Chiesa e Barella, accendetevi a San Siro
●Corteggiati da Inter e Milan, i ragazzi terribili al grande esame nel tempio milanese da titolari azzurri
Con i rispettivi club si sono fatti solo un’idea approssimativa, in un certo senso morbida, di quanto possa «piegare» le gambe la Cattedrale di San Siro. Questa sera Federico Chiesa (quattro presenze e altrettante sconfitte al Meazza in maglia Fiorentina) e Nicolò Barella (una vittoria e tre stop col Cagliari) assaggeranno la tremenda pressione di 70mila spettatori tutti lì, a un passo dal campo. Sentiranno respiro, umori e giudizi di gente abituata per tradizione al calcio che conta, ai migliori talenti di sempre. Tifosi in generale rapidi a smascherare i «mezzi giocatori», e oggi piuttosto curiosi di studiare due ragazzi che l’anno prossimo potrebbero essere di casa qui.
CORTEGGIATISSIMI Milan e soprattutto Inter, naturalmente anche Juve e Napoli sulle tracce dei ragazzi terribili scelti dal Mancio per dare una svolta decisa alla nuova era azzurra. Le difficoltà rossonere sul mercato e l’asticella altissima imposta dalla straordinaria rosa bianconera sembrano però dare oggi un piccolo vantaggio al club di Suning, che dal primo luglio 2019 scioglierà i vincoli con il «Settlement agreement» e avvierà un mercato importante, parecchio ricco, con un potenziale che potrebbe disinnescare anche il serio pericolo Napoli. Il filo conduttore imposto da Zhang è chiarissimo: caccia ai migliori talenti Under 25, meglio se italiani. E il progetto nerazzurro piace molto a Enrico Chiesa, papàprocuratore di Federico. Convincente la società, che è fra l’altro ormai vicina ad annunciare l’ingaggio di Beppe Marotta, il fuoriclasse numero uno dei dirigenti calcistici di casa nostra (e non solo). Convincente la crescita tecnica della squadra, di nuovo fra le grandi d’Europa. Convincente ancor di più, infine, Luciano Spalletti: il tecnico dell’Inter ha già manifestato tutta la sua stima per Federico, e Chiesa senior sa bene quanto sia importante in questa fase incontrare il tecnico giusto per evitare le «vertigini», in tutti i sensi, al suo ragazzo. Lo stesso discorso vale per Barella altro puntello fondamentale nei piani tecnici di Luciano da Certaldo. L’agente del centrocampista è in buonissimi rapporti con Ausilio, all’Inter ha già «portato» Nainggolan, e di fatto è targato Inter l’idolo di Nicolò, ovvero Dejan Stankovic. In maniera indiretta, non certo ufficiale, il d.s. nerazzurro Ausilio «marca» da molto tempo il cagliaritano e il suo entourage, un po’ come fece nel recente passato con l’ex sampdoriano Milan Skriniar...
LI VUOLE IN CHAMPIONS Di certo, Roberto Mancini tifa più di tutti per un trasferimento di prestigio che coinvolga i suoi nuovi gioiellini. Troppo importante, infatti, che sia Chiesa sia Barella inizino a maturare esperienza pesante sul palcoscenico più importante del mondo, la Champions League per intenderci. Nel frattempo, il Mancio punta deciso su di loro: titolarissimo Chiesa (questa sera arriva a 10 presenze in azzurro), titolare nelle ultime due gare Barella. Numeri comunque importanti a livello di club per i due classe 1997. Chiesa ha giocato 75 partite con 11 gol in Serie A, 5 presenze e un gol in Europa League. Il centrocampista del Cagliari invece è già a quota 77 presenze e 7 reti nella massima serie, niente male per un teorico «portatore d’acqua», che in realtà ha gamba, cambio di passo e anche una buonissima tecnica.
PROSPETTIVE Potrebbe essere il loro prossimo stadio: Zhang vuole i migliori Under 25
Aspettando la Champions, oggi il loro palcoscenico è l’Italia di Mancini