Sorpresa: la Juve si scopre inattiva
●L’allarme di Allegri: l’ultima rete da angolo o punizione è quella di Bonucci al Napoli, quasi due mesi fa
L’allarme è arrivato dall’alto: «Ci mancano i gol su palla inattiva, speriamo di farne uno domani», aveva detto Massimiliano Allegri alla vigilia della gara con il Cagliari. La richiesta però è rimasta inascoltata, perché nelle tre partite successive (oltre ai sardi, United e Milan) la Juventus ha segnato 6 volte ma mai sfruttando un angolo o una punizione diretta o indiretta. Per trovare l’ultimo centro da angolo o punizione bisogna riavvolgere il nastro di quasi due mesi: 29 settembre, all’Allianz Stadium si giocava Juve-Napoli e, nel giorno dell’ufficializzazione dell’addio di Beppe Marotta, Leonardo Bonucci fissò sul 3-1 il risultato allungandosi in scivolata col sinistro su una spizzata di testa di Ronaldo, dopo calcio d’angolo da destra. Da allora sono passate 8 partite (3 di Champions e 5 di A) senza che Madama sia riuscita a ripetersi. Ha segnato su rigore (Ronaldo a Empoli), sugli sviluppi di un angolo (Ronaldo col Genoa), mai da una classica situazione da angolo o punizione.
IL DIGIUNO PIÙ LUNGO La Juve è troppo poco incisiva sulle palle inattive rispetto ai suoi standard e la cosa appare sorprendente, soprattutto perché — oltre ad avere tre specialisti delle punizioni (Pjanic, Dybala e Ronaldo) — ha in rosa anche una discreta batteria di saltatori: da CR7 a Bonucci, da Chiellini a lerdi, per cui il Barça ha già fatto un’offerta. La Juve non ha fretta, però ha avviato un dialogo con la Sampdoria, club a cui potrebbe girare il 19enne dopo averlo acquistato: progetto complicato. Niente che si possa chiudere a breve, più un’idea a medio termine considerando che i bianconeri hanno buoni rapporti col Boca dai tempi di Tevez e continuano a parlare con gli Xeneizes per alcuni dettagli dell’affare-Bentancur. Più in generale, Balerdi è nel gruppo dei difensori giovani monitorati per il futuro, quando Barzagli avrà smesso e Chiellini avrà superato i 35. Tra loro, occhio a un altro argentino, Bruno Amione, 2002 del Belgrano: piace a tanti ma è giovanissimo, troppo per un trasferimento. Mandzukic, da Khedira a Benatia, tutta gente che sui corner può fare parecchio male. Eppure, statistiche alla mano, Madama è tra le big italiane la squadra che da più tempo è a digiuno di gol da angoli e punizioni (coppe comprese): la Roma è stata l’ultima a colpire con Juan Jesus (rete dell’1-0 nel 4-1 alla Samp), ma anche Napoli, Milan e Lazio hanno sfruttato questa risorsa nel mese di novembre, mentre l’Inter è ferma al 29 ottobre. Tutte meglio della Juve, che con gli azzurri divide il primato dei gol fatti (26).
BUON INIZIO E STOP «Quest’anno creiamo di più ma abbiamo una percentuale realizzativa più bassa», è l’appunto che Allegri muove di frequente ai suoi giocatori. Eppure i bianconeri non avevano iniziato male da fermi: nella gara del debutto contro il Chievo c’era stato il sinistro di Khedira su testa di Chiellini, tutto nato da una punizione calciata da Pjanic, e pure l’autogol di Bani su corner di Bernardeschi. E sugli sviluppi di una palla inattiva era arrivato anche il primo centro di Ronaldo, col Sassuolo: corner di Cancelo, mezza rovesciata di Bonucci e pallone in rete dopo il palo colpito di testa da Ferrari. Poi la Juve s’è fermata contro il Napoli e ora, dopo quasi due mesi d’astinenza, Allegri vuole rivedere una squadra più... inattiva.
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Le reti realizzate dalla Juventus in questa Serie A su punizione diretta. Sono 4 i gol totali bianconeri nati da calcio piazzato