La Gazzetta dello Sport

Alla Francia basta un punto contro l’Olanda Ma a Löw no...

● Se Deschamps non perde vola alla Final Four e la Germania deve vincere 4-0

- Alessandro Grandesso PARIGI

Basterebbe un punto. Ma non a Didier Deschamps. Per accedere alla fase finale di Nations League, il c.t. dei Bleus ne vuole comunque tre contro un’Olanda magari giovane, ma non così inesperta, considerat­o il 3-0 rifilato alla Germania, il mese scorso. E non sarà il collega tedesco Joachim Löw a dirgli di accontenta­rsi, visto che in caso di pareggio dei francesi, si giocherebb­e tutto lunedì contro gli Oranje di Ronald Koeman per evitare la retrocessi­one ma dovrebbe ribaltare il 3-0 dell’andata.

OBIETTIVO Merito anche di quanto visto a ottobre allo Stade de France. Certo una sconfitta, ma definita in Germania come «la migliore dell’anno». E non tanto per l’iniziale vantaggio di Kroos, su rigore, ma soprattutt­o per lo spirito esibito in un insolito 3-4-3, imbottito di molti «giovani lupi». Ossia i vari Sané, Werner, Gnabry, Kehrer, destinati a ricostruir­e il nuovo destino della nazionale che si laureò campione del Mondo quattro anni fa in Brasile. In ogni caso, anche una retrocessi­one non verrebbe vissuta come un dramma. Neppure da Low: «Abbiamo un anno per preparare l’Europeo».

SPIRITO All’Olanda, rimasta fuori dalle ultime edizioni di Europeo e Mondiale, farebbe invece comodo (stasera ore 20.45 a Rotterdam) vincere per non sperperare quanto di buono ricostruit­o finora da Koeman e dai suoi talentuosi «kids», come li hanno battezzati i media olandesi. Dai più maturi Depay e Blind agli emergenti De Jong, de Ligt e naturalmen­te il gialloross­o Kluivert: «Siamo al 100% — dice con un certo ottimismo Koeman — e siamo una squadra giovane che ha bisogno di fare esperienza. Dopo aver vinto con la Germania, la tappa seguente sarebbe battere la Francia, ma sarà dura, anche se lo spirito e la crescita dei giocatori rendono questa nazionale più forte. Cercheremo di attaccare e di fare attenzione alle loro ripartenze».

STILE Attaccare può rivelarsi l’arma più efficace contro una difesa francese indebolita da infortuni e incertezze e che prende gol da tra partite. A centrocamp­o, invece, tocca al gialloross­o Nzonzi, l’«anti-Pogba», per stile in campo e fuori, che sostituisc­e l’ex bianconero infortunat­o. Con lui pure Matuidi. E poi Deschamps può contare su Mbappé e Griezmann che si contendono il Pallone d’oro: «Ma le votazioni sono chiuse — dice Deschamps — e costituisc­ono un punto di forza per noi».

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AFP Didier Deschamps, 50

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