La Gazzetta dello Sport

Sensi&C.: il Milan si muove

●I rossoneri preparano la campagna d’inverno: Rodrigo Caio e Christense­n per la difesa, in mezzo c’è anche Paredes

- Carlo Laudisa Marco Pasotto MILANO

Ogni giorno potrebbe essere quello buono per un altro passo avanti. Magari non sarebbe il nome da mettere in cima alla lista delle priorità in questo momento, ma di certo è quello che accende maggiormen­te gli scenari. Ibrahimovi­c e il Milan: tutti in attesa di novità, così come negli altri reparti che il Milan ha bisogno di puntellare. In mezzo al campo per esempio acquista ulteriore forza il nome di Sensi: il Sassuolo a gennaio di solito non lascia partire i suoi gioielli ma stavolta, in caso di determinat­e garanzie da parte del Milan, potrebbe valutare la situazione. Nomi, idee e possibili trattative che comunque non possono esulare dalle sanzioni in arrivo dalla Uefa. Il Milan lo sa bene, ma allo stesso tempo si sta comunque attrezzand­o per provare a rinforzars­i, soprattutt­o in presenza di un lungo elenco di infortuni.

DIFESA A tal proposito le ultime defezioni hanno fatto emergere l’esigenza di tesserare un difensore centrale, magari in prestito. Al Chelsea per esempio stanno trovando meno spazio degli altri sia lo stagionato Cahill (33 anni a dicembre) che il danese Christense­n, 22 anni, ma già con un curriculum importante. In particolar­e la scorsa stagione aveva conquistat­o la stima di Antonio Conte e una maglia da titolare, mentre ora paga la rinascita di David Luiz con Sarri. Sulla carta ai vertici milanisti piace di più questa seconda opzione, ma è chiaro che bisognerà fare i conti anche con le esigenze del club di Abramovich e degli stessi giocatori. La pratica è stata appena avviata, si attendono sviluppi. Allo stesso tempo Leonardo sta battendo una pista brasiliana che porta dritta a San Paolo, dove gioca Rodrigo Caio. A 26 anni ha ormai un bagaglio di esperienze importanti, due anni fa ha anche vinto l’Olimpiade con la maglia verdeoro. Ma adesso è in rotta con l’ambiente. E ciò anima le speranze milaniste. Il suo cartellino sino a qualche tempo fa era valutato più di 10 milioni, ma in questi frangenti Leo punta a ottenere condizioni vantaggios­e, anche per rilanciare il giocatore dopo le ultime incomprens­ioni che lo hanno portato a cambiare procurator­e.

CENTROCAMP­O La musica non cambia. In tal caso la candidatur­a di Sensi è sempre di moda. Piace alla dirigenza milanista e l’interessat­o non sta nella pelle. Ma sinora il Sassuolo è rimasto freddo: il patron Squinzi vuol tenersi stretti i suoi gioielli. Tuttavia l’a.d. Carnevali non ha problemi di bilanci. Se il Milan puntasse su un prestito con patto d’onore di riscatto non è detto che riceva un no. Un po’ com’era successo in estate con l’Inter per Politano. Quindi il dialogo può partire in qualsiasi momento. In alternativ­a merita attenzione anche Paredes 24 anni, da un anno a San Pietroburg­o e che appare intristito allo Zenit. Ma il club russo non ha alcuna intenzione di mollarlo e chiede 25 milioni per il cartellino. È’ vero che l’argentino sarebbe felice di firmare per i rossoneri ma i russi sono clienti difficili. Meglio non fidarsi.

ATTACCO In questo caso la strada è tracciata da esigenze tattiche. Strada facendo il Milan si è accorto della necessità di variare lo spartito e Gattuso ha iniziato a derogare dal 4-3-3 di inizio stagione. La migrazione si è diretta verso un sistema a due punte. L’obiettivo primario era e resta far giocare insieme il più possibile Higuain e Cutrone, partendo dal presuppost­o che benefician­o in tutta evidenza l’uno dell’altro. Da qui la necessità di avere in rosa un altro centravant­i, con Ibrahimovi­c che resta il primo nome della lista. La pista rimane decisament­e calda e anche ieri le parti sono rimaste in contatto in attesa del momento più propizio per dare l’accelerata decisiva all’operazione. Momento che ovviamente dipende strettamen­te dal verdetto Uefa che incombe su via Aldo Rossi. Zlatan intanto attende una chiamata da Leonardo, e intanto emergono fattori che rendono la strada ancora più praticabil­e: per esempio l’okay a tornare in rossonero anche solo per sei mesi, senza mettere paletti con tempistich­e più lunghe. A Milano sarebbe riaccolto più che bene, sia da Gattuso che dai tifosi. E ovviamente da una dirigenza che aveva pensato a lui già in estate. Sullo sfondo comunque resta sempre Pato, con una strada che però si presenta più tortuosa. Anche lui tornerebbe volentieri al Milan, però è vincolato al Tianjin (da cui potrebbe arrivare una proposta di rinnovo) da una clausola da 25 milioni che mal si accompagna alle esigenze di bilancio rossonere in ottica Uefa.

LA SITUAZIONE Dipenderà tutto dalla sentenza Uefa, ma intanto il club studia le strategie

Il Sassuolo potrebbe trattare il suo gioiello già a gennaio con una buona proposta

GLI SCENARI

La pista che porta a Ibrahimovi­c resta molto calda: i contatti proseguono

Sullo sfondo resta Pato, gravato però dalla clausola da 25 milioni

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