Crollo Manassero Fuori dal tour europeo
●Tagliato alla Qualifying School. Salvo inviti, nel 2019 giocherà solo tornei minori
C’è una cosa peggiore di una guerra. Una guerra perduta. Matteo Manassero, costretto per la prima volta in carriera a disputare la Qualifying School per salvare la carta nel tour europeo, a Tarragona (Spa) è uscito al taglio. Dopo un avvio promettente nei primi due dei quattro giri che costituiscono la prima parte del torneo (70 68), il 25enne veronese è incappato in un 76 e un 73, precipitando oltre il centesimo posto nella classifica. Non solo non potrà disputare gli ultimi due giri, al termine dei quali i top 25 si qualificheranno per il massimo circuito continentale, ma essendo stato escluso dai migliori 70 nel 2019 non avrà diritto nemmeno alla categoria 9 del Challenge Tour. Secondo le regole dovrà ripartire dalla 15, in fondo alle liste del secondo tour europeo. Una disfatta.
SPERANZA Manassero per anni è stato la grande speranza del golf, e non solo di quello italiano. Nel 2010, a Castellò (Spa) divenne il più giovane giocatore a vincere un torneo dell’European Tour, primato che tuttora detiene. Nella stessa stagione, a 16 anni, era diventato il più giovane a passare il taglio al Masters e nel 2009 aveva conquistato l’Amateur Championship, anche in questo caso entrando nella lista dei primati di precocità. Negli anni successivi ha vinto altri tre tornei dell’European Tour e nel 2013 è salito fino al 25° posto nel ranking. Poi un lento, inesorabile declino. In questa stagione ha partecipato a 26 tornei dell’European Tour, chiudendone soltanto 5 tra i migliori trenta. Un risultato che l’ha spinto al 122° posto della Race to Dubai, fuori quindi — salvo modifiche al regolamento — dai 110 che mantengono la carta.
CATEGORIA 18 Proprio da questo ranking, però, arriva una parziale ancora di salvezza. Il 122° posto gli garantirà infatti una posizione in categoria 18. Significa che si troverà davanti almeno 160 golfisti, quindi avrà la possibilità di qualificarsi ai tornei meno importanti dell’European Tour, quelli meno frequentati. In più potrà contare sugli inviti — si spera prestigiosi — che i suoi manager riusciranno a procurargli. Occasioni preziose per risalire la china.