Il Chievo sceglie Di Carlo Ventura: «Ecco la verità» Nicola a Udine fino al 2020
●Terza volta a Veronello per il tecnico. L’ex c.t. azzurro: «Ho rinunciato a due anni di contratto»
Come nei governi della Prima Repubblica. Il Chievo va sull’usato sicuro e sposa il Di Carlo ter. Mimmo non vedeva l’ora. E meglio di così non poteva andare. A Veronello è di casa, gli vogliono bene e ieri all’ora di pranzo è arrivato per guidare la squadra per la terza volta. Luca Campedelli, il presidente gialloblù, ci ha pensato fino a tarda notte, ha pensato anche al fatto che con lui il feeling non si è mai interrotto. Ma il tecnico laziale, ormai stabilito in Veneto che lunedì ha assistito alla laurea della figlia a Milano, era già stato due volte al Chievo. Così è nata, la tentazione De Biasi. Solo quella. Perché a Veronello, dopo l’ennesimo polverone, c’è bisogno di serenità e di un tecnico con gli attributi e pure psicologo. E allora vai col Di Carlo ter. Arrivò sempre a novembre, ma del 2008, per sostituire Iachini. E salvò la squadra. La salvò pure l’anno successivo con 44 punti. E le parti si divisero. Pe ritrovarsi l’estate successiva. quando Di Carlo salvò ancora il Chievo portandolo al decimo posto, un gran risultato per il club, il migliore per lui. Che nell’ottobre del 2012, però fu esonerato. Fine del contratto, ma non dei rapporti. Sempre ottimi. E così Di Carlo è corso al capezzale del Chievo e al servizio di Campedelli col quale ha sottoscritto un nuovo contratto «su base annuale». Oggi dirigerà la prima doppia seduta assieme al suo staff: il vice Claudio Valigi,
SUI MOTIVI DELL’ADDIO
IL RITORNO
Il nuovo allenatore verrà presentato oggi: ha sottoscritto un accordo con Campedelli per una stagione
IO E LA SOCIETÀ VOLEVAMO LA SALVEZZA, MA PER STRADE DIVERSE
GIAN PIERO VENTURA
il preparatore Lorenzo Riela, il collaboratore Martino Sofia. Verranno presentati oggi.
CIAO VENTURA Ieri si è consumato l’addio a Gian Piero Ventura che domenica ha abbandonato la barca, ha salutato la squadra che l’ha presa malissimo. Per tutti ha parlato il leader Sergio Pellissier che, sui social, ha duramente attaccato l’ex ct. Ventura lascia un ambiente scosso, ma deciso a ripartire, come nella filosofia del club. Ha detto di non essere in sintonia con il sistema Chievo. Dove aveva cambiato molte cose, blindando, soprattutto gli allenamenti, tutti a porte chiuse, ai quali, pare, non fosse ammesso neppure il team manager.
MENZOGNE Ieri Ventura ha affidato all’Ansa il suo commiato da Verona: «Stavolta non tollero menzogne, mi sono dimesso dal Chievo non per i risultati (sarei andato via anche vincendo col Bologna) ma perché io e la società volevamo raggiungere la salvezza attraverso due strade diverse. E ho rinunciato a due anni di contratto senza chiedere nè pretendere alcunché. Sono arrivato al Chievo perché il presidente Campedelli è un amico e perché il momento di difficoltà della squadra coincideva con la mia grande voglia di riprendere ad allenare. Ho poi deciso di interrompere il rapporto, non per i risultati, ma quando ho avuto la certezza che, benché volessimo raggiungere lo stesso obiettivo, cioè la salvezza, io e la società volevamo perseguirla attraverso strade diverse».