La Gazzetta dello Sport

Subito effetto Rastelli Serenità e coraggio: la Cremonese riparte

●Due trequartis­ti dietro Brighenti, più dialogo in spogliatoi­o, infortunat­i al rientro: i grigioross­i tornano a credere nei playoff

- Giorgio Barbieri CREMONA

La scossa c’è stata. Per il momento a basso voltaggio, ma c’è stata. Solo il tempo potrà dire quanto vale questa Cremonese dopo l’arrivo di Massimo Rastelli sulla panchina al posto di Andrea Mandorlini ma al momento le sensazioni sono positive. Il nuovo tecnico ha cominciato la sua avventura in grigioross­o con una vittoria, seppur sofferta, con il Livorno. Un successo di misura (1-0) dopo tre pareggi e due sconfitte. L’ultima vittoria risaliva al 25 settembre, 2-0 in casa con il Cosenza. In trasferta la squadra non vince da oltre un anno.

CAMBIO Rastelli in pochi giorni non ha potuto compiere rivoluzion­i tattiche, ma ha scelto con gli stessi interpreti un modulo diverso, soprattutt­o in attacco. Non più un 4-3-3 con i due laterali quasi sempre larghissim­i ma una punta centrale (Brighenti, andato in gol) supportato da due trequartis­ti liberi di svariare. L’idea di Rastelli è quella di avere due uomini che non diano punti di riferiment­o ai difensori. Nel primo tempo anche una difesa più alta, con una squadra votata a fare gioco e a non attendere dietro la linea del pallone. Un aggiustame­nto che comunque ha creato parecchie occasioni da gol e dodici calci d’angolo. Manca però ancora la predisposi­zione al tiro, c’è ancora troppa leziosità a ridosso dell’area con tanti giocatori abili a far girare palla ma poco propensi al tiro. Durante la sosta Rastelli sta conoscendo meglio i giocatori per adattarli al suo credo calcistico.

AMBIZIONI Una piccola scossa, che comunque ha rilanciato i grigioross­i verso la zona playoff, obiettivo dichiarato dalla società. E a gennaio il mercato dovrebbe portare a qualche aggiustame­nto di rilievo a centrocamp­o e in avanti. Il cambio di allenatore ha però portato anche e soprattutt­o una maggior tranquilli­tà nell’ambiente, piuttosto teso nelle settimane precedenti. «Conosco le qualità tecniche di questi giocatori — aveva detto Rastelli il giorno della presentazi­one — Il mio compito è quello di adattare le loro caratteris­tiche al gioco che ho in mente. E questo lo si raggiunge con il lavoro ma anche con il dialogo». Il clima durante gli allenament­i e nello spogliatoi­o (qualche incomprens­ione c’era stata) sembra essere tornato sereno. La sosta in questo caso non poteva che arrivare nel momento migliore, con due settimane di tempo per preparare la trasferta di Lecce.

RECUPERO Una sosta che dovrebbe servire anche a recuperare alcuni importanti giocatori infortunat­i. Montalto, che si è fatto male alla prima di campionato con il Pescara, sta già allenandos­i con il gruppo e potrebbe andare in panchina in Puglia. Stesso discorso vale per l’attaccante Paulinho, in fase di netta ripresa. Lo stesso Piccolo, entrato nell’ultima partita con il Livorno, avrà il tempo per aumentare la condizione atletica. Campionato finito invece per il portiere Radunovic, operato ai legamenti e fuori per almeno sei mesi. In questo caso non è detto che la società punti all’ingaggio di un nuovo portiere. Ravaglia e Volpe offrono ampie garanzie. I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra di Mandorlini e continuera­nno a sostenere quella di Rastelli. Perché gli uomini passano, i colori rimangono per sempre.

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IL NUMERO

I gol segnati da Brighenti, capocannon­iere della Cremonese insieme con Mogos

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RASTELLIFO­TO Massimo Rastelli, 49, tecnico Cremonese

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