Davanti c’è Viñales, però Rossi resta scettico
●Ducati in progresso, Dovi soddisfatto e stupito di Bagnaia: «Che partenza...» Ok Petrucci, bravissimo Morbidelli 6°
C’è chi lo definisce il campione del mondo dei test, visto che spesso in vetta alla classifica delle prove post gara c’è lui, Maverick Viñales. In cima alla lista dei tempi martedì, si è ripetuto ieri nella chiusura del primo test verso il 2109. Altri due giorni a Jerez (28-29), poi vacanze per tutti. Maverick e Valentino Rossi (9°) hanno saggiato il secondo motore portato da Yamaha, senza esserne troppo impressionati: «Il primo ha più freno motore, il secondo più accelerazione, non cambia troppo. Lo riproveremo a Jerez, ma poi speriamo che a Sepang arrivi altro — dice Valentino —. Con gomme nuove siamo veloci, ma poi torniamo a soffrire».
PROGRESSI La prudenza del primo giorno non è svanita, ma Andrea Dovizioso, 2° a 1 decimo da Viñales, sta iniziando a capire qualcosa di più sulla Ducati che verrà. «Abbiamo trovato qualcosa di interessante, almeno mi sembra. Ma come ho detto agli ingegneri sto attento MILAGRO a dare sentenze, aspetto Jerez». Anche lui applaude i progressi di Francesco Bagnaia («Ci siamo concentrati sulla fase di frenata e sul far girare la moto, ma sono davvero molto soddisfatto», dice il torinese), 11° a 648 millesimi dalla vetta e migliore dei debuttanti: «Pecco ha iniziato davvero molto bene, sono anche un po’ sorpreso. Lui e Mir hanno fatto una bella partenza». Lo spagnolo della Suzuki è 14°, con continui progressi. «Ciò che mi soddisfa soprattutto è la costanza sul passo, ho girato sempre solo e abbiamo iniziato a lavorare un po’ sull’elettronica. Sono super felice».
DUE CADUTE Tra chi ha cambiato moto, convincono Danilo Petrucci, («Non ho mai cercato il tempo, facciamo prove per risolvere il problema di scaldare le gomme e sembra che ci stiamo riuscendo»), 5° in scia a Marc Marquez («Il secondo prototipo sembra funzionare meglio») e Jack Miller, ma ancor più Franco Morbidelli, ottimo 6° a 2 decimi. «Ho iniziato a strizzare un po’ il pacchetto, per sfruttare meglio la moto. Ho avuto buone sensazioni». Fatica, invece, Andrea Iannone, scivolato due volte e solo 17° con l’Aprilia: «Mi piace l’agilità, mentre abbiamo capito le aree in cui siamo indietro. Se serve andrò a Noale, voglio iniziare bene la nuova avventura». Quanto a Jorge Lorenzo, chiude 12° a 8 decimi. «Il polso mi fa ancora un po’ male», le sole parole concesse.