La Roma torna su Rabiot e alza il muro per Under
●Sondaggio per il francese che piace alle big, mentre l’Arsenal insiste per il turco. Difesa: idea Rugani. Il d.s. Monchi: «Ho sempre un piano B»
Per capire, bisogna conoscere. In fondo è per questo che le teoria di mercato che lo spagnolo Monchi, direttore sportivo della Roma, ha spiegato al «Transfer Room Summit» tenutosi a Londra due giorni fa possono essere utili
FILOSOFIA MONCHI Idee di base. «Meno intermediari sono coinvolti, meno sono i costi. L’abilità più importante per un d.s. è essere pratici, perché non c’è tempo da perdere. Bisogna essere sempre raggiungibili, saper comunicare con chiunque si occupi dell’area “scouting” e soprattutto saper delegare. Di fatto, il lavoro di un direttore sportivo è un lavoro di squadra, bisogna saperlo se si vuole arrivare al top». Io, poi, non mi ritengo un negoziatore; bisogna essere molto più freddi. La mia strategia è avere più opzioni: se per esempio cerco una squadra sa che mi piace un portiere valutato tra i 7 e i 10 milioni, magari me ne chiedono 15. Ecco che è importante avere subito un piano B, ma non solo: bisogna avere una lista di alternative la più lunga possibile. Corollario: « È importantissimo che tutte le parti siano soddisfatte. Perché poi tutto torna: non bisogna mai approfittarsi della controparte ma lasciarsi sempre nel migliore dei modi. I benefici si coglieranno nel tempo». Insomma, proprio per questo, con pochi mediatori, piani di riserva e buoni rapporti, il club giallorossi si sta muovendo verso il mercato di gennaio. Che sulla carta non dovrebbe prevedere colpi grossi (a meno di uscite equivalenti), ma che potrebbe raccontare sorprese.
NEL MIRINO OZYAKUP Ad esempio un ritorno in pista di Adrien Rabiot, che Walter Sabatini aveva praticamente in mano nell’ultima stagione di Garcia, prima che l’affare sfumasse per un litigio con la ingombrante madre del francese, che voleva parlare con l’allenatore. Intendiamoci, Monchi sa bene che Barcellona e Juventus (in modo più defilato anche l’Inter) sono da tempo sull’obiettivo e possono esercitare un volume di fuoco superiore a quello giallorosso, però proprio i buoni rapporti col Psg – che ha anche nella sponsorizzazione con la Qatar Airways un tratto in comune – potrebbe magari convincere il club a cedere in prestito il 23enne talentuosissimo centrocampista fino a giugno. Il problema è che il giocatore – in modesti rapporti con il tecnico Tuchel – è in scadenza di contratto e non chiede neppure il rinnovo, anche se la proprietà araba lo stima tantissimo ed è pronto a ricoprirlo d’oro. Un rinnovo anche di un solo anno con relativo prestito, in attesa di capire come si evolverà la situazione di Tuchel potrebbe non essere impossibile, ma assai difficile. Sempre per il centrocampo, oltre a van de Beek (Ajax), piace anche Ozyakup del Besiktas, mentre Coric potrebbe andare in prestito a Parma o Udinese. sempre sul fronte uscite, c’è da risolvere anche la questione Karsdorp, mentre Perotti interessa il Villarreal, ma l’argentino non intende muoversi. Chi invece potrebbe farlo e il giovane difensore francese Bianda, che potrebbe andare in prestito a una tra Verona, Crotone e Benevento.
UNDER E CLAUSOLA Detto che ci potrebbe essere una partnership col club ghanese Asante Kotoko e segnalato come sul fronte uscite i media turchi segnalino come Emery straveda per Under (che comunque vuole rinnovare con clausola) e che quindi l’Arsenal sia pronto all’affondo per 50 milioni, c’è da riportare il solito rosario per la difesa. Marcano sembra in uscita e per sostituirlo – a parte i più costosi Nastasic (Schalke) e Caio (San Paolo) – si fa il nome anche di Rugani, che nella Juve fa sempre più fatica a trovare spazio. Tutte piste complicate, ma la Roma parte da due convinzioni. La prima: la squadra è competitiva già così. La seconda: a gennaio sarà un mercato di ritocchi, ma se arrivasse l’occasione giusta nessuno si tirerà indietro. Parola di Monchi.