Rino perde altri pezzi Ansia per Bonaventura Rischia 5 mesi di stop
●Il ginocchio sinistro di Jack non guarisce: verso l’operazione In caso d’intervento occorrerà trovare un sostituto a gennaio
In attesa che il mercato invernale gli metta nella manica qualche asso, Rino Gattuso vorrebbe almeno calare il Jack. Ma dovrà aspettare ancora, senza nemmeno sapere quanto durerà l’attesa. Che potrebbe essere molto lunga, perché da ieri, come un nuvolone scuro all’orizzonte, per Giacomo Bonaventura si profila l’ipotesi dell’operazione al ginocchio sinistro. Jack è fuori causa dal 25 ottobre: l’ultima apparizione in campo risale a MilanBetis, uno dei giorni più difficili nell’avventura di Gattuso da tecnico rossonero. Il numero 5 si è fermato lì, proprio nel momento di maggior traffico, a livello di calendario. Ci ha messo un po’ di tempo a entrare nella categoria meno ambita da qualsiasi calciatore, quella degli «indisponibili»: inizialmente si sperava di recuperarlo in fretta, una volta smaltita l’infiammazione che lo infastidiva. Invece niente. Sono trascorse tre settimane senza miglioramenti significativi, facendogli perdere tutta una serie di match delicati. Dai due club genovesi all’Udinese, dalla trasferta di Siviglia alla sfida con la Juve: sempre fuori dalla lista dei convocati.
DECISIONE PESANTE L’intervento chirurgico, al momento, è uno degli scenari possibili. Una decisione in tal senso verrà presa nel giro di pochissimi giorni, forse già oggi: si tratterà di capire se valga la pena temporeggiare ancora qualche settimana, sfruttando la pausa per le nazionali, o se invece convenga optare subito per l’operazione. In quel caso, il tipo di intervento necessario per risolvere il problema richiederebbe una prognosi impegnativa, nell’ordine dei 4-5 mesi. Tre, nello scenario migliore. Stagione compromessa, se non proprio conclusa anzitempo, per via di guai alle cartilagini diventati cronici. In effetti, la storia clinica di quel ginocchio non promette nulla di buono, perché è lo stesso che ha tormentato Bonaventura nella primissima parte del ritiro estivo. Jack si lasciò alle spalle i dolori dopo oltre un mese di sofferenza, riprendendo contatto col campo durante la tournée americana. Ma ora ci risiamo.
PEDINA PREZIOSA Senza di lui, Gattuso perderebbe uno dei suoi pretoriani, ma soprattutto una risorsa fondamentale per un Milan che da qualche settimana ha iniziato a variare moduli e sistemi di gioco. Rispetto al 4-3-3 da cui si è partiti, l’uscita di scena di Bonaventura porterebbe via un altro terzo della mediana, Lucas Biglia (e Franck Kessie, il terzo fratello, gioca da tempo sotto l’effetto degli antidolorifici). Mezzala di sinistra nel progetto tattico di partenza, Jack saprebbe interpretare anche il 4-4-2, il 3-5-2 o il 4-2-3-1. Ma più dei numeri, che non scaldano il cuore del suo allenatore, contano le posizioni e movimenti in campo: senza Bonaventura se ne va un ventaglio di opzioni tattiche, le trame d’attacco del Milan vanno ridisegnate.
CORRERE AI RIPARI
Ecco che allora la finestra invernale di mercato diventerebbe provvidenziale, per una squadra che, oltre ai già citati Bonaventura e Biglia, vedrà fermi a lungo Caldara, Musacchio e Strinic. Dopo la difesa, c’è da mettere mano al centrocampo, ma c’è un «ma» grande come una casa. Ed è legato alla sentenza Uefa del 20 novembre, con la nuova sanzione per il Fair play finanziario violato nel triennio 2014-17. Mentre il Milan capirà in che termini potrà fare il mercato di riparazione, Bonaventura cercherà di riparare se stesso nel minor tempo possibile. In carriera ha già superato un infortunio pesante, la rottura di una fibra muscolare di un adduttore lo tenne fermo da gennaio a maggio 2017. Jack sa cosa significa star fermo 4 mesi, insomma. E spera ancora di non ripetere quell’esperienza, ma l’ottimismo, purtroppo, è calato di giorno in giorno.