La Gazzetta dello Sport

Mail sbagliata: Keita non gioca con il Senegal

●Erroraccio della federazion­e: l’esterno rimane a Milano e lavora per essere al top

- MILANO Keita Balde, 23 anni c.ang.

Una mail sbagliata può essere la molla per prendersi l’Inter. Keita Balde non è andato a giocare con il Senegal la partita di qualificaz­ione alla Coppa d’Africa contro la Guinea Equatorial­e, ma non è stata una scelta tecnica del c.t. Aliou Cissé. La colpa, infatti, è tutta della federazion­e senegalese. Che ha mandato all’Inter la richiesta di convocazio­ne ma ha sbagliato l’indirizzo di posta elettronic­a. Una gaffe clamorosa, insomma. Come confermato dallo stesso club nerazzurro, che non ha ricevuto la richiesta nei termini previsti. Quando poi l’equivoco si è chiarito era però troppo tardi: i giorni per la convocazio­ne erano passati, la società poteva tranquilla­mente dire di no (come ha fatto) e Luciano Spalletti aveva già preparato un piano di lavoro per tutta questa sosta con il senegalese abile e arruolato ad Appiano. Tanto meglio per l’Inter e tanto meglio per Keita, che deve ancora dimostrare di essere il giocatore ammirato due anni fa alla Lazio, capace di segnare 16 gol in 31 partite di A.

RILANCIO L’esterno, ultimo colpo nel mercato estivo, è stato fortemente voluto da Spalletti (che se ne innamorò in un derby perso) però fin qui ha fatto pochino. L’ex Monaco, arrivato in prestito oneroso di 5 milioni con diritto di riscatto fissato a 34, ha giocato 351 minuti in Serie A (spalmati su 11 presenze, solamente 3 da titolare: media voto Gazzetta 5,45) e 31 in Champions League (2 presenze). Complici le fatiche del Mondiale in Russia e lo sbarco a Milano soltanto a metà agosto, il senegalese è partito in netto ritardo rispetto al resto della truppa nerazzurra. Anche per questo motivo il suo rendimento in questi primi mesi interisti non è stato all’altezza del curriculum: Spalletti ha spesso chiamato Keita in causa come potenziale uomo della svolta dalla panchina, della sterzata nei finali di partita, però il senegalese nato in Spagna non ha fatto vedere i marchi di fabbrica. Ovvero velocità, dribbling, gol: in una stagione in cui all’Inter segnano tanti (12 marcatori tra Serie A e Champions) è soprattutt­o il dato delle zero reti che sorprende. Anche perché con un Keita a pieni giri l’Inter avrebbe la possibilit­à di aggiungere cavalli importanti a un motore già importante.

LAVORO Adesso, evitata la terza trasferta di fila in Africa per giocare con il Senegal, Keita proverà a sfruttare al meglio il lavoro supplement­are ad Appiano. Non ci sono gli amici De Vrij e Icardi (con lui alla Lazio e al Barcellona), ma saranno giorni importanti per il suo rilancio. Il gruppo nerazzurro lo ha accolto benissimo, lui ha voglia di dimostrare di essere un giocatori da Inter e ha la fiducia piena della società e di Luciano Spalletti. La ripartenza del numero 11 comincia da qui.

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