Milano sesto squillo ma con il brivido Brooks, un gigante
L’Olimpia vola con Brooks poi rischia sull’ultima palla Ma anche Vitoria s’inchina
MILANO
Vitoria, la sede della prossime Final Four, è la magnifica suggestione che nessuno osa declinare, ma nel frattempo Milano non tradisce in una di quelle serate in cui è obbligatorio fare cassa. Il Baskonia cade solo nel finale, dopo aver inseguito per tutta la gara, concedendosi pure il brivido della tripla del pareggio offerta da Micov con una pessima rimessa. Ma, obiettivamente, sarebbe stato troppo.
VETTE
Così l’Olimpia va, solcando vette inesplorate e prestigiose, nell’attesa che la carestia finisca. Senza Nedovic e Della Valle, Pianigiani incassa i dividendi di un gruppo che ruggisce nel momento del bisogno, tranquillizzato pure dalla scelta del club di non toccare un giocattolo che continua a funzionare a meraviglia. Sulla scia dei divini James e Micov si inseriscono in tanti: Jerrells, Cinciarini, ma soprattutto Jeff Brooks, decisivo nel finale. «E dire – svela il coach AX – che non stava nemmeno bene. Non ha fatto la sessione di tiro prepartita. Ma se il risultato è questo, se gioca così bene, magari a Barcellona lo lascio in albergo fino alla palla a due». Il resto arriva dalle triple, ben 14, e dai liberi che Milano imbuca, mentre Vitoria sparacchia alla luna (Shengelia 0/6...). «Sì – spiega Perasovic, tornato per la terza volta sulla panchina dei baschi –, triple e liberi hanno fatto la differenza. Le altre statistiche più o meno si equivalgono. La morale è che non siamo riusciti a contenerli dall’arco».
SCHIAFFO Dove Milano si costruisce, nel primo tempo, la sua illusoria comfort-zone. Sei son le triple che l’Armani imbuca nel secondo periodo: la fiondata di Bertans vale +11 (4433) che mette l’Ax sul trampolino di lancio. Servirebbe dunque un altro schiaffone, ma non va così. Perasovic chiama time-out e lo stop è un balsamo per i baschi che piazzano un immediato
I CONVOCATI IN NAZIONALE? PENSO A BARCELLONA E CREMONA
SIMONE PIANIGIANI TECNICO OLIMPIA ●Anche James e Micov danno spettacolo. Coach Pianigiani: «Un altro grande match, segnato da scelte offensive sempre intelligenti»
CIAMILLO tita. Dall’arco, come detto, è notte fonda per il Baskonia (1/6), mentre Milano all’intervallo ne ha già imbucate 9, succhiando un po’ da tutti, ma l’arido +4 (potevano e dovevano essere di più), non fa stare tranquillo nessuno. «Dovevamo limitare il loro 70% da due punti – spiega Pianigiani – e nel secondo tempo lo abbiamo fatto, ma Vitoria ha trovato con gli esterni le triple necessarie per rimanere in partita. Sono comunque soddisfatto, ai miei non posso dire nulla. Un altro grande match, segnato da scelte offensive sempre intelligenti».
LEONE Senza Granger e con Shields, leone al Forum lo scorso giugno in finale scudetto con la maglia di Trento e ora pulcino bagnato, il Baskonia riceve da Jennings, Huertas e Vildoza il colpo di reni necessario per ricucire un nuovo +10 prodotto da un momento di onnipotenza della coppia James-Micov. Ma la benzina, ripartita da Pianigiani con efficacia, non manca quando si tratta di portarla a casa. Cinciarini, il redivivo Kuzminskas, un incoraggiante Jerrells e la lucida energia del prode Brooks fomentano l’entusiasmo del Forum. Il bilancio di 62 fa sognare e fertilizza l’autostima di un gruppo che da lunedì si assottiglierà ancora. La patria chiama, c’è Italia-Lituania a cui non si può dire di no e il c.t. Sacchetti da lunedì se ne prenderà almeno altri due. «Non penso a questo – chiosa Pianigiani –, ma alla prossima partita: si va Barcellona e poi c’è Cremona. Lunedì è ancora lontano...».