Juve, sette vittorie per un anno record toccando i 103 punti
Difesa e punti da record Nessuno come la Signora ●Il 2018 può essere un anno super: i bianconeri vincendo le ultime 7 partite arriverebbero a quota 103. E i gol incassati sono solo 17
La sensazione è che Massimiliano Allegri ami i discorsi sui primati della Juventus meno di una seduta di due ore da un dentista sprovvisto di farmaci anestetizzanti. «Non cominciamo con ste robe ragazzi» aveva detto ai giornalisti dopo la vittoria di Udine, quando un collega gli aveva chiesto se la Juve potesse vincere tutte e 38 le partite di campionato.
LA MIGLIORE Si trattava ovviamente di una provocazione. Ma resta il fatto che in campionato la marcia della Juventus nel 2018 è semplicemente straordinaria. Il ruolino di marcia ci consegna 26 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta, arrivata allo Stadium dalla testa di Kalidou Koulibaly al 90’ di Juventus-Napoli. Se prendiamo in considerazione i 5 campionati più importanti d’Europa, nessuno ha perso così poco e vinto così tanto. E soprattutto nessuno è stato capace di fare meglio degli 82 punti dei bianconeri. Stesso risultato per il Paris Saint Germain, che in un campionato meno competitivo della serie A ha vinto 26 partite come la squadra di Allegri, ma ne ha perse due (entrambe nello scorso campionato: una per 2-1 sul campo del Lione, l’altra per 2-0 in casa contro il Rennes alla penultima della scorsa Ligue 1 a scudetto già vinto) e soprattutto è sceso in campo una volta in più, 32. E al massimo, con ancora sei gare davanti, la squadra allenata da Tuchel può arrivare a 100. Se invece i bianconeri dovessero fare percorso netto, chiuderebbero a 103. L’obiettivo è certamente ambizioso, visto che le avversarie da qui al 29 dicembre saranno Spal, Fiorentina al Franchi, Inter, Torino, Roma, Atalanta a Bergamo e Samp.
DIFESA TOP Il Dna della Juventus, mai così qualitativa nelle varie versioni allegriane, resta sempre la difesa. Di questi tempi si sottolineano le difficoltà realizzative su palla inattiva, che hanno portato a una sola rete dei difensori tra campionato e Champions. Ma la prima missione del reparto è proteggere la porta. E di questo Allegri, nonostante la Juve non abbia preso gol solo in 5 partite di serie A su 12, può essere soddisfatto. Nel 2018, Buffon, Szczesny e Pinsoglio (in campo per Buffon nel finale di Juve-Verona e superato dal sinistro di Cerci) sono stati battuti solo 17 volte. In Europa nessuno può vantare una statistica migliore: il Liverpool arriva a 19, il City a 20, il Psg (che con 95 gol ha l’attacco migliore) a 21, l’Atletico Madrid a 22. Male Barcellona e Real Madrid, che hanno preso rispettivamente 40 e 46 reti, i dati peggiori tra le squadre di vertice europee. Dopo i 4 gol incassati dall’Inter nella sconfitta di Bergamo con l’Atalanta, la squadra di Allegri è tornata ad essere la miglior retroguardia della serie A con 8 gol concessi. Interessante il dato sulle conclusioni permesse agli avversari: le 2,5 di media a partita sono la miglior statistica per una squadra italiana, mentre in Europa la classifica è guidata dal City con un notevole 1,8.
COCKTAIL DA CHAMPIONS I dati ci consegnano una Juventus completa, pronta a competere per la Champions come una delle 3-4 grandi favorite. Il punto di forza resta una fase difensiva di primissimo livello, che sale un ulteriore gradino sui palcoscenici europei, dove a parte il finale con lo United a Torino la Juventus è stata quasi perfetta. Per disinnescare squadre tipo Barça, Real, City e Psg, Allegri punterà sulla superiorità della sua retroguardia rispetto alla nobilissima concorrenza. Se invece andasse per la maggiore il modello Atletico Madrid, naturalmente c’è lui, Cristiano, che ha portato il gioco d’attacco della Juve a vette mai toccate negli ultimi anni.
>La squadra di Allegri ha perso in campionato solo col Napoli. City e Psg battuti 2 volte
>Ma il calendario si complica: in arrivo Fiorentina, Inter, derby col Torino, Roma e Atalanta