E con la Juventus il primo duello: Tonali nel mirino
● Beppe contro l’ex delfino Paratici: contatti diretti con Cellino per il gioiello del Brescia che già vale più di 20 milioni
Partita dopo partita Sandro Tonali sta costruendo le sue fortune con ottime prestazioni che non hanno attirato soltanto l’attenzione del c.t. Roberto Mancini. Il diciottenne centrocampista lodigiano, enfant prodige del Brescia, senza saperlo è diventato il primo pomo della discordia tra Beppe Marotta e Fabio Paratici, ormai ex compagni di viaggio con la casacca della Juve. Infatti in queste ultime settimane il manager varesino, timoniere designato del nuovo corso di Steven Zhang, ha preso contatto con Massimo Cellino per caldeggiare l’interesse dell’Inter per quello che tutti considerano l’erede di Andrea Pirlo. Allo stesso modo anche Paratici ha mandato messaggi di attenzione al proprietario della società lombarda. In questa fase nessuno dei due ha avuto risposte significative, visto che Cellino appare intenzionato a resistere a tutte le lusinghe. In estate ha investito per riportare Brescia in Serie A e il suo sogno è di mettere in vetrina il suo gioiello più lucente nel massimo campionato: poi, si vedrà.
PREZZO Ma è il primo a sapere che gli spasimanti di Tonali alzeranno il prezzo, ma non molleranno la presa. Anche perché, come accadde per Verratti al Pescara, la fama del ragazzo sta varcando i nostri confini. E già si parla di super offerte dalla Premier: in particolare dal Chelsea. A tal proposito va ricordato che Marotta già l’anno scorso (era stato il primo) si era fatto avanti con l’ex proprietario di Cagliari e Leeds per assicurarsi quello spigliato e precocissimo regista che aveva strappato voti altissimi a tutti gli scout. Dopo poco più di 10 gare in Serie B la valutazione dell’allora a.d. bianconero era già elevata: 5 milioni cash più altri 5 con scambi di giocatori. Ma il secco no celliniano impedì ogni approfondimento. Sino alle ultime puntate…
PRESSING Detto che il pressing di Inter e Juve è destinato a offrire nuove puntate, è significativa questa sovrapposizione di ruoli. Nel frattempo il prezzo è già volato a 20 milioni e passa. E potrebbe salire ancora. Paratici e i suoi emissari corteggiano il Brescia, mentre Marotta tiene calda la linea con il numero uno bresciano. E manda segnali di fumo ad Ausilio, il suo prossimo partner. È presto per parlare di collaborazione tra i due: non ci sono ancora le condizioni operative. Del resto il patto con Zhang non è stato ancora definito nei dettagli e le scelte sui tempi sono indirettamente legate anche alle strategie di mercato. Un conto è che il nuovo manager interista diventi operativo con le liste aperte, un altro è che si decida di aspettare fine gennaio. Sono valutazioni che spettano esclusivamente alla proprietà del club nerazzurro, dettagli d’importanza strategica in vista dell’effettiva firma del contratto e della programmazione del nuovo ciclo.
SINTONIA In attesa di chiarire questi aspetti Marotta non è certo il tipo a cui piace agire in solitudine. Ha sempre lavorato in sintonia con i propri referenti tecnici. A maggior ragione intende farlo anche in corso Vittorio Emanuele. Aggiungiamoci il solido rapporto con Ausilio, sinora maturato a distanza. Ci sarà modo per sedersi a tavolino e pianificare insieme una strategia di rafforzamento. Si può dire sin da ora che la famiglia Zhang, Ausilio e Marotta hanno in comune un’idea: puntare sui giovani, soprattutto su quelli italiani. L’Inter negli anni ha lavorato con ottimi risultati nel settore giovanile, ma solo pochissimi sono approdati in prima squadra. Il proponimento è quello di trovare un nuovo equilibrio per rafforzare nel tempo la rosa con talenti il più possibile azzurri. Ovviamente Tonali rientra già in questa ristretta cerchia. Logico, allora, che Marotta si spenda per lui e faccia di tutto per mettere in fuorigioco gli ormai rivali bianconeri. Così prova a mettere a frutto gli ottimi rapporti maturati negli anni con Cellino, sin dai tempi in cui era il dominus del Cagliari. Per un predestinato ne vale la pena.
I MOTIVI Anche il d.s. bianconero si è già mosso con il patron del club lombardo
Piace pure al Chelsea. Ma Zhang vuole puntare sui giovani italiani