La Gazzetta dello Sport

«Da Leon a Bernardi gruppo vincente E ora Perugia vola»

●L’azzurro ritrovato con gli umbri: era da 19 anni che non c’era un distacco così tra prima e ultima

- Davide Romani

Il fine settimana di Supercoppa era apparsa come la prima crepa nel giocattolo Perugia che nella scorsa stagione aveva centrato il triplete. Gli addii a Zaytsev, Anzani e Russell e le due sconfitte nel 1° trofeo dell’anno contro Trento e Civitanova avevano fatto suonare un piccolo campanello d’allarme con il tecnico Bernardi che aveva parlato di «malato che ha bisogno di un lungo percorso di guarigione». Poco più di un mese dopo quel malato è scomparso. I campioni d’Italia della Sir godono di ottima salute e, guardando tutti dall’alto dei 21 punti (con solo 3 set lasciati per strada), possono mettere in mostra il talento di Wilfredo Leon e la grande voglia di rilancio di Filippo Lanza. Con le tre vittorie negli scontri diretti con Trento, Civitanova e Modena, il trend della passata stagione non sembra cambiare. Tutti dietro Perugia. «Siamo felici perché ci siamo ripresi dopo la falsa partenza in Supercoppa che è stata una delusione per tutti. Da lì abbiamo ricomincia­to grazie a un gruppo che da subito si è dimostrato solido e ben costruito» racconta lo schiacciat­ore azzurro Filippo Lanza.

Dall’anno scorso non sembra sia cambiato molto: Perugia vince e le altre big inseguono...

«Stiamo attraversa­ndo un processo di ricerca per trovare il nostro gioco migliore e siamo stati bravi a sfruttare gli scontri diretti che avevamo in casa, con Trento e Modena. E poi abbiamo completato l’opera a Civitanova. Ora sappiamo che sarà più complicato ma siamo consapevol­i che possiamo alzare il nostro livello di gioco».

Da avversario a Perugia giocava con i tappi nelle orecchie, ora da giocatore degli umbri è spinto dall’entusiasmo del tifo di casa.

«E’ vero. Lo facevo per evitare il ronzio che poi rimane dopo essere stato per tanto tempo in quel frastuono, lo stesso effetto che fa dopo una notte in discoteca. Ma da giocatore di Perugia ora posso godere di questo fantastico tifo. Giochiamo con un incitament­o costante, non siamo mai soli. Hanno una grande capacità di resistenza e giocano anche loro una partita come la nostra».

Da 19 anni, dopo 7 giornate, non c’era un divario così netto tra la prima e l’ultima del campionato: Perugia 21, Castellana Grotte 2.

«E’ comunque un campionato equilibrat­o e difficile dove si possono perdere punti dovunque come dimostrano Modena e Trento che hanno vinto al tie break a Castellana Grotte. Guardano le nostre rivali Civitanova ha avuto qualche difficoltà ma comunque non è da sottovalut­are, Modena ha perso solo contro di noi, Trento ha avuto un calendario duro con scontri diretti tutti in trasferta (k.o. a Perugia per 3-1 e a Civitanova 3-2, n.d.r). E’ presto per dire che si è tornato al passato

con una squadra che può dominare dall’inizio alla fine».

A Perugia Lanza si è ritrovato dopo un Mondiale non al massimo. E ha ritrovato anche la battuta. Cos’è cambiato?

«Sono molto contento del mio rendimento e soprattutt­o del fondamenta­le della battuta. È la cosa che mi ha dato più pensieri in questo periodo. Bernardi mi ha aiutato tanto trasmetten­domi fiducia e tranquilli­tà. E poi con un gruppo forte come quello con Leon, Atanasijev­ic, Podrascani­n e De Cecco hai la certezza che la partita può sempre cambiare. Sei più sereno perché la responsabi­lità non ricade tutta su di te».

Ma ha cambiato qualcosa nel gesto del servizio?

«Le caratteris­tiche tecniche variano. Dipende dal momento. Ho provato a ridurre il lancio della palla, ad aumentarlo, ho cambiato tipo di colpo provando anche il servizio flottante. Ma la cosa più importante è l’aspetto psicologic­o».

DISPIACE PER COME È ANDATA SPERIAMO DI RIFARCI IN FUTURO

FILIPPO LANZA SUL MONDIALE 2018

Ripensa mai al Mondiale?

«Dispiace molto per come è andata. Speriamo di avere la possibilit­à in futuro di dimostrare nuovamente il nostro valore.

SULLA SQUADRA E LEON

Non eravamo fenomeni dopo l’argento di Rio 2016 e non siamo brocchi oggi».

In campo sta vincendo. E nella sua attività imprendito­riale con la linea d’abbigliame­nto sportivo Ninesquare­d?

«Non siamo ancora a 2 anni di vita e siamo già entrati in 40 negozi. Ora vorremmo iniziare anche a organizzar­e eventi. Abbiamo già fatto qualcosa con il Trofeo delle Regioni, ora vediamo se riusciremo con la Lega pallavolo. Ma il mio lavoro resta la pallavolo».

CON DE CECCO, ATANASIJEV­IC E LEON HAI MENO RESPONSABI­LITÀ

FILIPPO LANZA

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Filippo Lanza, 27 anni, 1a stagione a Perugia dopo 7 a Trento BENDA
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