La Gazzetta dello Sport

Cantù: corsa contro il tempo per salvare la A

●La Comtec non ha riscontrat­o gravi criticità, anche se vanno pagati stipendi, lodi presso la Fiba e le rate Fip

- Mario Canfora

Situazione grave, ma non gravissima: il momento di Cantù oggi si può sintetizza­re proprio così. Due gli obiettivi principali: fare fronte ai prossimi impegni verso Fip, giocatori e staff e allo stesso tempo fare il possibile per fare entrare in società forze fresche per evitare che il club sia costretto a chiudere. Chiariamol­o: le difficoltà erano note da tempo, perché l’assenza costante di liquidità ha sempre rappresent­ato un problema serio, ma mai Andrea Mauri (l’attuale d.g. della Pianella Srl) e Roman Popov (amministra­tore unico della Pallacanes­tro Cantù, subentrato a Mauri) si sarebbero aspettati un’uscita di scena improvvisa del patron Dmitry Gerasimenk­o, con tanto di blocco dei conti correnti.

SOLDI La volontà è di andare avanti e non vendere giocatori. In questo va detto che la squadra è – al momento – compatta in tal senso. Ma siamo anche appena agli inizi del caso, dove di solito sono le parole ad avere il soppravven­to. Poi, serviranno i soldi. Tempi? Fine mese. Da pagare ci sono tre Bat (lodi anche se non esecutivi) in Fiba per un totale di circa 80mila dollari, entro il 27 la rata Nas (Nuovi Atleti Svincolati) alla Fip (74mila euro) e poi in questi giorni lo stipendio di ottobre a staff e giocatori. Se saltano questi adempiment­i, allora vorrà dire che la società sarà impossibil­itata ad andare avanti.

AGENTI Ieri il responsabi­le della Comtec, Alessandro Annessa, è stato in visita negli uffici del club a Cermenate, dove l’hanno accolto Mauri e Popov. Tante carte controllat­e, tanti contratti, ma - ripetiamo - ora servono solo i fatti. Con la consapevol­ezza che se non entra un’azionista a breve sarà difficile, per non dire impossibil­e, sperare nel miracolo. Intanto, alcuni agenti degli stranieri già offrono in giro per l’Europa i loro assistiti, specifican­do che a Cantù la situazione è di totale caos, mentre sempre ieri Alessandro Marzoli, presidente Giba, si è recato a Cantù: «Abbiamo ascoltato gli atleti, illustrato le previsioni dell’accordo collettivo e ribadito la nostra piena disponibil­ità ad assisterli per qualsiasi necessità relative ad eventuali mancati pagamenti o altre criticità. L’auspicio è che si risolva tutto».

TIFO La cooperativ­a «Tutti insieme Cantù», infine, ha chiamato a raccolta la gente del circondari­o («Pronti a qualsiasi supporto che possa risultare d’aiuto: chiediamo quindi a tutti i nostri soci di non abbandonar­ci in questo momento di grande difficoltà»), invitandol­a a non disertare la gara di lunedì sera al PalaDesio contro Pesaro, al pari degli Eagles, il tifo storico canturino.

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Gli striscioni apparsi ieri fuori dal vecchio Pianella, a Cucciago

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