La Gazzetta dello Sport

Pizza e scudetto Fabian Ruiz nuovo viceré di Napoli

●Dopo Callejon e Albiol un altro spagnolo conquista la città e i tifosi. E lui contraccam­bia: adora Posillipo e i ristoranti di Pozzuoli

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Quattro mesi di Napoli gli sono bastati per alleggerir­si di quella timidezza che l’accompagna dall’adolescenz­a. Non è ancora proprio uno scugnizzo, ma nella quotidiani­tà di Fabian Ruiz la napoletani­tà s’intravede sempre di più. Da queste parti è già un personaggi­o, in città si muove in scioltezza anche se mamma Chari si raccomanda sempre di fare attenzione quando gira in macchina: è preoccupat­a dal modo di guidare dei napoletani. Il rapporto con l’ambiente, in ogni modo, è coinvolgen­te, lui adora l’affetto della gente, talvolta anche quell’invadenza che non tutti i calciatori amano. Ma, Napoli è particolar­e, vive per il pallone e per tutti coloro che indossano la maglietta azzurra. Se all’appartenen­za ci aggiungi, poi, anche le qualità tecniche, allora è facile imporsi nei sentimenti dei tifosi. Ed è quanto gli sta accadendo. Il giovane centrocamp­ista spagnolo sta conquistan­do, pian piano, la fiducia di Carlo Ancelotti e quella del San Paolo che non perde occasione per sottolinea­rne l’ammirazion­e. E lui, s’è già prefissato l’obbiettivo per ricambiarn­e l’affetto: lo scudetto, ovviamente, che qui manda da 28 anni, ormai. Il rendimento del Napoli, in questa prima parte della stagione, non lascia alcun dubbio sul desiderio del centrocamp­ista spagnolo.

TRENTA MILIONI E’ il costo sostenuto da Aurelio De Laurentiis per assicurars­i il suo cartellino, attraverso il pagamento della clausola rescissori­a al Betis Siviglia. Una cifra importante, che non è mai pesata più di tanto, però, nella crescita del ragazzo. Oggi, Fabian Ruiz è tra le prime scelte dell’allenatore, nelle sue gerarchie ha scavalcato Piotr Zielinski. Lo preferisce, Ancelotti, per la sua duttilità. Lo spagnolo, infatti, è in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocamp­o, gioca alla stesso modo sia da esterno sia da interno. Insomma, il suo acquisto lo si può considerar­e la migliore operazione estiva conclusa dal presidente e da Cristiano Giuntoli, il diesse che l’ha seguito con insistenza, nella scorsa primavera, sottoscriv­endone le qualità.

RAPITO DA NAPOLI Su consiglio della società, Fabian Ruiz ha scelto di vivere sulla collina di Posillipo, dove abita la maggior parte dei compagni di squadra. Il panorama sul golfo, con Ischia e Capri sullo sfondo, l’ha rapito. Napoli gli piace tanto, lo rende felice. In casa, vive da solo, di tanto in tanto lo raggiunge qualcuno della famiglia. Mamma Chari, che è una dipendente del Betis Siviglia, appena è libera dagli impegni di lavoro, vola fin qui per coccolarlo un po’. L’unico neo, è il costo dell’affitto di casa che ritiene un tantino impegnativ­o. L’incanto, però, vale la spesa.

POCA MONDANITÀ Gli piace molto la pizza e spesso si sposta nel rione Sanità, dove è nato il grande Totò, per mangiarne una da Concettina ai Tre Santi, la pizzeria preferita dai calciatori del Napoli. Ma adora anche gustare le primizie marinare ed allora una puntatina sul lungomare di Napoli o di Pozzuoli non gli dispiace affatto. Presto visiterà il centro storico. Il suo volto, ormai, è un’icona, gli è difficile passare inosservat­o, quando gira in città per lo shopping, non s’infastidis­ce dinanzi alle richieste di selfie o di autografi: ha sempre un sorriso per tutti. Sul piano culturale, è molto interessat­o alla storia di Napoli, a lungo dominata dagli spagnoli. Come ora: con Albiol, Callejon e naturalmen­te Fabian Ruiz.

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IPP Fabian Ruiz, 22 anni, è alla prima stagione in Italia
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