Più spazi e nuovo hotel La Pinetina si rifà il look
●A fine campionato via ai lavori al Centro Suning: sarà costruita una palazzina tutta per la squadra. Poi sarà rinnovata la club house
La casa dell’Inter guarda al futuro e si rifà il look. Dopo l’annuncio dell’accordo con il Milan per avere lo stadio in comune (con tutta probabilità San Siro), il club nerazzurro si mette in moto per cambiare in meglio anche il volto di Appiano Gentile, la casa degli allenamenti dal 1962. Tramontata definitivamente l’ipotesi di lasciare la cittadina a 15 chilometri da Como per unire il centro sportivo della prima squadra e quello delle giovanili non lontano da San Siro, l’Inter mette sul piatto un bel tesoretto per la Pinetina. Lo spazio «tecnico», occupato oggi da 5 campi, di cui uno coperto, resterà quello di sempre, visti i vincoli imposti dal Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, all’interno del quale si trova il centro di allenamento ispirato da Helenio Herrera e realizzato grazie ai soldi di Angelo Moratti: niente «gabbia» alla Orrico, niente muro stile Lippi. Per essere al livello dei top club europei – Real Madrid e Tottenham sono i modelli seguiti dai nerazzurri – si continuerà a lavorare su tutte le infrastrutture.
ALBERGO A partire dalla fine di maggio, appena chiuso il campionato, al «Centro Suning in memoria di Angelo Moratti» (questo il nome della Pinetina dal 20 dicembre 2016) si metterà in piedi il cantiere e inizieranno i lavori per la costruzione di una nuovissima palazzina davanti ai campi destinata a «migliorare» il comfort della squadra. In 9-10 mesi, quindi fine dei lavori tra marzo e aprile del 2020, nascerà un albergo vero e proprio che sostituirà la foresteria di oggi, che ha le stanze dei giocatori e dello staff tecnico divise in più zone. Nel nuovo blocco, nel rispetto dei «limiti» ecologici imposti dal parco, ci saranno nuove camere, la club house, il ristorante. I giocatori avranno più privacy, ma anche le zone pubbliche saranno più spaziose e moderne. Nella primavera del 2020 comincerà la fase due del nuovo look: a quel punto, infatti, si rifarà la palazzina già esistente, dando più spazi a Inter Tv, alla Inter Media House, agli uffici, agli spazi comuni. Più comfort per tutti ma ovviamente un occhio di riguardo per la squadra: d’altra parte l’idea di offrire sempre di più ai giocatori è stata cavalcata anche da Juve e Milan. I bianconeri sono passati a luglio da Vinovo alla Continassa, in un nuovo quartier generale hi-tech da 4,5 ettari e 4 campi di allenamento: l’Allianz è a due passi, ora si è in attesa della fine dei lavori del J Hotel. I rossoneri, da 55 anni di casa a Milanello (1,6 ettari in provincia di Varese), hanno un campo col prato come San Siro e stanno ammodernando la struttura: la prossima estate finirà il restyling che riguarda le 45 stanze di giocatori e staff, l’ingresso, la club house. Tornando alla Pinetina, invece, Suning si era messa al lavoro da tempo, rinnovando spogliatoi, palestra, sala stampa.
AL LAVORO Ma il 2019 sarà l’anno in cui l’Inter si tufferà nel futuro. Tra maggio e giugno la sede del club sarà trasferita da corso Vittorio Emanuele, tra il Duomo e San Babila, in via della Liberazione, nel cuore di Porta Nuova, il quartiere dei grattacieli. Poi si faranno passi importanti anche per la questione stadio, la priorità della famiglia Suning per poter trovare nuovi, importantissimi guadagni e ridurre il gap con le società più ricche d’Europa. Dopo l’annuncio della firma del protocollo di intesa con il Milan per «lavorare insieme al progetto di un impianto moderno», si lavora velocemente per arrivare a fine anno con le idee ben precise. I tavoli nerazzurro e rossonero sono in contatto praticamente quotidiano e nel giro di un paio di settimane ci dovrebbe essere un nuovo incontro in Comune. L’Inter ha già bene in mente la direzione che vuole prendere: si parte, infatti, dal progetto «nuovo San Siro» già presentato due anni fa da Suning, con una capienza totale non oltre i 65mila spettatori e la chiusura del terzo anello così come esiste oggi. Nello stadio il club nerazzurro vuole più servizi, più posti «vip», più attività commerciali. Che dovranno essere anche fuori dallo stadio vero e proprio, magari nella zona del dismesso impianto del trotto. Questa è l’idea di partenza interista, ovviamente però ci dovrà essere il totale accordo sul progetto con il Milan.
NEL FUTURO Nella primavera 2020 si rifarà anche la palazzina già esistente
Stadio: i nerazzurri partono dall’idea di un San Siro da 65 mila posti