Fair play, il Psg va al Tas contro il rischio sanzione
● (a.g.) Rischia di restare fuori dalla Champions. Oltre che di dover trovare altri 100 milioni per pagare gli stipendi di Neymar e Mbappé. Ma sarebbe pure una sanzione paradossale, perché retroattiva su bilanci già approvati anche dall’Uefa. Perciò il Psg ha presentato ricorso al Tas contro la decisione della Camera di giudizio del fair-play finanziario, che lo scorso luglio ha preteso un’analisi più approfondita da parte dell’Istanza di controllo che invece aveva liberato il club dell’emiro del Qatar. A quanto rivelato ieri dall’Equipe, per il secondo organo di giudizio il valore dei contratti di sponsor legati a Doha sarebbero troppo elevati. In particolare quello del Ministero del turismo, già decurtato e passato da 100 a 58 milioni per il 2016-17, e che è stato imposto non sia rinnovato oltre il 2019. Un taglio insufficiente, per la Camera di giudizio, che andrebbe applicato pure sul 2013-2015. Il che manderebbe in tilt bilanci già chiusi e provocherebbe una recidiva, visto che il Psg fu sanzionato nel 2014. Così, se venisse seguita tale interpretazione, la società potrebbe essere esclusa dalle competizioni europee, e costretta a trovare nuovi sponsor per compensare altri 100 milioni di perdite. Da qui il ricorso al Tas che per ora ha congelato tutto. E in caso estremo, il Psg non esclude di contestare il fair-play finanziario a Bruxelles, alla Ue.