La Gazzetta dello Sport

Cremona c’è Terzo posto da applausi Pochi soldi, tanto ingegno

●Sacchetti: «Una vera famiglia, patron Vanoli tratta tutti come figli» Vacirca, il consulente: «Quanto spendiamo? Meno di un milione...»

- Mario Canfora

Lancia subito una stoccata niente male, Meo Sacchetti. Senza intento polemico ma con lo spirito dello sfottò che si fa fatica a tenere dentro: «Voi della Gazzetta nella presentazi­one delle squadre ci avete dedicato mezza pagina assieme a Pesaro invece di una intera come per le altre, facendo capire che Cremona avrebbe lottato per la salvezza. Anche queste cose danno la spinta giusta. Però nel ranking siete stati bravi a metterci al 12° posto, uno in più rispetto all’anno scorso...». Il coach ha ragione. Finora, giusto ammetterlo, mai nostra previsione fu così sbagliata. «Ma neppure noi ci aspettavan­o dopo sei gare di essere terzi con una sola sconfitta dietro alle due big Milano e Venezia – dice –: se ne avessimo vinte tre saremmo stati contenti lo stesso. Ci godiamo il momento non illudendoc­i, perché non possiamo raccontare favole. Il terzo posto è una posizione che non ci compete visto quello che abbiamo speso. Quanto? Chiedete a Gianmaria Vacirca. Non me l’ha mai voluto dire, dice meno dello scorso anno, che già era poco».

DISAMORATO Già, Vacirca. Ossia, il responsabi­le dello scouting e dell’area tecnica. Fuori dai giochi da un bel po’ di anni perché disamorato da questo mondo, e inseritosi con successo in un altro ambiente lavorativo: cura il marketing e la comunicazi­one di Fabi Shoes, azienda marchigian­a di calzature. «Quando Andrea Conti ci ha lasciato per andare a Varese e potendo scegliere chi prendere, avevo bisogno di un amico fidato, uno di cui avessi stima e che conoscessi bene, uno con cui potersi dire le cose in faccia senza problemi. Sono stato con lui a Castellett­o Ticino, quindi a Capo d’Orlando. L’ho chiamato, era fuori dal giro, non ero sicuro che accettasse. Ma sapevo che il basket lo continuava sempre a seguire, certe cose uno le ha nel sangue. Mi ha detto sì, aiutandomi a prendere gli stranieri, facendomi vedere filmati su filmati e condividen­do con lui ogni scelta. Siamo contenti, questo è un posto davvero magico, direi familiare. Lo capisci quando il proprietar­io Aldo Vanoli chiama i giocatori in occasione dei compleanni, tratta tutti come fossero figli suoi».

POLO NORD Demps, Saunders, Crawford, Aldridge e Mathiang sono nomi nuovi per il nostro campionato, mentre Ricci (super partenza la sua), Ruzzier, Gazzotti e il veterano Travis Diener sono state le conferme rispetto a un anno fa, quando Cremona centrò i playoff. «Per i giocatori spendiamo meno di un milione, tra l’altro abbiamo ceduto Portannese perché aveva un contratto troppo alto per giocare così pochi minuti – dice Vacirca –. Quanto a Meo, ci ha messo poco a riattivarm­i. Nella vita ci sono persone alle quali è impossibil­e dire no, lui è una di queste. Mi avesse detto: “Guarda che dobbiamo andare al Polo Nord” avrei risposto sì lo stesso. Tifo per lui da tempo, quanSaunde­rs do è stato nominato c.t. azzurro ho provato una gioia immensa. Così, dopo aver ricevuto la telefonata ci siamo messi all’opera per allestire una squadra fatta di buoni giocatori e bravi ragazzi. Chiamateci nostalgici, diamo valore a certi principi. Non ho lasciato il mio lavoro, vado a Cremona due-tre giorni a settimana, ho la fortuna di avere collaborat­ori bravi come Talamazzi e Saja».

GRUPPO Niente stelle, ma un gruppo molto omogeneo. Aldridge è il rookie con la faccia del bravo ragazzo (è un «quattro» che gioca dentro e fuori), viene dal campionato finlandese («Ma lo seguivo dalla G-League», ricorda Vacirca), Demps è un esterno che si adatta a fare tutto, mentre Mathiang, il lungo, è un’atleta formidabil­e che ha cominciato a giocare a 17 anni (ne ha 26). «Per farlo venire ho dovuto convincere il fratello che ha dato il sì dopo una lunga telefonata con Sacchetti», conclude Vacirca che svela pure la «benedizion­e» ricevuta da Travis Diener: «È tutta gente che sa come si gioca», ci ha detto. Proprio come Vojislav Stojanovic, in (probabile) arrivo da Torino.

Una sola sconfitta finora per la Vanoli: in casa contro Cantù, finì 79-96. In trasferta quindi è imbattuta

NIENTE FAVOLE, NON È QUESTO IL POSTO CHE CI COMPETE

GLI STRANIERI SONO STATI TUTTI CONDIVISI CON VACIRCA

MEO SACCHETTI COACH CREMONA E ITALIA

 ?? LAPRESSE ?? Wesley Saunders, 25 anni, california­no, uscito da Harvard nel 2015. G-League e Finlandia prima di Cremona
LAPRESSE Wesley Saunders, 25 anni, california­no, uscito da Harvard nel 2015. G-League e Finlandia prima di Cremona

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