La Gazzetta dello Sport

IL PALLONE D’ORO RONALDO BATTUTO «E GIÙ DAL PODIO»

- Filippo Conticello Fabiana Della Valle

Non è ancora una certezza, ma più passano le ore più l’ipotesi acquista concretezz­a, tanto che persino il diretto interessat­o se ne sarebbe ormai fatto una ragione: dopo aver sbaciucchi­ato gli ultimi due Palloni d’oro (e anche quelli ‘08, ‘13 e ‘14) è difficile, molto difficile, che Cristiano Ronaldo riesca a fare lo stesso con quello ‘18, nonostante la Champions col Real (15 gol in 13 partite) e i 44 centri della scorsa stagione. Non solo: secondo una recente, clamorosa indiscrezi­one, CR7 sarebbe addirittur­a giù dal podio, cosa che dal 2007 a oggi gli è capitata una sola volta (nel 2010, quando il Barça fece l’en plein con Messi, Iniesta e Xavi). Un’esclusione condivisa con il rivale di sempre Messi, anche lui fuori dai 3. Quasi la fine di un’era.

GIÙ DAL PODIO CON LEO

L’anticipazi­one (non confermata dall’Equipe) arriva da una ben informata radio francese, Rfi (Radio France Internatio­nale) secondo cui a metà votazione (gli aventi diritto sono 173 giornalist­i, uno per ogni Paese affiliato alla Fifa) i primi tre sarebbero, nell’ordine, Modric (Real), Varane (Real) e Mbappé (Psg). Difficile che l’altra metà delle preferenze possa aver ribaltato il risultato, difficile che Cristiano possa aver scalato come minimo tre posizioni. Chi conosce bene i meccanismi del Pallone d’oro assicura che di norma i primi tre di metà percorso vengono confermati anche dal verdetto finale. Solo una volta, nel ‘92, a Marco van Basten riuscì un sorprenden­te sorpasso su Stoichkov. All’indiscrezi­one radiofonic­a è seguito un video, diffuso dall’Equipe per promuovere l’evento (cerimonia il 3 dicembre), che per molti è la conferma della caduta delle due divinità: si vedono Mbappé, Varane e Modric (in questo ordine) in primo piano, poi anche gli altri candidati, da Griezmann a Salah. In realtà la clip si apre col portoghese in giacca e papillon che tiene stretto il trofeo 2017. Stavolta, però, Cristiano, come Messi, potrebbe aver pagato il Mondiale troppo breve. Sui votanti (urne chiuse il 9 novembre) può aver influito anche il caso Mayorga, senza dubbio pubblicità negativa. In generale, nella variegata giuria si respirava un innamorame­nto per Mbappé e molta voglia di novità dopo 10 anni di diarchia.

ENNESIMA SFIDA

Ronaldo a febbraio compirà 34 anni: l’ultimo a riuscire a vincere a quell’età fu Lev Yashin nel 1963, ma era un portiere ed erano altri tempi. Il primatista, per vecchiaia, è Stanley Matthews, centrocamp­ista inglese del Blackpool che fu premiato nel 1956 (prima edizione), alla veneranda età di 41 anni. Facile che Ronaldo, il cui obiettivo è chiudere la carriera ben oltre i 40 anni, abbia messo pure lui nel mirino. Certo, questa esclusione brucia e parecchio: Cristiano è convinto di meritare il premio con annesso sorpasso storico a Messi (6 a 5). Ma il portoghese non è il tipo che rimugina troppo quando una porta gli viene sbattuta in faccia. Da bimbo, appena sbarcato a Lisbona, lo prendevano in giro per il forte accento di Madeira, eppure col tempo zittì tutti. Arrivarono poi le difficoltà a scuola, la voglia di tornare a casa, le ferree regole dello Sporting, ma è proprio la privazione che ha reso tanto orgoglioso Ronaldo. I quattro Palloni d’Oro di fila alzatigli sotto il muso da Messi avrebbero tolto energia pure a Superman, eppure negli ultimi cinque anni è stato quasi sempre Leo ad applaudire Cris. Nella nuova vita italiana è la Champions, l’ennesima Champions, la missione: guarendo la Juve dalla sua ossessione, porterebbe un passo oltre la sua leggenda. E, di certo, dovrebbe trovare posto in salotto per una nuova palla tutta d’oro.

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Relax sul mega jet Cristiano Ronaldo e la fidanzata Georgina
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