La Gazzetta dello Sport

Il rugby tesoro delle isole Sono sempre più Golden Blacks

BUONGIOVAN­NI >PAG. 24-25, COMMENTO DI MAURO BERGAMASCO>

- Davide Romani INVIATO A TREVISO

La rincorsa alla Champions riparte da Joanna Wolosz. Dopo la finale del 2017, il terzo posto del 2018, Conegliano ci riprova. E per la seconda stagione consecutiv­a lo fa mettendo alla guida della fuoriserie veneta la regista polacca. Ormai di casa in

Italia – prima dell’Imoco ha giocato per due stagioni a Busto Arsizio, la 28enne di Elblag parte subito con le marce alte nel derby italiano d’Europa – il terzo in tre anni dopo quello con Modena nel 2016-2017 e Novara l’anno scorso – contro Scandicci. E il ritmo che prova a scandire è da rock band anche se nel secondo e quarto set le campioness­e d’Italia hanno un vistoso calo («Non siamo state aggressive in difesa come negli altri parziali» analizza il tecnico Santarelli). Spingere sempre (con percentual­i d’attacco di squadra mai sotto il 49%) per ricomincia­re a mettere nel mirino quel trofeo che tanto manca all’Imoco. «Penso ancora a quel tie break con il Vakifbank nella semifinale della scorsa stagione – racconta Wolosz –, ma quel capitolo è chiuso. È mancato pochissimo, ma ci vogliamo riprovare. Questo è un altro gruppo, un’altra squadra, un’altra storia da scrivere. Siamo solo all’inizio, ma questo risultato era molto importante».

DEDICA E da leader dello spogliatoi­o, di quella che lei ha definito «una squadra di pazze», Wolosz ha una dedica speciale: «Possiamo essere contente anche perché avevamo qualche problema: non avevamo la testa libera per quello successo a Easy a Chieri (rottura del tendine d’Achille destro, stagione finita, per lei le ragazze hanno giocato con un adesivo sul braccio con il numero 4 della compagna, ndr). Abbiamo giocato e vinto anche per lei». Dedica che ognuna di loro ha voluto portare di persona a fine match alla giocatrice con un abbraccio caloroso. Intanto il club guarda al futuro e valuta un possibile ritorno sul mercato con la finestra trasferime­nti che si aprirà il 7 gennaio. «C’è tempo. Poi vedremo se è il caso di trovare un rinforzo».

AVVERSARIA Di fronte a Wolosz c’era Ofelia Malinov. La palleggiat­rice della Nazionale italiana argento al Mondiale. E il duello lo ha vinto la polacca che per arrivare al top in questa stagione con il club ha rinunciato alla sua di Nazionale. «È stata una grande, è uno dei più forti palleggiat­ori del mondo – racconta Daniele Santa- relli -. Non mi stupisce la sua tenuta fisica e mentale nel sapere gestire il momento complicato da un punto di vista psicologic­o della squadra (ieri Conegliano ha attaccato con il 48% in attacco con la punta del 67% nel tie break, ndr)».

LUNGO DUELLO Dopo le magie mondiali Malinov cerca la certificaz­ione di garanzia in Champions: due anni fa con Conegliano era arrivata, da regista di scorta, alla finalepers­a con il Vakifbank. Ieri alla guida dell’ambiziosa Scandicci ha portato le tricolori al tiebreak. Lia, la figlia d’arte, ha quasi messo il sigillo sulla gara: era la prima per il club in Champions. «Nonostante il rammarico per il risultato – racconta Malinov -, dobbiamo guardare bicchiere mezzo pieno. Abbiamo fatto passi avanti notevoli e sono contenta perché abbiamo visto cosa possiamo fare». Ma la studente di Giurisprud­enza non getta la spugna e rilancia la sfida a Wolosz e Conegliano: «Joanna è straordina­ria, ma lei e l’Imoco hanno vinto solo il primo round. Il cammino è lungo e noi ci siamo, eccome».

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TROFEI Quest’anno l’Imoco Conegliano ha già messo in archivio la Supercoppa Italiana battendo Novara

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 ??  ?? SCUDETTATA Joanna Wolosz, classe 1990, alla seconda stagione a Conegliano dove ha vinto lo scudetto e quest’anno la Supercoppa. Aveva giocato due anni a Busto Arsizio
SCUDETTATA Joanna Wolosz, classe 1990, alla seconda stagione a Conegliano dove ha vinto lo scudetto e quest’anno la Supercoppa. Aveva giocato due anni a Busto Arsizio

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