La Gazzetta dello Sport

Zhang in Cina per il via libera La firma entro tre settimane

●Steven a colloquio con papà Jindong, al rientro sarà formalizza­to il sì. E il 7 dicembre c’è Juve-Inter...

- Davide Stoppini

Idue fidanzatin­i si annusano, si piacciono, condividon­o e fissano i punti. E allora: non c’è un motivo uno che oggi faccia pensare a una retromarci­a improvvisa tra Beppe Marotta e l’Inter. Anzi, la tempistica del matrimonio potrebbe essere più breve del previsto: entro tre settimane l’ex a.d. della Juventus dovrebbe formalizza­re il suo accordo con la famiglia Zhang. Il condiziona­le va speso esclusivam­ente per un motivo: non c’è ancora la firma materiale sul contratto – si sussurra triennale – che legherà il dirigente al club nerazzurro. E finché non si prende con la penna in mano – vale in assoluto, con i Zhang forse ancor di più – non si possono mai escludere colpi di scena.

LA SITUAZIONE Che però come tali andrebbero trattati. Oggi lo scenario va in tutt’altra direzione. La strada è tracciata: ci sono stati almeno tre contatti tra Marotta e Steven Zhang, peraltro favoriti da una conoscenza comune. E il feeling tra le parti è andato sempre più aumentando. Tanto che adesso siamo entrati in una fase operativa. Il presidente è in Cina, dove resterà fino al 26 novembre, in tempo per il rientro a Milano e il successivo decollo in direzione Londra per Tottenham-Inter. La tempistica fa scopa con la tre settimane di cui sopra, passate le quali il matrimonio sarà messo nero su bianco, per poi magari diventare operativo da gennaio. Il viaggio in Cina di Steven Zhang è in questo senso un passaggio non banale. La scorsa settimana il presidente ha sfruttato il blitz all’Internatio­nal Import Expo di Shanghai per promuovere il marchio del club e partecipar­e ad alcuni eventi organizzat­i di natura commercial­e. Ma l’occasione serve anche a Steven per confrontar­si con papà Jindong su Marotta e per definire i contorni dell’inseriment­o in società del dirigente: se non è un via libera, è certamente un passaggio obbligato che il presidente sta facendo con il padre e che porta dritto al sì. Di solito tutte le grandi decisioni del club arrivano dopo una condivisio­ne faccia a faccia tra padre e figlio, ovvero dopo un blitz a Nanchino: Marotta non fa eccezione.

L’INGRESSO Di più: non è da escludere che l’ex dirigente della Juventus faccia un blitz a Nanchino per conoscere Zhang Jindong. Anche perché c’è ancora qualche punto che l’Inter e Marotta devono fissare: le deleghe, la divisione dei ruoli all’interno dell’Inter, non ultimo anche la posizione nell’organigram­ma. Che non dovrebbe poi discostars­i così tanto da quello che Marotta occupava alla Juventus, ovvero amministra­tore delegato per la parte sportiva. L’ingresso andrà a rinforzare l’attuale dirigenza, evidenteme­nte, ma non ci saranno sovrapposi­zioni di ruoli. Marotta conviverà ad Appiano e nella nuova sede della società in zona Porta Nuova, ieri «anticipata» da un tweet del club, con chi l’Inter la sta guidando attualment­e, ovvero Alessandro Antonello che resterà a.d. per l’area amministra­tiva, il Cfoo Giovanni Gardini e il direttore sportivo Piero Ausilio. Di sicuro, però, si può dire che se Zhang insegue Marotta è perché la crescita del modello Juventus è considerat­a in qualche modo replicabil­e a tinte nerazzurre. Quando si dice crescita si intende l’avvio del percorso, ormai otto anni fa, che ha portato oggi il club bianconero a potersi permettere acquisti e ingaggi al momento non sostenibil­i dall’Inter. Il tutto con le dovute differenze e al netto di ricavi commercial­i di cui la società nerazzurra ora non può disporre. E così sarà almeno fino a quando non si sbloccherà la gestione in prima persona di San Siro. Viceversa, se Marotta confida «ripartirò dall’Italia e non dall’estero» è perché l’addio con la Juventus è stato traumatico, non senza strascichi. E l’ex dirigente bianconero ha individuat­o proprio nel club di Suning la sponda ideale per prendersi una rivincita, o comunque per continuare il suo lavoro ad alti livelli. In soldoni, Marotta crede che l’Inter abbia le basi per avviare un percorso di vertice, non solo nei limiti di una qualificaz­ione Champions.

 ??  ?? 2011-12, 2012-13, 2013-14, 2014-15, 2015-16, 2016-17, 2017-18 MILANO 2012, 2013, 2015 2014-15, 2015-16, 2016-17, 2017-18 Steven Zhang, 26 anni, presidente dell’Inter, al Camp Nou insieme con Spalletti, il d.s. Ausilio e il cfoo dei nerazzurri Gardini GETTY
2011-12, 2012-13, 2013-14, 2014-15, 2015-16, 2016-17, 2017-18 MILANO 2012, 2013, 2015 2014-15, 2015-16, 2016-17, 2017-18 Steven Zhang, 26 anni, presidente dell’Inter, al Camp Nou insieme con Spalletti, il d.s. Ausilio e il cfoo dei nerazzurri Gardini GETTY

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