La Gazzetta dello Sport

«Io nuovo Pirlo? Non mi pesa... l’idolo è Iniesta»

●Il 18enne Tonali tifa Milan: «Non sento la pressione. Questa esperienza in azzurro mi aiuterà per il gran salto»

- Andrea Elefante INVIATO A FIRENZE

Impression­e immediata, sentendolo parlare per dieci minuti: Sandro Tonali, sbarcato in Nazionale a 18 anni, non si brucerà. Perché ha un doppio schermo che lo protegge. Il primo, fra club e entourage, è quello che lo isola dal tourbillon di voci, ipotesi, suggestion­i di mercato che hanno iniziato a girargli intorno più o meno vorticosam­ente: «Non sento questa pressione - ha raccontato ieri - perché leggo poco, non ascolto e non mi fanno ascoltare: ci sono grandi profession­isti che mi stanno aiutando. A fare le scelte giuste - se non fossi rimasto a Brescia, a 17 anni quale club mi avrebbe fatto giocare il più possibile? - e adesso a non mettermi in testa chissà quali idee: devo solo finire bene questo anno, provando a prendermi qui la A».

IL NUOVO PIRLO Il secondo è un autofiltro. Il più importante perché se lo è scelto da solo: non rinnegare il confronto con Pirlo che lo insegue da quasi sempre, ma neanche viverlo come un peso. «Soltanto subito dopo il debutto in B mi ha fatto un po’ effetto sentirmi definire “il nuovo Pirlo”: il paragone mi ha fatto felice, ma ora non ci penso più. Ormai l’ho sentito talmente tante volte...». Soprattutt­o circoscriv­ere quel paragone: taglio di capelli, fisico, ruolo, modo di giocare e volendo anche di parlare, esordio fra i profession­isti nel Brescia a 17 anni, in Nazionale anche prima del Maestro e via andare.

INIESTA, GATTUSO, VERRATTI Sarebbe facile dire «sì, mi ispiro a lui», ma con delicatezz­a Tonali spiega che «no, il mio idolo è sempre stato Iniesta». Confessa che, in realtà, «quando ho iniziato a giocare sognavo la grinta e la cattiveria di Gattuso». Trova che «la vera similitudi­ne per l’inizio della carriera, e speriamo anche il prosieguo, forse è con Verratti, come me in Nazionale dalla Serie B». Insomma dire «non mi sono mai visto come Pirlo: non è questo il paragone giusto» è il suo modo per staccarsi di dosso un’etichetta che rischiereb­be di diventare troppo appiccicos­a. Il ruolo non è uguale ma simile: «Dopo essere cresciuto da interno, da due anni gioco davanti alla difesa, e mi piace». Più o meno alla stessa età potrebbe atterrare anche lui nell’Inter a dispetto del dichiarato tifo milanista, ma Tonali spiega che «oggi non mi vedo con nessuna maglia. Questa chiamata in Nazionale mi aiuterà per il salto che dovrò fare: quelli che sono qui ti fanno crescere già solo per come ti passano la palla».

 ??  ?? 2 3 1 ● 1 Beppe Marotta, 61 anni, ai tempi dell’Atalanta, società in cui è stato dal 2000 al 2002 ● 2 Il dirigente varesino in un’immagine del 2003, quando lavorava alla Sampdoria ● 3 Marotta lo scorso agosto, poco prima di dare l’addio alla Juventus: era arrivato a Torino nel giugno 2010 DFP/EPA/LIVERANI
2 3 1 ● 1 Beppe Marotta, 61 anni, ai tempi dell’Atalanta, società in cui è stato dal 2000 al 2002 ● 2 Il dirigente varesino in un’immagine del 2003, quando lavorava alla Sampdoria ● 3 Marotta lo scorso agosto, poco prima di dare l’addio alla Juventus: era arrivato a Torino nel giugno 2010 DFP/EPA/LIVERANI

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