Zaniolo-Kean, baby da Champions contro gli imbattibili inglesi
●Con l’Inghilterra, mai sconfitta nelle qualificazioni, Di Biagio punta forte sui due a sinistra
Sono i due più giovani della compagnia e hanno già le stellette. Quelle della Champions. Nicolò Zaniolo, classe 1999, e Moise Kean, il primo Duemila a segnare nella storia dell’Under 21 azzurra, sono gli unici del gruppo di Gigi Di Biagio ad aver ascoltato quella magica musichetta: il romanista lo ha fatto al Bernabeu da titolare («Mi sembrava un sogno, giocavo contro gente che conoscevo solo alla Playstation») e poi a Mosca, lo juventino per pochi minuti già due anni fa a Siviglia e ancora per spiccioli allo Stadium contro lo Young Boys, unica presenza stagionale in maglia bianconera. Le altre due partite che ha giocato sono state proprio con l’Under 21, contro Belgio e Tunisia, quando ha segnato su rigore l’ultima e la più giovane rete degli azzurrini in ordine di tempo.
MODELLI I nuovi talenti sono entrati nel giro Di Biagio solo dallo scorso giro di convocazioni, ma il c.t. sa già cosa farne. Kean sa spaccare partendo da centravanti – lì ha giocato e segnato (su rigore) con la Tunisia un mese fa, ma da 9 ora se la deve vedere con Cutrone – e GETTY anche da ala sinistra, dove Di Biagio lo ha schierato contro il Belgio a Udine. Zaniolo ha fisico e visione per giocare in quel ruolo «rotante» di mezzala/ trequartista che ha in mente il tecnico azzurro, posizione che caratterizzò il primo periodo milanista del suo idolo Kakà, «il giocatore più forte che sia mai esistito», ha confessato ieri ai ragazzi della Spal e dei centri federali locali nell’incontro organizzato dal Settore Giovanile Scolastico. Aggiungendo che abbiamo rischiato di perdere il suo talento quando «alla Fiorentina di fatto mi scartarono e due-tre volte ho pensato di smettere».
INGLESI DURI Servirà la musichetta Champions nelle orecchie e molto altro per reggere il confronto con l’Inghilterra stasera a Ferrara, un vero crashtest verso l’Europeo di casa nostra a giugno. «Sarà tra i più belli di sempre – ha detto Di Biagio – e confrontarci ora con squadre di livello ci fa crescere. L’Inghilterra è quel che era la Germania: ha lavorato benissimo negli ultimi dieci anni, non a caso dall’Under 17 all’Under 21 fino alla nazionale maggiore ha ottenuto successi incredibili. E l’arrivo di Guardiola ha cambiato la mentalità». Il gruppo del c.t. Boothroyd è rimasto imbattuto nelle qualificazioni all’Europeo (8 vittorie e 2 pareggi, miglior difesa con appena 4 gol presi, come la Romania) ed è fondato sulla squadra campione del mondo Under 20 nel 2017, quando sconfisse in semifinale l’Italia di Mandragora, Orsolini, Romagna, Pessina, Vido, ora punti fermi di questa Under. A quel gruppo si sono aggiunti il «guardiolano» Foden e l’ala Nelson, 6 gol in 7 partite di Bundesliga con l’Hoffenheim (dove è in prestito dall’Arsenal) e 2 su 2 con l’Under. Un 2000 e un 1999, come Kean e Zaniolo. E sì, anche loro conoscono la Champions League...