Spagna, che beffa La Croazia al 93’ si prende il futuro
●Il secondo gol di Jedvaj, in pieno recupero, piega Ramos&Co. Decisiva la sfida tra slavi e inglesi
La Croazia non aveva ancora segnato in questa Nations League. Ieri l’ha fatto tre volte, battendo 3-2 la Spagna in una partita nevrotica e spettacolare e restando in corsa per la Final Four. Per la squadra di Luis Enrique, che all’andata contro i vicecampioni del mondo aveva vinto addirittura 6-0, seconda sconfitta di fila ma speranze di qualificazione ancora vive.
VERDETTO A WEMBLEY Domenica, nell’ultimo atto di questo indomito girone, il gran verdetto a Wembley: se l’Inghilterra vince, passa. Se finisce pari va avanti la Spagna, se s’impone la Croazia saranno Perisic e soci ad andarsi a giocare la prima edizione di questa giovane ma appassionante Nations League (senza scordare che chi perde, retrocede). La Croazia doveva vincere per restare in corsa, la Spagna per chiudere il discorso. Diciamo che erano maggiori le esigenze croate e infatti la squadra di Dalic è andata in vantaggio tre volte. «A la tercera la vencida» si dice in Spagna, il terzo tentativo è quello buono, e così è stato. Ma per i croati.
EROE INATTESO Il gol della vittoria è arrivato al terzo dei 4 minuti di recupero, segnato da un antieroe: Tin Jedvaj, due presenze nella Roma 5 anni fa, difensore del Bayer Leverkusen cresciuto a Zagabria, dove si giocava ieri sera. Jedvaj era alla 17a presenza in nazionale e non aveva mai segnato. In Bundelsiga non fa gol da oltre due anni ma negli ultimi giorni qualcosa si stava muovendo: aveva fatto due reti nelle ultime 4 partite, tra coppa tedesca ed Europa League. Preludio al trionfo di ieri: Jedvaj in carriera non aveva mai firmato una doppietta, fino a ieri. Due gol simili: tocco letale sotto porta, dove è stato bravo a farsi trovare completamente solo, abbandonato dalla disattenta difesa spagnola.
SUPER PERISIC Dalle sue parti teoricamente doveva timbrare Jordi Alba, richiamato a furor di popolo da Luis Enrique che ha messo da parte lo scarso affetto nei confronti del laterale del Barça ma che non è stato ripagato granché bene. Male anche l’altro terzino dei catalani, Sergi Roberto, torturato da un grandissimo Perisic, cosa già vista nella sfida tra Inter e Barça. Nel primo tempo Ivan è stato l’autore delle 4 conclusioni croate: un palo con gran parata di De Gea, un diagonale velenoso, un tiro rimpallato e un colpo di testa alto. La Croazia ha dominato per mezz’ora una Spagna impaurita e incredibilmente imprecisa. La squadra di Luis Enrique è uscita nel finale di tempo, ha sfiorato il gol con Isco e ha iniziato bene anche la ripresa, segnata dai gol.
GOLEADOR RAMOS Il primo, quando la Spagna era in controllo, è arrivato per un errore in disimpegno di Sergi Roberto e Sergio Ramos, con Perisic che ha innescato Kramaric. Immediato il pareggio di Ceballos, che ha avviato un’azione meravigliosa di tacco e poi ha raccolto l’invito di Isco. Iago Aspas ha preso il palo, Modric ha offerto a Jedvaj il secondo vantaggio. Poi un rigore di Vrsaljko trasformato da Ramos: niente cucchiaio ma il capitano va a segno da 4 gare consecutive in nazionale ed è approdato ai 100 gol in carriera. L’ingresso di Asensio e soprattutto di Suso ha rivitalizzato la Spagna, con Vrsaljko che ha fermato sulla linea una conclusione un minimo sfiatata di Morata da due metri. La Croazia è rimasta miracolosamente in vita e nel finale ha cercato il tutto per tutto. Su un tiro di Brekalo, De Gea ha messo la palla sui piedi di Jedvaj e il difensore ha fatto impazzire il Maksimir. Ora tutti a Wembley: Inghilterra e Croazia a giocarsela, la Spagna spettatrice molto interessata.