Ocon, faccia d’angelo, nei duelli diventa un bad boy
●Esteban lottò con l’olandese e lo superò in F.3, da allora ogni volta sono scintille Come con il compagno-rivale Perez
Mettiamoci comodi, e aspettiamo: perché questo tra Max Verstappen e Esteban Ocon, e poi il duello tra gli stessi due e Charles Leclerc, sarà presumibilmente la F.1 dei prossimi anni. Certo, bisogna che il francese trovi quel sedile da titolare che per il prossimo anno sembra non avere. Ma non sarà certo lo scontro dell’altro ieri a Interlagos, per quanto clamoroso, e precluderglielo. Che la sua carriera avrà un seguito, e anche importante, sembra per esempio esser certo Helmut Marko. Il consigliere-stratega della Red Bull anzi ha fatto capire che la manovra con la quale Ocon ha penalizzato il suo pupillo potrebbe avere qualcosa a che fare con il futuro del francesino: «Un pilota Mercedes, al quale è stato promesso un sedile per il 2020, che va addosso al leader della gara è incredibile».
CON PEREZ Vedremo. Per ora c’è la sensazione che Ocon, quando coinvolto in un confronto da lui molto sentito, si trasformi. Che diventi ancora più spregiudicato. E non c’è dubbio che per lui la sfida con Verstappen sia particolare. Almeno quasi quanto quella con Sergio Perez. Perché è lì, nel derby rosa Force India e poi Racing Point, che negli ultimi due anni s’è visto il peggior Ocon. Quello capace di schiacciare il rivale contro il muro di Baku (nel 2017), salvo poi subire uguale trattamento lungo l’Eau Rouge di Spa. Quello di mille schermaglie e battaglie con lui. Fino allo scontro di quest’anno al via di Singapore, in cui il messicano ha comunque avuto più responsabilità.
CON KIMI Ci sarebbe poi da ricordare anche che quest’anno, sempre a Baku, Ocon ha avuto un altro episodio controverso: nella curva a sinistra che immette nella città vecchia ha tentato una azzardata – e inutile – difesa su Kimi Raikkonen che lo attaccava all’interno. Manovra che gli è costata il ritiro. CON MAX E siamo allo scontro con Max. «Ci sono precedenti tra i due…», ha detto domenica il team principal Red Bull Chris Horner. Il riferimento è al 2014 in cui i due lottavano per il titolo in Formula 3. Con molte scintille. Su tutte lo scontro al via a Zeltweg. La situazione era completamente diversa, i due a differenza di domenica erano a parità di condizioni, ma la dinamica è stata esattamente la stessa, a ruoli invertiti. Esteban che entra davanti all’esterno in curva 1 (a destra), Max che con l’ala anteriore a metà auto del rivale taglia sulla corda e lo spinge fuori. Quel campionato lo vinse Ocon. Che ancora quest’anno, a Melbourne, sull’argomento recriminava: «Conquistai io il titolo, ma la Formula 1 scelse Max. Per me fu dura da digerire…»