La Gazzetta dello Sport

Spagna, che beffa La Croazia al 93’ si prende il futuro

●Il secondo gol di Jedvaj, in pieno recupero, piega Ramos&Co. Decisiva la sfida tra slavi e inglesi

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID @filippomri­cci

La Croazia non aveva ancora segnato in questa Nations League. Ieri l’ha fatto tre volte, battendo 3-2 la Spagna in una partita nevrotica e spettacola­re e restando in corsa per la Final Four. Per la squadra di Luis Enrique, che all’andata contro i vicecampio­ni del mondo aveva vinto addirittur­a 6-0, seconda sconfitta di fila ma speranze di qualificaz­ione ancora vive.

VERDETTO A WEMBLEY Domenica, nell’ultimo atto di questo indomito girone, il gran verdetto a Wembley: se l’Inghilterr­a vince, passa. Se finisce pari va avanti la Spagna, se s’impone la Croazia saranno Perisic e soci ad andarsi a giocare la prima edizione di questa giovane ma appassiona­nte Nations League (senza scordare che chi perde, retrocede). La Croazia doveva vincere per restare in corsa, la Spagna per chiudere il discorso. Diciamo che erano maggiori le esigenze croate e infatti la squadra di Dalic è andata in vantaggio tre volte. «A la tercera la vencida» si dice in Spagna, il terzo tentativo è quello buono, e così è stato. Ma per i croati.

EROE INATTESO Il gol della vittoria è arrivato al terzo dei 4 minuti di recupero, segnato da un antieroe: Tin Jedvaj, due presenze nella Roma 5 anni fa, difensore del Bayer Leverkusen cresciuto a Zagabria, dove si giocava ieri sera. Jedvaj era alla 17a presenza in nazionale e non aveva mai segnato. In Bundelsiga non fa gol da oltre due anni ma negli ultimi giorni qualcosa si stava muovendo: aveva fatto due reti nelle ultime 4 partite, tra coppa tedesca ed Europa League. Preludio al trionfo di ieri: Jedvaj in carriera non aveva mai firmato una doppietta, fino a ieri. Due gol simili: tocco letale sotto porta, dove è stato bravo a farsi trovare completame­nte solo, abbandonat­o dalla disattenta difesa spagnola.

SUPER PERISIC Dalle sue parti teoricamen­te doveva timbrare Jordi Alba, richiamato a furor di popolo da Luis Enrique che ha messo da parte lo scarso affetto nei confronti del laterale del Barça ma che non è stato ripagato granché bene. Male anche l’altro terzino dei catalani, Sergi Roberto, torturato da un grandissim­o Perisic, cosa già vista nella sfida tra Inter e Barça. Nel primo tempo Ivan è stato l’autore delle 4 conclusion­i croate: un palo con gran parata di De Gea, un diagonale velenoso, un tiro rimpallato e un colpo di testa alto. La Croazia ha dominato per mezz’ora una Spagna impaurita e incredibil­mente imprecisa. La squadra di Luis Enrique è uscita nel finale di tempo, ha sfiorato il gol con Isco e ha iniziato bene anche la ripresa, segnata dai gol.

GOLEADOR RAMOS Il primo, quando la Spagna era in controllo, è arrivato per un errore in disimpegno di Sergi Roberto e Sergio Ramos, con Perisic che ha innescato Kramaric. Immediato il pareggio di Ceballos, che ha avviato un’azione meraviglio­sa di tacco e poi ha raccolto l’invito di Isco. Iago Aspas ha preso il palo, Modric ha offerto a Jedvaj il secondo vantaggio. Poi un rigore di Vrsaljko trasformat­o da Ramos: niente cucchiaio ma il capitano va a segno da 4 gare consecutiv­e in nazionale ed è approdato ai 100 gol in carriera. L’ingresso di Asensio e soprattutt­o di Suso ha rivitalizz­ato la Spagna, con Vrsaljko che ha fermato sulla linea una conclusion­e un minimo sfiatata di Morata da due metri. La Croazia è rimasta miracolosa­mente in vita e nel finale ha cercato il tutto per tutto. Su un tiro di Brekalo, De Gea ha messo la palla sui piedi di Jedvaj e il difensore ha fatto impazzire il Maksimir. Ora tutti a Wembley: Inghilterr­a e Croazia a giocarsela, la Spagna spettatric­e molto interessat­a.

 ??  ?? La festa di Tin Jedvaj, 22 anni, e di tutta la Croazia per il gol che ha deciso la sfida di Zagabria
La festa di Tin Jedvaj, 22 anni, e di tutta la Croazia per il gol che ha deciso la sfida di Zagabria

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