». Ma sarà stata mica solo colpa dell’ex c.t.?