Alla Francia basta un punto contro l’Olanda Ma a Löw no...
● Se Deschamps non perde vola alla Final Four e la Germania deve vincere 4-0
Basterebbe un punto. Ma non a Didier Deschamps. Per accedere alla fase finale di Nations League, il c.t. dei Bleus ne vuole comunque tre contro un’Olanda magari giovane, ma non così inesperta, considerato il 3-0 rifilato alla Germania, il mese scorso. E non sarà il collega tedesco Joachim Löw a dirgli di accontentarsi, visto che in caso di pareggio dei francesi, si giocherebbe tutto lunedì contro gli Oranje di Ronald Koeman per evitare la retrocessione ma dovrebbe ribaltare il 3-0 dell’andata.
OBIETTIVO Merito anche di quanto visto a ottobre allo Stade de France. Certo una sconfitta, ma definita in Germania come «la migliore dell’anno». E non tanto per l’iniziale vantaggio di Kroos, su rigore, ma soprattutto per lo spirito esibito in un insolito 3-4-3, imbottito di molti «giovani lupi». Ossia i vari Sané, Werner, Gnabry, Kehrer, destinati a ricostruire il nuovo destino della nazionale che si laureò campione del Mondo quattro anni fa in Brasile. In ogni caso, anche una retrocessione non verrebbe vissuta come un dramma. Neppure da Low: «Abbiamo un anno per preparare l’Europeo».
SPIRITO All’Olanda, rimasta fuori dalle ultime edizioni di Europeo e Mondiale, farebbe invece comodo (stasera ore 20.45 a Rotterdam) vincere per non sperperare quanto di buono ricostruito finora da Koeman e dai suoi talentuosi «kids», come li hanno battezzati i media olandesi. Dai più maturi Depay e Blind agli emergenti De Jong, de Ligt e naturalmente il giallorosso Kluivert: «Siamo al 100% — dice con un certo ottimismo Koeman — e siamo una squadra giovane che ha bisogno di fare esperienza. Dopo aver vinto con la Germania, la tappa seguente sarebbe battere la Francia, ma sarà dura, anche se lo spirito e la crescita dei giocatori rendono questa nazionale più forte. Cercheremo di attaccare e di fare attenzione alle loro ripartenze».
STILE Attaccare può rivelarsi l’arma più efficace contro una difesa francese indebolita da infortuni e incertezze e che prende gol da tra partite. A centrocampo, invece, tocca al giallorosso Nzonzi, l’«anti-Pogba», per stile in campo e fuori, che sostituisce l’ex bianconero infortunato. Con lui pure Matuidi. E poi Deschamps può contare su Mbappé e Griezmann che si contendono il Pallone d’oro: «Ma le votazioni sono chiuse — dice Deschamps — e costituiscono un punto di forza per noi».