Calcio, Juve e studio le passioni di famiglia Il futuro è da dirigente
●Chiellini è laureato e vuole continuare la carriera in bianconero, dove lavora già il suo gemello. La sorella gioca in Spagna
Scuola e pallone non sempre sono in contraddizione. Giorgio Chiellini è cresciuto rincorrendo una sfera come tanti bambini della sua età, contagiando anche altri componenti della famiglia, ma alla passione trasformata in professione ha accompagnato la perseveranza negli studi, che sicuramente gli aprirà nuove strade, ma sempre bianconere, quando chiuderà il percorso da calciatore. «Quando smetterò voglio rimanere nell’ambiente, con una carriera più da scrivania che da allenatore».
I LAUREATI Non sarà difficile trovarne una, visto che Chiellini ha una laurea in Economia e Commercio e una specializzazione in Business Administration. «Preparavo gli esami in ritiro», ha raccontato Giorgio, che viene da una famiglia di laureati e ne ha sposata una: papà Fabio è un apprezzato ortopedico, mamma Lucia fa la manager in una ditta di trasporti navali, il gemello Claudio è laureato in Giurisprudenza, i due fratelli minori, Giulio e Silvia, studiano entrambi e la moglie Carolina è uscita da Giurisprudenza (diritto internazionale) con 110 e lode. Il calcio è la passione che Giorgio condivide da sempre con il gemello e che ha trasmesso a Silvia, 13 anni meno di lui: Claudio prima faceva il procuratore, ora si occupa di giovani per la Juventus e presto potrebbe lavorare insieme al fratello.
SORELLA CALCIATRICE Silvia abita in Spagna dove studia fisioterapia, giocava nel Murcia, con cui è stata promossa nella Segunda spagnola, ora è nell’Espinardo. Juventina da sempre (al contrario di Giorgio, che da piccolo tifava Milan), è riuscita a seguire le orme del fratello maggiore, nonostante le resistenze dei genitori. Giorgio le ripete sempre: «Gioca semplice, non mollare mai, mantieni la calma». Consigli semplici ma efficaci, che la ragazza (attaccante), cerca di mettere in pratica.
PICCOLO BRIEGEL Chiellini alla Juventus ha messo le radici, trasformandola in una seconda casa: oltre al gemello Claudio, in bianconero c’è anche l’amico storico Edoardo Bandini, con un impiego nel marketing. Torino è la sua città ma con Livorno ha ancora un legame profondo. Ci torna poco, ma lì ha lasciato un pezzo di cuore e quando c’è stata l’alluvione si è dato molto da fare per aiutare chi ne aveva bisogno. Alla Juve è diventato il Gorilla, da piccolo invece il suo soprannome era Briegel, omaggio al difensore tedesco degli Anni 70-80. Ancora oggi gli amici lo prendono in giro per essere nato a Pisa, città con cui i livornesi hanno una fortissima rivalità.
TUTTO SCRITTO Chiello, che ultimamente è richiestissimo negli spot, è un ragazzo semplice, che non ama i tatuaggi e fino a quando non è arrivata Nina, tre anni fa, passava parecchie ore alla PlayStation. Chiello non dimentica il passato e ringrazierà per sempre Riccardo Caprai, il tecnico che lo scoprì. Fece provini con Milan e Juventus, ma furono i bianconeri a svenarsi per accontentare le richieste pretenziose di Aldo Spinelli, allora presidente del Livorno. In un paio di occasioni è stato sul punto di lasciare la Signora, lo cercò pure l’Inter in una sessione di gennaio, ma il finale della storia era già scritto: è rimasto ed è diventato il capitano. Quella scorsa è stata la sua miglior stagione con Allegri e anche quest’anno sta sfoggiando grandi prestazioni, tanto da meritarsi la laurea ad honorem di Mourinho dopo aver battuto lo United a Old Trafford: «Chiellini e Bonucci sono fantastici, dovrebbero insegnare ad Harvard». «Mi piacerebbe andarci — ha risposto Giorgio — ma per fare un master in Economia». Chiello è insaziabile, pensa sempre e solo a migliorare. Nello studio come nel pallone.
QUANDO SMETTERÒ MI VEDO PIÙ DIETRO A UNA SCRIVANIA GIORGIO CHIELLINI DIFENSORE DELLA JUVENTUS