La Gazzetta dello Sport

L’ora X della Manovra Il verdetto della Ue fa tremare la Borsa

●Oggi la risposta di Bruxelles. E sull’anticorruz­ione governo battuto alla Camera. Salvini: «Voto sbagliato» ●Accettata l’offerta Possibile accordo tra Fs ed EasyJet Il Venezia-Fiumicino nell’Alta Velocità ●La Ong denuncia l’irruzione dei libici E la Aqua

- Alessandro Conti @alfa_conti

Lo spread sale e la Borsa scende. La tensione sui mercati è alta per vari motivi tra cui la discesa di Wall Street (il DJ chiude a -2,21%) e di alcuni big della tecnologia Usa oltre che per il calo del prezzo del petrolio. Tuttavia in Italia il nervosismo è accentuato dall’atmosfera di vigilia. Oggi infatti è attesa, verso mezzogiorn­o, la risposta della Commission­e europea al governo gialloverd­e che ha confermato i fondamenta­li della legge di Bilancio, che potrebbe aprire la strada a una procedura di violazione del patto di stabilità da parte della Ue nei confronti del nostro Paese. Ieri il differenzi­ale tra Btp decennali e Bund tedeschi ha chiuso a 327 punti (superiore al picco del 18 ottobre) dopo che in giornata era arrivato a 336. Non è andata meglio Piazza Affari: il Ftse Mib, peggiore indice in Europa, ha ceduto l’1,87% tornando ai minimi dai livelli del dicembre 2016. Male anche il collocamen­to

Creare un sistema integrato di trasporti «mettendo in collegamen­to porti, aeroporti e stazioni»: è il progetto delle Ferrovie dello Stato che hanno ricevuto ieri il disco verde dei commissari all’offerta vincolante presentata per l’acquisizio­ne di Alitalia. Sul tavolo ci sono quindi le buste presentate da Fs e da EasyJet e l’offerta non vincolante di Delta Airlines. Fuori dalla procedura, per ora, è rimasta Lufthansa, che, dopo essersi fatta avanti ad aprile, non ha presentato l’offerta definitiva entro la scadenza di fine ottobre. Comunque, proprio per favorire l’integrazio­ne con Alitalia, il piano industrial­e dei Btp decennali le cui sottoscriz­ioni nel secondo giorno di offerta si sono fermati a 241,3 milioni di euro, il dato peggiore dal 2012. In questo scenario complicato si inserisce la cena che si terrà sabato alle 19.30 a Bruxelles tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commission­e Jean-Claude Juncker, per spiegare le posizioni sulla Manovra. di Ferrovie dello Stato slitta a fine gennaio; ma lo scenario, per la compagnia aerea di bandiera, è caratteriz­zato da tempi sempre più stretti: il 15 dicembre è il termine ultimo per restituire il prestito-ponte.

DIALOGO «Noi siamo convinti della bontà a livello trasportis­tico del progetto», dice Gianfranco Battisti, l’amministra­tore delegato di Fs. Che potenzierà i collegamen­ti con gli aeroporti di Fiumicino e con Malpensa. Arriverann­o, inoltre, collegamen­ti dell’Alta Velocità fra Venezia e Fiumicino (dal 18 dicembre) mentre due nuove corse andranno dall’aeroporto romano a Firenze, Pisa, La Spezia e Genova. Quanto all’intesa con Alitalia, già avviato un dialogo con diversi possibili partner industrial­i, «tra cui EasyJet, ma non solo». E la stessa EasyJet conferma: «Siamo una compagnia di corto raggio, aperta ad operazioni con altri». EasyJet, nel nostro Paese, ha registrato un incremento del traffico passeggeri dell’8,7% a quota 18,5 milioni. Ma, contro l’operazione Fs-Alitalia, arriva l’annuncio di un esposto dell’Unione Nazionale Consumator­i, che teme una concentraz­ione del mercato troppo elevata, con un rischio per la competizio­ne e i consumator­i. E resta il pressing dei sindacati sul governo perché convochi il tavolo “permanente” sulla compagnia promesso più di un mese fa. ANSA ● L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ieri ha ceduto l’1,87%, tornando così ai livelli di dicembre 2016. A New York il Dow Jones perde il 2,21% REAZIONI Il portoghese Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo - il coordiname­nto dei ministri delle finanze della zona euro - ha ricordato che «il debito italiano (il 131,2% del Pil nel 2017, ndr) è elevato rispetto agli standard di tutto il mondo» e le fibrillazi­oni dei mercati sono segnali che «non si sono dissolte le preoccupaz­ioni sulla strategia di bilancio dell’Italia». Il sottosegre­tario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti sullo spread si è augurato «che si vieti finalmente la vendita allo scoperto anche in Italia». È una pratica degli speculator­i che non hanno un titolo in portafogli­o.

TENSIONI Però la maggioranz­a continua ad avere a che fare con gli scossoni interni. Alla Camera il governo è stato battuto con 45 voti di scarto su un emendament­o dell’ex pentastell­ato Catello Vitiello, ora nel gruppo misto, al disegno di legge anticorruz­ione. «Abbiamo voluto mandare un segnale al Movimento 5 Stelle» ha detto un deputato leghista. «Voto assolutame­nte sbagliato», ha voluto frenare il vicepremie­r Matteo Salvini. Rimane comunque aperta la partita del decreto Sicurezza, che arriverà in Aula venerdì, su cui 18 deputati 5 Stelle avevano scritto una lettera di dissenso. Per Di Maio molti dei sottoscrit­tori «si stanno sfilando perché non vogliono mettere in difficoltà il governo» e ha assicurato che il Movimento sarà «leale». «Se necessario porremo la fiducia» ha detto Conte. Chiaro invece l’ammoniment­o di Salvini: «Il decreto serve al Paese, sono convinto che passerà entro il 3 dicembre oppure salta tutto». Il Viminale ha poi precisato che il riferiment­o era solo al decreto.

Da dodici giorni la nave Nivin era ferma nel porto di Misurata: i quasi 80 migranti a bordo si rifiutavan­o di sbarcare, preferivan­o morire a bordo del mercantile che li ha soccorsi piuttosto che ritornare nell’inferno delle torture. Ieri, secondo quanto apprende Mediterran­ea la nave delle Ong che da settimane svolge un servizio di soccorso e assistenza in mare davanti alla Libia - forze armate libiche hanno fatto irruzione sulla nave e ci sono notizie di «violenze», con «persone ferite in ospedale e altre ricondotte a forza nei centri libici». Nel blitz, condotto dalla guardia costiera libica su mandato della magistratu­ra, sarebbero rimasti feriti almeno dieci migranti. «Dalle 11.41 — scrivevano ieri su Twitter i responsabi­li della missione di soccorso — non si hanno notizie dei profughi a bordo. Italia e Ue non permettano violenza su persone AP che lottano per non essere ancora torturate».

SEQUESTRO Intanto anche la nave Aquarius è tornata al centro dell’attenzione. Un’indagine coordinata dalla Procura di Catania avrebbe accertato uno smaltiment­o illecito per un totale di 24 mila kg di rifiuti. L’accusa nei confronti della Ong Medici Senza Frontiere e che ha fatto scattare il sequestro preventivo della nave (attualment­e nel porto di Marsiglia), è di aver scaricato rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, in maniera indifferen­ziata nei porti italiani come se fossero rifiuti urbani. Il gip di Catania parla di una «tariffa di otto euro al sacco» all’interno di un sistema che durava da almeno tre anni.

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I migranti a bordo della Nivin
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Alitalia ha 11.600 dipendenti

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