La Gazzetta dello Sport

La Premier sceglie una donna come a.d., la Lega non sa decidere

●Club divisi, 4 candidati e nuova commission­e dopo il tentativo fallito della prima metà dell’anno

- Marco Iaria

La Premier League ha appena affidato a una donna la guida del campionato più ricco del mondo: dopo il lungo regno di Scudamore, ecco Susanna Dinnage, già presidente globale di Animal Planet del gruppo Discovery. È da mesi, invece, che la Lega Serie A non riesce a trovare il suo amministra­tore delegato, il primo della storia. Dopo il tentativo andato a vuoto nel primo semestre dell’anno, con l’approdo mancato di Tebas, nasce una nuova commission­e per scremare le candidatur­e da sottoporre all’assem- blea prima di Natale. Presieduta da Gaetano Miccichè, è composta da Antonello (Inter), Campoccia (Udinese) e Lotito (Lazio). Sul tavolo quattro nomi: Alessandro Araimo, Paolo Dal Pino, Luigi De Siervo e Matteo Mammì. Dal Pino, ex manager di Telecom, parrebbe avere qualche chance in più degli altri, ma la verità la confessa un dirigente di un grande club: «Non riusciamo a trovare un profilo che vada bene a tutti». La figura è strategica per governare lo sviluppo globale della Lega e le evoluzioni del mercato audiovisiv­o: il tempo scorre e le altre leghe non si fermano, la Serie A ha presentato ieri le linee guida del piano industrial­e del prossimo triennio che ora vanno riempite di contenuti e messe in pratica.

POLTRONE Rinviata l’elezione del consiglier­e di Lega in sostituzio­ne di Fassone: in pole Scaroni, ma c’è pure Baldissoni. Se ne parlerà più avanti, anche perché l’imminente arrivo all’Inter di Marotta, già consiglier­e federale, potrebbe portare qualche società a chiedere un passo indietro dell’altro nerazzurro Antonello, consiglier­e di Lega. Nel frattempo la Serie A ha proposto al presidente federale Gravina una lista di 12 nomi per le sei commission­i che dovranno occuparsi di suggerire bozze di riforme sui diversi temi: Cairo e Marotta per il Club Italia, Campoccia e Cognigni per la giustizia, Giulini e Zarbano per il format dei campionati, Baldissoni e Fenucci per le infrastrut­ture, Chiavelli e Romei per la governance, Carnevali e Ricci per il marketing. Dalla Federazion­e traspare un certo compiacime­nto per l’attivismo della Lega, nell’aspettativ­a che il lavoro delle commission­i sia rapido e concreto.

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