La Gazzetta dello Sport

Icardi-Lautaro? No, l’Argentina va solo col Toro

●Scaloni come Spalletti, ma inverte i ruoli: il numero 10 dell’Inter titolare contro il Messico, Maurito in panchina

- Carlo Angioni MILANO

La coppia non decolla, nemmeno con la maglia dell’Argentina. Mauro Icardi e Lautaro Martinez non giocherann­o insieme in nazionale, proprio come sta succedendo nell’Inter. Rispetto al nerazzurro, però, i ruoli stavolta si invertono. La Seleccion sarà in campo oggi a Cordoba, nella notte italiana (all’1), nella prima delle due amichevoli ravvicinat­e contro il Messico, e il c.t. Lionel Scaloni ha deciso di schierare dall’inizio soltanto Lautaro (nel 4-4-2 accanto allo juventino Paulo Dybala), con Icardi in panchina e destinato (salvo sorprese) a essere tra i titolari contro i messicani nella sfida di Mendoza martedì prossimo. Nella precedente sosta per le nazionali, a metà ottobre, Scaloni aveva aperto a un possibile utilizzo della coppia interista («Icardi e Lautaro insieme? Non lo escludo, i grandi giocatori trovano sempre posto»), ma ha scelto di rinviare l’esperiment­o pur avendo provato molto spesso i due amici insieme in questi giorni di allenament­i a Buenos Aires.

COPPIA «Io e Lautaro siamo sempre insieme, stiamo cercando di prendere qualcosa l’uno dall’altro per fare cose importanti». Così ha parlato Mauro Icardi nel ritiro argentino a chi gli chiedeva dell’amicizia in campo e fuori con il più giovane connaziona­le, cementata in questi mesi a Milano. Giocare insieme, però, resta un miraggio. Finora in maglia nerazzurra dall’inizio è successo in qualche amichevole estiva e nel deludente debutto in A contro il Sassuolo. Quella brutta partita, sia per Mauro sia per Lautaro, ha spinto Spalletti a mettere da parte l’esperiment­o, forte anche dei risultati che sono arrivati dopo. La coppia argentina, infatti, poi si è vista insieme soltanto in qualche spezzone di partita, con il Toro utilizzato come mossa per ribaltare la partita. In casa della Spal e a San Siro contro il Barcellona è andata bene: a Ferrara Mauro ha segnato il 2-1 appena entrato Lautaro; con il Barça l’azione del gol del pari del capitano l’ha iniziata proprio il numero 10. Al Camp Nou, invece, i due insieme non hanno granché funzionato, con Lautaro entrato nella ripresa e subito sembrato troppo nervoso per una partita così importante. Per il resto, i due amici si sono guardati dalla panchina, con Lautaro che ha preso il posto da titolare di Icardi contro il Cagliari (segnando subito) e il Genoa

(non convincend­o) in nome del turnover per la Champions.

CHANCE Ora ecco un nuovo capitolo della «saga», con il Toro che ha un’altra chance per dimostrare di valere tanto. Un mese fa, al debutto da titolare con la Seleccion, a Lautaro è andata benone perché ha segnato il primo gol nel poker rifilato all’Iraq. Col Messico sarà più difficile, ma fare il bis sarebbe una vera boccata d’ossigeno. E Icardi? Scaloni, che aspetta il ritorno di Messi («Sono sicurò che tornerà nella Seleccion», ha detto ieri il c.t. argentino), ha precisato che in questa nazionale avranno spazio tutti. Ecco perché Icardi sarà titolare nella replica con il Messico martedì a Mendoza. E sarà speciale anche per lui, che aspetta ancora il gol con l’Argentina: «Sono tranquillo – ha detto Maurito –. Il mio obiettivo è provare a segnare, sono un attaccante. E poi anche all’Inter è capitato quest’anno di non fare gol, però mi faccio trovare pronto in area, sono fiducioso».

GLI ITALIANI Mauro cerca ancora il primo gol con la maglia della nazionale

Grande fiducia anche in Dybala, in campo dal 1’ nel 4-4-2 dell’Albicelest­e

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GETTY Lautaro Martinez, 21 anni, insieme con Mauro Icardi, 25 anni

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