La Gazzetta dello Sport

Giorgetti «SI VA AVANTI NON VIOLIAMO L’AUTONOMIA»

NOTA CONGIUNTA CON VALENTE DEI 5 STELLE: «STIAMO RISPETTAND­O IL PROGRAMMA. IL CONI SARÀ COINVOLTO PER LA PREPARAZIO­NE OLIMPICA»

- Alessandro Catapano ROMA

«Ci sorprende l’atteggiame­nto di Malagò...». Stupiti di tanto stupore. Arriva subito la risposta di Giancarlo Giorgetti e Simone Valente, i due sottosegre­tari – l’uno con delega allo Sport, l’altro ai rapporti con il Parlamento – ormai dichiarata­mente sulla stessa linea nei contenuti e nei toni dell’offensiva governativ­a sul Coni. Firmano insieme la nota di Palazzo Chigi, e così finisce anche la storiella un po’ ipocrita del M5S di lotta, molto barricader­o, e della Lega di governo, più istituzion­ale, almeno per quel che riguarda la querelle con il Comitato olimpico.

MA SI TRATTA ANCORA? Il Consiglio nazionale è appena finito, il sole romano è ancora alto sulla terrazza del Palazzo H dove Giovanni Malagò ha riunito i cronisti per ribadire i concetti già espressi nel lungo e accorato intervento in apertura di lavori. Il comunicato di Giorgetti e Valente arriva proprio mentre sta completand­o le interviste, gli viene letto in diretta. Non è neanche troppo duro rispetto al repertorio utilizzato dal presidente del Coni, un particolar­e che nella valutazion­e dell’impatto della sua intemerata e dei possibili effetti collateral­i, verrà tenuto in gran conto. Come a dire: potevano reagire peggio. E in serata, anche dalla sponda governativ­a, si capisce che il tavolo non è saltato. Non ci si vedrà oggi, anche per far sbollire un po’ di tensione, piuttosto la prossima settimana. Ma niente stop: il contrario.

I COMPITI CONI «Malagò sa bene che l’autonomia dello sport non è in discussion­e – scrivono i sottosegre­tari –. Stiamo seguendo un modello di eccellenza già in vigore in molti Paesi». Passaggio che il Coni contesta. «Molti sono con noi, ci incoraggia­no ad andare avanti e così faremo con serenità, sobrietà e senza personalis­mi – sottolinea la nota –, sicuri di fare le scelte migliori per il bene dello sport italiano, che è l’unico obiettivo che ci poniamo». Difficile non scorgere un riferiment­o diretto alla figura del presidente del Coni. «Questo governo non fa leggi a favore o contro le persone, Malagò compreso, ma rispetta il programma e il contratto che ha dato vita all’esecutivo. In questo senso stiamo prevedendo il coinvolgim­ento del Coni in quello che è il suo compito, cioè la preparazio­ne olimpica e di alto livello». In particolar­e, Malagò rispedisce al mittente questa interpreta­zione, con fermezza. «Sul contratto non c’è scritto questo, ma l’opposto, si parlava di comparteci­pazione. Questo proprio non lo possono smentire».

DILUVIO Intanto piovono dichiarazi­oni anti Malagò dal fronte 5 Stelle-Lega con Guido Guidesi, sottosegre­tario leghista, che tira in ballo le «effettive spese» del comitato Roma 2024 «più volte chieste dal sottoscrit­to a Malagò nella scorsa legislatur­a». E il deputato M5S Manuel Tuzi: «Vogliamo riportare trasparenz­a nella gestione dei fondi pubblici, senza limitare l’autonomia dello sport. Fascismo? No, trasparenz­a». Sull’altro fronte, ci sono gli emendament­i firmati dall’olimpionic­o Marco Marin di Forza Italia, che chiede la soppressio­ne di tutto il testo, «perché una riforma va discussa alla luce del sole coinvolgen­do tutto lo sport italiano», e in via subordinat­a la gestione e la distribuzi­one di tutte le risorse per le federazion­i (260 milioni) in capo al Coni. Mentre il sindaco di Milano, Beppe Sala, sui possibili effetti sulla candidatur­a olimpica, dice: «Una polemica che poteva essere evitata».

NON FACCIAMO LEGGI A FAVORE O CONTRO PERSONE MALAGÒ INCLUSO SIMONE VALENTE SOTTOSEGRE­TARIO 5 STELLE

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