La Gazzetta dello Sport

Stop Romagnoli per contrattur­a Il Milan in allarme ha la difesa a pezzi

●Il milanista k.o.: contrattur­a al polpaccio Il c.t.: «Il laziale ha molte chance di giocare»

- Andrea Elefante MILANO

L’ha turbato quasi più l’infortunio di Romagnoli che il «dilemma centravant­i». Roberto Mancini ieri ha perso il centrale rossonero per un problema al polpaccio sinistro: oggi una risonanza dirà di più, ma nel Milan c’è forte preoccupaz­ione, anche per la delicatezz­a del muscolo interessat­o, visto che l’emergenza difesa si è ampliata ulteriorme­nte. Al contrario dei dubbi del c.t.: al netto delle ultime 24 ore di riflession­e, al fixing di ieri sera Ciro Immobile aveva staccato Domenico Berardi. Perché la magnifica ossessione è la stessa da una quarantina d’anni: il gol. Il gol prima di tutto: anche del bel gioco, se non fossero due cose spesso legatissim­e. Il Mancio non ha cambiato modo di sentire rispetto a quando giocava: non potendo più segnare lui, l’altra sofferenza è non vedere segnare la sua squadra.

IL SUO MESTIERE «Immobile ha molte possibilit­à di giocare», la sentenza serale di Mancini. Non è una sconfessio­ne del nuovo corso, quello del «tridente rotante», ma neanche l’annuncio di una nuova versione del laziale: stasera la Nazionale giocherà in modo un po’ diverso rispetto a un mese fa, «anche perché sarà un tipo di partita diverso rispetto a quella in Polonia». A Immobile il c.t. non chiederà di snaturarsi: «Se gioca lui, deve fare quello che sa fare. E lui, anche se nella Lazio gioca in modo un po’ diverso, ha una qualità importante: fa gol. Quelli che servono a noi. Gli potrà capitare di trovarsi anche in una zona del campo che non è la sua, ma è importante che stia in area, faccia il centravant­i, metta in difficoltà i due difensori centrali, giochi molto vicino a loro».

SOLD OUT È una tappa anche questa: un calcio che si adatti ai talenti e ai momenti dei suoi interpreti, e viceversa. È successo anche con la condivisio­ne di compiti e spazi di Jorginho e Verratti: «Hanno giocato poche volte insieme, ma più lo faranno e più migliorera­nno: se sei bravo tecnicamen­te, ti capisci per forza». È una tappa come in fondo è questa Nations League, nella visione del c.t.: «Un torneo importante, e per noi lo sarebbe anche giocare le Final Four. Ma qualificar­si all’Europeo è ancora più importante». Perché è fresco l’anniversar­io di una ferita mondiale complicati­ssima da medicare, anche se non fu letale: «Non è vero che in un anno ho resuscitat­o l’Italia, perché l’Italia non era morta. E io quelle due partite me le ricordo bene: meritava di andare al Mondiale». Diciamo che la sua Italia come minimo ha resuscitat­o San Siro, che quella notte tremò devastato dalla delusione e stasera lo farà della speranza di 73.000 anime. Sold out, «e voglio pensare che sia anche perché questa squadra è piaciuta e la gente ha voglia di vederla dal vivo».

LE ULTIME Perso Romagnoli, Mancini ha chiamato al suo posto Acerbi, arrivato già ieri sera, mentre oggi, dall’Under 21, sbarcheran­no Kean e Gianluca Mancini. Dopo la gara con il Portogallo, il c.t. lascerà invece liberi quattro giocatori dal «chilometra­ggio» più elevato in questo inizio di stagione: Chiellini, Florenzi, Jorginho e Insigne.

CIRO SE GIOCA DEVE FARE QUELLO CHE SA: I GOL, QUELLI CI SERVONO

ROBERTO MANCINI C.T. DELL’ITALIA

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Capitano Alessio Romagnoli, 23 anni
 ??  ?? Roberto Mancini, 53 anni, a Coverciano; a rapporto dietro si riconoscon­o Leo Bonucci, Kevin Lasagna e Sandro Tonali GETTY IMAGES
Roberto Mancini, 53 anni, a Coverciano; a rapporto dietro si riconoscon­o Leo Bonucci, Kevin Lasagna e Sandro Tonali GETTY IMAGES

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