CR7 A TORINO È TUTTO JUVE, ALLENAMENTO E FAMIGLIA
SVEGLIA ALLE 8, ALLENAMENTO E PRANZO ALLA CONTINASSA NEL POMERIGGIO UN’ORA DI LAVORO EXTRA PRIMA DI DEDICARSI ALLA FAMIGLIA E IMPARARE L’ITALIANO DAVANTI ALLA TV. A LETTO PRESTO, MA CON DISCREZIONE CRISTIANO SI GODE ANCHE TORINO
Dorme 10 ore, sveglia alle 8 Alle 16.30 una seduta supplementare in casa
L’alieno ha parcheggiato l’astronave dietro alla Gran Madre, luogo torinese di culto e mistero, e col tempo si è scoperto umano. Cristiano Ronaldo ha preso possesso della nuova squadra, della nuova vita, della nuova città: tutto con uguale naturalezza, come fosse una delle piroette che disegna per esultare col suo popolo. Adesso la Juve è casa, almeno quanto quei 600 metri quadri nella precollina di Torino. La normalità dei gol è ormai assodata, ma pure la routine quotidiana sembra stabile: c’è metodo negli orari, nei pasti, nelle ore di sonno e nel relax. L’ormai mitologica maniacalità degli allenamenti, alla Continassa e fuori, si accompagna ai sorrisi in famiglia: 4 figli, tre piccolissimi, necessitano di giochi, una delle cose che più divertono l’orgoglioso papà Cristiano. E poi c’è la nuova cultura in cui si è immerso: a CR7 l’Italia piace e pure parecchio. PRIMO
La giornata-tipo si modifica in base agli impegni di lavoro, ma meglio tararsi sui giorni in cui le porte della Continassa si aprono alla mattina. Cristiano si sveglia alle 8, a volte anche prima: negli anni ha maturato l’idea che, spalmate in tutta la giornata, ci vogliano quasi una decina di ore di riposo per scatenare tutta l’energia. Un allenamento addominale, poi via con la colazione che non è quella della tradizione italiana: c’è un po’ di salato, magari un toast con prosciutto o formaggio magro, con spremute di agrumi. Il piccolo Cristianinho va a scuola alla Wins, la World International School nel cuore del J Village, ma non è mai il papà ad accompagnarlo come succedeva a Madrid. Intorno alle 9.30, a volte anche prima, Cristiano lascia il castello. Un autista lo porta alla Continassa: se il traffico è clemente bastano 20’ per attraversare Corso Regina Margherita, via che taglia Torino come una lama. A quel punto si entra nel clou, si spinge al massimo assieme ai campioni: in questa Juve di fenomeni CR7 è il primus inter pares, sgobba come gli altri cavalieri alla sua corte.
AL LAVORO
L’iconografia ronaldiana si è spinta spesso oltre e certi miti sono duri a morire. Nella realtà Cristiano non è sempre il primo ad arrivare, non è sempre l’ultimo ad andare: è semplicemente puntuale. Zelante come molti compagni nel preparare l’allenamento un’ora prima con qualche trattamento o un po’ di palestra; rigoroso nei massaggi anche dopo le fatiche sul campo che di norma durano un’ora e mezza. Più una coda divertente, la gara di tiri in porta con gli altri cecchini. La nuova piscina della Continassa è una fedele compagna per qualche bracciata prima di sedersi a tavola al centro di allenamento: la dieta è quella dello staff bianconero, banditi i cibi pieni di zuccheri e più difficili da digerire.
NASO FUORI
Di ritorno in zona Gran Madre ecco un po’ di meritato relax, una piccola siesta di durata variabile ma necessaria: c’è un secondo allenamento da sostenere, quello privato. In carriera il portoghese ha sempre associato una parte di lavoro a casa a quello con la squadra. È un programma personale, consolidato in anni di pratica: un’ora molto intensa, intorno alle 16.30, tra pesi, cardio, pilates e nuotate aggiuntive. Nella seconda parte del pomeriggio ci si gode maggiormente la famiglia con la cena fissata intorno alle 20.30: spazio dal pollo alla frutta fino al riso e ai fagioli. Ma non è vero che il fenomeno sia sigillato dentro alla dimora inespugnabile: mette il naso fuori spesso, con doverosa discrezione. Lo hanno avvistato più volte a cena o a passeggiate con Georgina per le strade del quartiere o al centro. Tra i compagni eletti a stare a tavola con lui c’è soprattutto Federico Bernardeschi, appena tornato dalla Nazionale per un problema all’adduttore (già oggi sarà alla Continassa per iniziare il recupero di una quindicina di giorni). Dopo cena l’alieno va a letto presto, tra le 22.30 e le 23, ma prima dategli il telecomando: un po’ di tv italiana serve a masticare la nuova lingua degli umani.