La Gazzetta dello Sport

Il sorpasso di LeBron SCAVALCATO CHAMBERLAI­N 5° TRA I BOMBER DI TUTTI I TEMPI

KING JAMES SUPERA I 31.419 PUNTI DEL MITICO WILT: ORA VA ALL’INSEGUIMEN­TO DI JORDAN, CHE POTREBBE METTERSI DIETRO A GENNAIO. JABBAR A 6962, MA NON IRRAGGIUNG­IBILE

- di MASSIMO ORIANI

Re, non per una notte. King James lo è da sempre, da quando, ragazzino magro ma per nulla timido, dominava i coetanei al liceo, quella St.Vincent-St.Mary di Akron che LeBron ha messo sulla mappa del mondo sportivo. Ora quelli che si mette alle spalle non sono high schooler ma leggende del basket. Con quel libero a 3’55” dalla fine della vittoriosa partita dei suoi Lakers contro Portland (126117), il Prescelto ha superato Wilt Chamberlai­n (31.419) al 5° posto nella classifica marcatori tutti i tempi, chiudendo la sfida dello Staples Center con un totale di 31.425.

IN VETTA Il leader è ancora lontano: Kareem Abdul Jabbar a 38.387, seguito da Karl Malone (36.928) e Kobe Bryant

(33.643). Se continuerà alla media attuale (26.4) potrebbe però superare il suo idolo di gioventù, Michael Jordan (32.292) nel mese di gennaio. A questi ritmi (tra l’altro quest’anno sta avendo il minutaggio più basso di sempre, 35.1, ma la media punti più alta dal 2009-10), presuppone­ndo che giochi tutte le partite (improbabil­e ma non impossibil­e) per colmare il gap di 6962 punti che lo separa da Kareem, dovrebbe impiegare all’incirca 280 gare, quindi potrebbe arrivarci nella seconda metà della stagione 2021-22. Non è fantascien­za, anche se allora avrà 37 anni. L’esempio di longevità lo sta dando Tom Brady nel football, ancora dominante a 41 anni in una disciplina molto più violenta. Chamberlai­n nelle 1045 gare giocate (senza il tiro da tre...) ha avuto una media di 30.1 punti, James in 1157 partite viaggia a 27.2. Chiaro che il paragone è «viziato» da parametri che sono cambiati con l’evoluzione del gioco. LBJ ha debuttato tra i pro’ a 18 anni e 10 mesi, Wilt «The Stilt» a 23 anni e 3 giorni.

AKRON «Riuscire a fare quello che faccio, a questi livelli – ha commentato LeBron – e il solo fatto che il mio nome venga accostato ai più grandi di sempre, mi riporta sempre ai tempi di Akron. So da dove vengo e quanta fatica ho fatto per arrivare sin qui. Questo mi spinge a non essere mai soddisfatt­o. Il Signore mi ha dato il talento e io cerco di sfruttarlo al meglio».

PORTLAND Contro i Blazers James ha inanellato un’altra delle sue partite da fenomeno: 44 punti (top per un Laker dai 60 di Kobe nella sua ultima gara in carriera), 10 rimbalzi e 9 assist. La palla del record e la maglia che indossava le regalerà alla scuola che ha creato ad Akron, la «I Promise School». «Superare Wilt è incredibil­e. Assieme a Shaquille O’Neal è stato uno dei giocatori più dominanti mai visti nel nostro sport e uno dei più grandi Laker di sempre. Uno che ha segnato 100 punti in una partita, un atleta pazzesco, che dominava anche fuori dal campo con la sua imponente personalit­à». «Ne ho sentite tante di storie su Wilt – ha raccontato Luke Walton, tecnico dei gialloviol­a – Ne ricordo una di quando prendeva la palla in allenament­o e la depositava a terra in area. “Sono due punti sicuri, è inutile che sprechi energie saltare se mi date la palla qui”».

IN RISALITA I Lakers ora hanno 8 vittorie e 6 sconfitte, sono in linea di galleggiam­ento, dopo un inizio molto stentato, che aveva persino fatto dubitare LeBron. «Mi conoscete, sapete come sono fatto – ha detto pochi giorni fa al sito Yahoo! – La settimana scorsa stavo per esplodere. Ho dovuto sedermi e ricordare a me stesso che sapevo bene la situazione in cui mi sarei trovato. Devo continuare ad avere pazienza». Dopo la sconfitta con Minnesota del 30 ottobre, nel post partita aveva suggerito ai giornalist­i: «Se la perdo è meglio che non siate nei paraggi...». Aveva ragione: Rondo e Ingram si erano picchiati coi Rockets, il 2-5 iniziale non prometteva nulla di buono. Ora L.A. ne ha vinte 4 in fila, King James ha staccato «The Big Dipper», il futuro sembra meno buio. «Siamo una squadra giovane, stiamo creando buone abitudini in campo che alla lunga sapremo sfruttare». Quale miglior maestro del quinto miglior realizzato­re di sempre?

SFIDA E’ la nuova sfida di James. Riportare i Lakers nel posto che gli compete, nell’élite del basket Nba, dalla quale invece mancano ormai da anni. Non hanno centrato i playoff nelle ultime cinque stagioni, non vincono una serie di postseason dal 2012 (4-3 sui Nuggets al primo turno, per poi uscire 4-1 coi Thunder). Le 35 vittorie della scorsa stagione sono il top degli ultimi 5 anni, l’ultima con 50 «W» risale al 2011, l’anello non prende la strada dello Staples Center dal 2010. Riportare i gialloviol­a ai playoff è il primo obiettivo di LeBron e non sarebbe poco considerat­o che l’Ovest resta tosto. Per puntare al titolo ci vuole un’altra stella. Si parla tanto di Anthony Davis, ala pivot dei Pelicans, che ha cambiato agente affidandos­i a Rich Paul, grande amico di King James. Ma anche di Kevin Durant. La lite con Green potrebbe essere il segnale che l’ego dei singoli sta prendendo il sopravvent­o a Oakland. In estate KD sarà free agent. Sua mamma l’altro ieri ha dichiarato che adora Magic e che LeBron è un tesoro. Sognare non costa nulla. Così come fare il conto alla rovescia per la scalata di James alla vetta dove l’aspetta a braccia aperte Kareem.

 ??  ?? IL RE E WILT LeBron James, 34 anni il 30 dicembre. Accanto, la storica foto di Wilt Chamberlai­n, morto nel ‘99, al termine della gara in cui segnò 100 punti il 2/3/62 con i Philadelph­ia Warriors AP
IL RE E WILT LeBron James, 34 anni il 30 dicembre. Accanto, la storica foto di Wilt Chamberlai­n, morto nel ‘99, al termine della gara in cui segnò 100 punti il 2/3/62 con i Philadelph­ia Warriors AP
 ??  ?? SGUARDO DA RECORD Il tiro libero (a coronament­o di un canestro e fallo) con cui LeBron James ha sorpassato Wilt Chamberlai­n, a 3’55” dalla fine della gara vinta dai suoi Lakers su Portland 126-117 AP
SGUARDO DA RECORD Il tiro libero (a coronament­o di un canestro e fallo) con cui LeBron James ha sorpassato Wilt Chamberlai­n, a 3’55” dalla fine della gara vinta dai suoi Lakers su Portland 126-117 AP

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