Casalmaggiore torna prima e ritrova Caterina
●Dopo quasi 700 giorni Pomì in testa. Bosetti di nuovo titolare: «Possiamo fare bene. Crediamoci»
NESSUNO DEVE SOTTOVALUTARCI CHI LO FA PERDERÀ PUNTI PER STRADA
ALESSIA POPULINI CLUB ITALIA SONO FELICE CHE MOLTE DI NOI ABBIAMO TROVATO SPAZIO
VALENTINA TIROZZI IMOCO CONEGLIANO NON ABBIAMO APPROCCIATO NELLA MANIERA GIUSTA LA GARA
FRANCESCA PICCININI IGOR NOVARA
CASALMAGGIORE 3 FILOTTRANO 0
(25-21, 25-19, 25-22)
POMI’ CASALMAGGIORE: Bosetti 8, Kakolewska 7, Rahimova 14, Carcaces 10, Mio Bertolo 5, Radenkovic 2; Spirito (L); Lussana, Cuttino. N.e. Pincerato, Marcon, Gray, Arrighetti. All. Gaspari.
LARDINI FILOTTRANO: Di Iulio 5, Garzaro 4, Tominaga, Vasilantonaki 11, Pisani 5, Whitney 14; Cardullo (L), Cogliandro 1, Baggi. N.e. Scwhan, Yang Yi, Rumori. All. Chiappini.
ARBITRI: Curto-Zanussi. NOTE Spettatori 2000. Durata set: 26’, 23’, 25’, totale 83’. Pomì: battute sbagliate 11, vincenti 3, muri 7, errori 22. Lardini: bs. 9, v. 1, m. 6, e. 29. Trofeo Gazzetta: Kakolewska 6, Bosetti 5, Vasilantonaki 4, Rahimova 3, Carcaces 2, Whitney 1.
La favola di Pollicino raccontata da giganti. E i narratori stavolta sono due: la Pomì Casalmaggiore, la squadra più alta della serie A-1, che doveva ritrovare la strada di casa dopo l’anno nero passato e ieri ha messo a segno, col 3-0 a Filottrano, il quarto successo di fila, conquistando un primo posto che non vedeva da inizio 2017 (con Caprara), seppure fra posticipi e recuperi; e Caterina Bosetti che briciola dopo briciola, allenamento dopo allenamento, ha silenziato quell’urlo tremendo che scioccò il mondo della pallavolo il 10 marzo, quando proprio a Cremona si “spappolò” (parole sue dell’epoca) il ginocchio sinistro. Il cerchio doveva chiudersi per forza qui, lo sapevano tutti da quando Cate passò alla Pomì in estate, e lei non s’è fatta trovare impreparata. «E’ stata un’emozione all’inizio, ma ho cercato di concentrarmi solo su di me: non sul ricordo di quel crack, non sulle negatività. Con coach Gaspari ci eravamo parlati, stasera (ieri, ndr) toccava a me, domenica tornerà Cisky Marcon. Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno, se non a me stessa: sono ancora quella di prima, anzi di testa ora sono pure più forte».
TESTA Per ripartire Bosetti ha messo giù in tre set pieni 8 punti con una percentuale del 42%, un muro, un ace. E pure un tocco di piede. «Col destro, però, perché il sinistro mi dice male. Scherzi a parte, inizialmente dovevo trovarmi con Radenkovic: è normale che serva tempo per andare in ritmo. Ma sapevo di avere lavorato bene: dopo l’incubo voglio riprendermi il sogno a Casalmaggiore, in una rosa ben assortita, con 12-13 titolari. Non è una frase fatta: scorretevi i nostri tabellini, qui tutte danno un contributo significativo». E’ una Pomì che inizia pure a piacere. «Può essere banale, ma il nostro motto è pensare a noi, alla nostra manovra, a sbagliare il meno possibile: abbiamo buttato ancora qualche punto, eppure la strada è giusta, anche perché per ora è lastricata di vittorie». Da Pollicino al western alla Sergio Leone: con Scandicci sarà gran duello. «E’ già una gara verità, non definitiva però importante per capire a che punto siamo. Dovremo concentrarci solo su di noi: se giochiamo bene, il risultato arriva, e noi abbiamo i mezzi per fare maturare i 3 punti con la prestazione». 249 giorni dopo (Pomì-Modena di quel 10 marzo) è ancora Caterina Bosetti protagonista; 647 giorni dopo (era il 5 febbraio 2017) e al netto di recupero vari, è ancora Casalmaggiore capolista. «C’è tanta adrenalina, tutta positiva: l’avevo io prima di entrare in campo, per ovvi motivi. Ed è la stessa delle mie compagne». Pollicino ha ritrovato la strada di casa: ora guai a chi lo ferma.
È VERO, ABBIAMO PERSO, MA CI SONO STATI DEI SEGNALI POSITIVI
SARA LODA ZANETTI BERGAMO