La Gazzetta dello Sport

Milano sesto squillo ma con il brivido Brooks, un gigante

L’Olimpia vola con Brooks poi rischia sull’ultima palla Ma anche Vitoria s’inchina

- Vincenzo Di Schiavi Vlado Micov, 33 anni

MILANO

Vitoria, la sede della prossime Final Four, è la magnifica suggestion­e che nessuno osa declinare, ma nel frattempo Milano non tradisce in una di quelle serate in cui è obbligator­io fare cassa. Il Baskonia cade solo nel finale, dopo aver inseguito per tutta la gara, concedendo­si pure il brivido della tripla del pareggio offerta da Micov con una pessima rimessa. Ma, obiettivam­ente, sarebbe stato troppo.

VETTE

Così l’Olimpia va, solcando vette inesplorat­e e prestigios­e, nell’attesa che la carestia finisca. Senza Nedovic e Della Valle, Pianigiani incassa i dividendi di un gruppo che ruggisce nel momento del bisogno, tranquilli­zzato pure dalla scelta del club di non toccare un giocattolo che continua a funzionare a meraviglia. Sulla scia dei divini James e Micov si inseriscon­o in tanti: Jerrells, Cinciarini, ma soprattutt­o Jeff Brooks, decisivo nel finale. «E dire – svela il coach AX – che non stava nemmeno bene. Non ha fatto la sessione di tiro prepartita. Ma se il risultato è questo, se gioca così bene, magari a Barcellona lo lascio in albergo fino alla palla a due». Il resto arriva dalle triple, ben 14, e dai liberi che Milano imbuca, mentre Vitoria sparacchia alla luna (Shengelia 0/6...). «Sì – spiega Perasovic, tornato per la terza volta sulla panchina dei baschi –, triple e liberi hanno fatto la differenza. Le altre statistich­e più o meno si equivalgon­o. La morale è che non siamo riusciti a contenerli dall’arco».

SCHIAFFO Dove Milano si costruisce, nel primo tempo, la sua illusoria comfort-zone. Sei son le triple che l’Armani imbuca nel secondo periodo: la fiondata di Bertans vale +11 (4433) che mette l’Ax sul trampolino di lancio. Servirebbe dunque un altro schiaffone, ma non va così. Perasovic chiama time-out e lo stop è un balsamo per i baschi che piazzano un immediato

I CONVOCATI IN NAZIONALE? PENSO A BARCELLONA E CREMONA

SIMONE PIANIGIANI TECNICO OLIMPIA ●Anche James e Micov danno spettacolo. Coach Pianigiani: «Un altro grande match, segnato da scelte offensive sempre intelligen­ti»

CIAMILLO tita. Dall’arco, come detto, è notte fonda per il Baskonia (1/6), mentre Milano all’intervallo ne ha già imbucate 9, succhiando un po’ da tutti, ma l’arido +4 (potevano e dovevano essere di più), non fa stare tranquillo nessuno. «Dovevamo limitare il loro 70% da due punti – spiega Pianigiani – e nel secondo tempo lo abbiamo fatto, ma Vitoria ha trovato con gli esterni le triple necessarie per rimanere in partita. Sono comunque soddisfatt­o, ai miei non posso dire nulla. Un altro grande match, segnato da scelte offensive sempre intelligen­ti».

LEONE Senza Granger e con Shields, leone al Forum lo scorso giugno in finale scudetto con la maglia di Trento e ora pulcino bagnato, il Baskonia riceve da Jennings, Huertas e Vildoza il colpo di reni necessario per ricucire un nuovo +10 prodotto da un momento di onnipotenz­a della coppia James-Micov. Ma la benzina, ripartita da Pianigiani con efficacia, non manca quando si tratta di portarla a casa. Cinciarini, il redivivo Kuzminskas, un incoraggia­nte Jerrells e la lucida energia del prode Brooks fomentano l’entusiasmo del Forum. Il bilancio di 62 fa sognare e fertilizza l’autostima di un gruppo che da lunedì si assottigli­erà ancora. La patria chiama, c’è Italia-Lituania a cui non si può dire di no e il c.t. Sacchetti da lunedì se ne prenderà almeno altri due. «Non penso a questo – chiosa Pianigiani –, ma alla prossima partita: si va Barcellona e poi c’è Cremona. Lunedì è ancora lontano...».

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Jeff Brooks, 29 anni, ieri 12 punti e 7 rimbalzi CIAMILLO
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