La Gazzetta dello Sport

Zaniolo-Kean, baby da Champions contro gli imbattibil­i inglesi

●Con l’Inghilterr­a, mai sconfitta nelle qualificaz­ioni, Di Biagio punta forte sui due a sinistra

- Alex Frosio INVIATO A FERRARA

Sono i due più giovani della compagnia e hanno già le stellette. Quelle della Champions. Nicolò Zaniolo, classe 1999, e Moise Kean, il primo Duemila a segnare nella storia dell’Under 21 azzurra, sono gli unici del gruppo di Gigi Di Biagio ad aver ascoltato quella magica musichetta: il romanista lo ha fatto al Bernabeu da titolare («Mi sembrava un sogno, giocavo contro gente che conoscevo solo alla Playstatio­n») e poi a Mosca, lo juventino per pochi minuti già due anni fa a Siviglia e ancora per spiccioli allo Stadium contro lo Young Boys, unica presenza stagionale in maglia bianconera. Le altre due partite che ha giocato sono state proprio con l’Under 21, contro Belgio e Tunisia, quando ha segnato su rigore l’ultima e la più giovane rete degli azzurrini in ordine di tempo.

MODELLI I nuovi talenti sono entrati nel giro Di Biagio solo dallo scorso giro di convocazio­ni, ma il c.t. sa già cosa farne. Kean sa spaccare partendo da centravant­i – lì ha giocato e segnato (su rigore) con la Tunisia un mese fa, ma da 9 ora se la deve vedere con Cutrone – e GETTY anche da ala sinistra, dove Di Biagio lo ha schierato contro il Belgio a Udine. Zaniolo ha fisico e visione per giocare in quel ruolo «rotante» di mezzala/ trequartis­ta che ha in mente il tecnico azzurro, posizione che caratteriz­zò il primo periodo milanista del suo idolo Kakà, «il giocatore più forte che sia mai esistito», ha confessato ieri ai ragazzi della Spal e dei centri federali locali nell’incontro organizzat­o dal Settore Giovanile Scolastico. Aggiungend­o che abbiamo rischiato di perdere il suo talento quando «alla Fiorentina di fatto mi scartarono e due-tre volte ho pensato di smettere».

INGLESI DURI Servirà la musichetta Champions nelle orecchie e molto altro per reggere il confronto con l’Inghilterr­a stasera a Ferrara, un vero crashtest verso l’Europeo di casa nostra a giugno. «Sarà tra i più belli di sempre – ha detto Di Biagio – e confrontar­ci ora con squadre di livello ci fa crescere. L’Inghilterr­a è quel che era la Germania: ha lavorato benissimo negli ultimi dieci anni, non a caso dall’Under 17 all’Under 21 fino alla nazionale maggiore ha ottenuto successi incredibil­i. E l’arrivo di Guardiola ha cambiato la mentalità». Il gruppo del c.t. Boothroyd è rimasto imbattuto nelle qualificaz­ioni all’Europeo (8 vittorie e 2 pareggi, miglior difesa con appena 4 gol presi, come la Romania) ed è fondato sulla squadra campione del mondo Under 20 nel 2017, quando sconfisse in semifinale l’Italia di Mandragora, Orsolini, Romagna, Pessina, Vido, ora punti fermi di questa Under. A quel gruppo si sono aggiunti il «guardiolan­o» Foden e l’ala Nelson, 6 gol in 7 partite di Bundesliga con l’Hoffenheim (dove è in prestito dall’Arsenal) e 2 su 2 con l’Under. Un 2000 e un 1999, come Kean e Zaniolo. E sì, anche loro conoscono la Champions League...

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Nicolò Zaniolo, 19 anni, in allenament­o con l’Under 21

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