La Gazzetta dello Sport

Hanno già vinto nove italiani: è un record

●La notizia del 2018: mai così tanti piloti azzurri sul gradino più alto del podio in 70 anni di stagioni iridate

- Giovanni Cortinovis

Se escludiamo le difficoltà di Valentino Rossi, il 2018 ha costituito una delle migliori annate per il motociclis­mo italiano. I nostri piloti hanno infatti già vinto 21 GP nelle tre classi, il valore più alto degli ultimi 15 anni, a pari merito con il 2008: dieci anni fa l’inno di Mameli risuonò 9 volte in MotoGP (tutte con Rossi), 7 in 250 (6 con Marco Simoncelli, 1 con Mattia Pasini) e 5 in 125 (4 con Simone Corsi e 1 con Andrea Iannone) mentre quest’anno il merito è per 11 volte della Moto2, 7 della Moto3 e «solo» 3 della MotoGP. Con un successo a Valencia arriveremm­o a quota 22, eguagliand­o le prestazion­i del 1969, 1970 e 1999 mentre con un paio pareggerem­mo il valore del 1972. La tripletta invece ci proiettere­bbe a quota 24, un solo gradino sotto il nostro record, fatto segnare nel 2002: quell’anno in MotoGP

Valentino Rossi vinse 11 gare e Max Biaggi 2, Marco Melandri conquistò 9 gare in 250 e Lucio Cecchinell­o trionfò 3 volte in 125. Quindi furono solo 4 gli italiani vincitori, mentre quest’anno la situazione è differente perché ne abbiamo avuti già 9 diversi: Andrea Dovizioso (3 vittorie) in MotoGP; Francesco Bagnaia (8), Mattia Pasini (1), Lorenzo Baldassarr­i (1) e Luca Marini (1) in Moto2; Marco Bezzecchi (3), Fabio Di Giannanton­io (2), Enea Bastianini (1) e Lorenzo Dalla Porta (1) in Moto3.

RECORD Mai in 70 edizioni del Mondiale avevamo portato sul gradino più alto del podio così tanti piloti: il massimo erano stati gli 8 del 1992 e 2016 mentre il caso opposto è rappresent­ato dal 1968, con l’Italia che conquistò 17 GP, tutti con Giacomo Agostini. Ciò significa che il nostro movimento è tornato in salute, dopo il periodo buio: nel 2013 vincemmo solo ad Assen con Rossi, mentre la Spagna conquistò addirittur­a 47 vittorie su 52 GP. Nel 2012 l’inno di Mameli risuonò tre volte, quattro nel 2010 e nel 2011; sei nel 2014 e sempre grazie a 2-3 piloti. Il risveglio tricolore è iniziato due anni fa con 10 GP vinti da 8 piloti differenti ed è proseguito nel 2017 con 20 successi per opera di 6 piloti. Ciò dimostra che il dato di quest’anno non è occasional­e ma conferma la crescita complessiv­a del motociclis­mo tricolore. Che sia accaduto nell’anno in cui Rossi rischia di restare a secco appare uno strano scherzo del destino.

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Dall’alto: Andrea Dovizioso (32) e Pecco Bagnaia (21) EPA
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