La Gazzetta dello Sport

«Mio padre allenatore Dal Canto mio maestro E adoro... la carbonara»

●Il centrocamp­ista rivelazion­e dell’Arezzo scartato dall’Inter «Presto il quinto gol: poi festeggerò con la mia pasta preferita»

- Marco Piga AREZZO

Italiano, capelli corti, zero tatuaggi: l’identikit sarebbe perfetto per il Monza di Silvio Berlusconi, ma per il momento l’Arezzo si tiene stretto Davide Buglio. Il centrocamp­ista classe 1998, prelevato dall’Empoli in estate, ha firmato un biennale e, all’esordio in Serie C con 4 gol all’attivo, è una delle note liete di una squadra che ha iniziato alla grande (seconda in classifica) dopo le disgrazie dello scorso anno culminate con il fallimento. Il presidente La Cava ha riacceso la luce in una piazza che dopo anni di sofferenza vuole tornare nel calcio che conta. Alessandro Dal Canto ha dato un’identità di gioco alla squadra, ma il diktat nello spogliatoi­o è non guardare la classifica: «Lo faremo a marzo» ha dichiarato il tecnico, ma per la tifoseria non è vietato sognare. I prossimi due scontri diretti contro la Carrarese e il Piacenza saranno esami di maturità per i toscani e anche per Davide Buglio. L’Inter si accorge di lui all’età di 12 anni, poi un problema al ginocchio lo frena ma l’Empoli lo vuole; prima lo prende in prestito e poi lo riscatta.

Possiamo dire che l’esperienza di Empoli è stata il suo trampolino di lancio?

«Sono stato molto bene a Empoli, ho conosciuto l’allenatore Dal Canto quando ero al mio secondo anno in Primavera. Mi faceva giocare davanti alla difesa come il mio idolo Andrea Pirlo».

Adesso però la sua posizione è cambiata.

«E’ stato proprio Dal Canto a cambiarmi ruolo , ora gioco da mezzala, il mister ha capito che potevo sfruttare le mie doti e i 4 gol confermano le mie vere caratteris­tiche. Cerco sempre di inserirmi e per il momento sta andando bene e gran parte del merito è suo».

Cosa vuol dire avere un padre allenatore in casa (papà Francesco è al Casale in Serie D)?

«Ho un rapporto bellissimo con lui al di là del calcio, ci confrontia­mo spesso, quando può viene a vedermi. Mi dice sempre di pensare a divertirmi e di fare quello che so fare».

Vi scambiate consigli?

«Quando vado a vedere le sue partite gli dico la mia, ma soprattutt­o prima delle gare mi chiede consigli su come affrontare un determinat­o modulo».

E fuori dal campo com’è Davide?

«Un ragazzo semplice senza grosse pretese, vado in palestra quando non ci alleniamo per tenermi in forma e non lascio niente al caso anche a tavola. Sono maniacale, calcolo le proteine e i carboidrat­i che mangio e la sera non vado mai a letto dopo le 23. Ho fatto una scelta di vita qui ad Arezzo, convivo con la mia fidanzata Agnese, sto molto bene con lei e sono concentrat­o sul lavoro».

Non sente la mancanza del mare, essendo nato a Viareggio?

«Chiaro che il mare è uno dei miei grandi amori, quando posso specialmen­te d’estate ci vado, ma adoro anche le passeggiat­e in montagna visto che per contratto mi è stato abolito lo sci».

Un ventenne ma già maturo. Nemmeno uno stravizio alla sua età?

«Mi concedo soltanto la carbonara, ne vado pazzo, ma solo per festeggiar­e cose importanti e ovviamente cucinata da me. La prossima quindi al quinto gol…».

Il sogno?

«Indossare la maglia della Nazionale!».

LE MIE REGOLE? MANIACALE A TAVOLA E MAI A LETTO DOPO LE 23

DAVIDE BUGLIO CENTROCAMP­ISTA AREZZO

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Davide Buglio, 20 anni, scuola Empoli, 4 gol in 11 presenze RASTELLI

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