La Gazzetta dello Sport

Amir, baby prodigio in maschera: Dybalino è iraniano e strega tutti

●Ha 10 anni e l’esultanza in cui imita Paulo dopo una punizione ha fatto il giro del mondo. Ama la Juve, e ha pianto quando l’Italia non si è qualificat­a per il Mondiale

- Luca Bianchin

Amir è un bambino di 10 anni che vive a Dehdasht, una città di 50mila abitanti a 10 ore di strada da Teheran, dove l’Iran sta per buttarsi nel Golfo Persico. Amir Mohammad Allameh ha due fortune: ha un piede sinistro che disegna ed è nato in questo mondo globale, in cui tutti possono parlare con tutti e il pallone è un linguaggio universale. Da piccolo ha visto Paulo Dybala in tv e ha imparato a tirare una strana punizione mancina su uno sterrato della sua città. Strana perché la barriera è la ruota di un trattore e la porta una feritoia, una piccola finestra su un muro a qualche metro di distanza. Noi umani non ci andremmo nemmeno vicino mentre Amir, dicono gli amici, fa gol con una certa regolarità. Ha imparato così bene che qualcuno ha registrato un video: Amir si è messo in posizione con il completo della Juve, ha centrato la finestrell­a e ha celebrato il tutto con la Dybala Mask, l’esultanza di Paulo. Il video nelle ultime settimane ha avuto un gran successo, la tv iraniana è andata a trovare Amir e Dybala su Instagram ha cercato di mettersi in contatto con lui: «Aiutatemi a trovare questo bambino».

UNA PASSIONE: L’ITALIA Paulo aspetta ancora una risposta però, grazie all’Associazio­ne Italia-Iran e al suo vice presidente Amir Ghazy, la Gazzetta è riuscita a parlare con Amir e famiglia. Scoprendo che il piccolo Dybala è un appassiona­to della Serie A e ovviamente della Juventus. «Sogno di venire presto in Italia», ha detto in persiano al telefono. Comprensib­ile. Molto meno prevedibil­e il pianto di novembre 2017. La famiglia racconta che Amir, quando ha saputo dell’eliminazio­ne dell’Italia dal Mondiale, è stato inconsolab­ile per giorni. Non solo, si è un po’ intristito quando ha saputo che Buffon sarebbe andato davvero al Psg: «Con Paulo, Cristiano e Buffon, la Juve sarebbe stata invincibil­e».

MIGLIAIA DI FOLLOWER Amir ovviamente gioca a calcio. Il papà fa il calzolaio, la mamma è casalinga ma lo zio allena una piccola squadra in cui Amir ha cominciato. «Imita Dybala in ogni gesto – ha detto un amico alla tv iraniana -. Non importa se siamo uno o dieci, a volte ci dribbla tutti». Lo zio si è accorto del talento del nipote e qualcuno nel 2017 ha aperto un profilo Instagram, che ha raggiunto 32mila follower con appena due foto e cinque video. In uno, ancora più piccolo, Amir segna con una vecchia maglia del Milan di Carlos Bacca. Negli anni deve aver cambiato gusti, di sicuro ha scelto Dybala. Paulo in fondo su Instagram ha 70mila follower iraniani e comincia ad abituarsi ai colpi a effetto internazio­nali. Nel gennaio 2017, quando la Dybala Mask prese piede, diventò famosa la foto di una scolaresca indonesian­a: una maestra e i suoi alunni, tutti in posa con pollice e indice sotto agli occhi. Amir preoccupa un po’ di più – rischia di diventare un fenomeno mediatico, perdendo il contatto con i suoi 10 anni – ma ha la stessa magia di quella classe in Indonesia: in anni in cui fatichiamo a familiariz­zare con il vicino di casa, il calcio dimostra di poter unire un ragazzo argentino e un bambino di Dehdasht. In fondo è bello così: hanno la stessa passione, gli stessi sogni e, più o meno, lo stesso piede sinistro.

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Il piccolo Amir, 10 anni, con la divisa della Juve. Nella foto in mezzo il bimbo iraniano riproduce la Dybala Mask, molto simile all’originale
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