Piccoli diavoli
Plizzari, Bellanova e Tsadjout Benzina verde per il Milan del futuro
CRESCERE I BABY E RIVENDERLI A 30-40 MILIONI PER POTER FARE ALTRI ACQUISTI
PAOLO SCARONI PRES. MILAN, ALLA GAZZETTA
●Viaggio nel vivaio dopo le parole di Scaroni: la Primavera stenta, ma alleva talenti per Gattuso
Homemade. È una parola che ricorrerà spesso, nel Milan sempre più anglofono di questo periodo storico. Homemade: fatto in casa. Anche il presidente Paolo Scaroni, che parla un ottimo inglese figlio dei suoi trascorsi londinesi, ha «stressato» il concetto nel forum di giovedì in Gazzetta: in tempi di Fair play finanziario, la fortuna bisogna farsela in casa, invece di andare troppo a cercarla in giro. Ha citato espressamente i giovani, i talenti fatti in casa: «Vanno cresciuti a zero euro, per poi rivenderli a 30-40 milioni, realizzando profitti che verranno poi investiti nell’acquisto dei campioni». Plusvalenze vere, insomma.
I TRE BIG Quando si pensa ai giovani rossoneri, vengono in mente i prodotti del vivaio che oggi giocano da protagonisti in prima squadra: il 19enne Gianluigi Donnarumma, il 20enne Patrick Cutrone, il 21enne Davide Calabria. Nella loro nidiata c’era anche Manuel Locatelli, che in estate è diventato una plusvalenza andando al Sassuolo, in ossequio allo Scaroni-pensiero. I tifosi milanisti ovviamente sperano che altri possano ripercorrere le loro orme. Ma non è facile, perché ragazzi con quelle doti – e quella personalità – sono rari. Tre dei migliori prospetti rossoneri, guarda caso, occupano le stesse posizioni in campo di Donnarumma, Calabria e Cutrone. C’è il portiere Alessandro Plizzari, per esempio, finalista all’ultimo Europeo Under 19: è il quarto della prima squadra nel ruolo, non gioca in Primavera. E ci sono il terzino destro Raoul Bellanova e l’attaccante Frank Tsadjout, che invece sono agli ordini del tecnico Alessandro Lupi, pur avendo già assaggiato la convocazione di Gattuso. Promettono bene anche il capitano Emanuele