La Gazzetta dello Sport

Dalbert k.o.: fuori almeno 20 giorni

●Distrazion­e al gemello mediale per il brasiliano Nainggolan: «Mai più con il Belgio»

- Carlo Angioni MILANO

L’Inter perde un altro pezzo sulle fasce. Dopo Sime Vrsaljko, out sicuro per il match contro il Frosinone dopo l’infortunio alla coscia con la Croazia, si è fermato anche Dalbert. Il terzino brasiliano, che avrebbe potuto avere una nuova chance domani sera a San Siro, si è fatto male in allenament­o. E la risonanza magnetica effettuata all’Humanitas di Rozzano dallo staff medico nerazzurro ha evidenziat­o una distrazion­e al gemello mediale della gamba sinistra: le condizioni del 25enne esterno sinistro saranno rivalutate la settimana prossima ma al momento si parla già di uno stop di almeno 20 giorni, con il rischio che i tempi di recupero si possano anche allungare.

IL NINJA Un nerazzurro si ferma e un altro nerazzurro scalda i motori per tornare al top. Radja Nainggolan ha lavorato duramente durante la sosta per essere al meglio in vista del trittico Tottenham-Roma-Juve, e in attesa di tornare in campo ha parlato con Espn di Belgio e di riflesso di Inter. «Avevo già detto che in caso di mancata convocazio­ne al Mondiale non sarei più tornato a giocare in nazionale e lo confermo – ha spiegato Radja –. Sono un uomo di parola, anche se il Belgio dovesse cambiare c.t., non tornerei più. Quando dico che è finita, è finita. Ero davvero deluso dal fatto di essere stato scartato senza alcun motivo. In Belgio c’erano dei giocatori che non giocavano in club di livello e nonostante questo venivano chiamati. Non ho mai chiesto nulla, se venivo chiamato è perché giocavo 50 partite e mi meritavo la convocazio­ne. Le scuse del commissari­o tecnico Martinez? Tutte patetiche...». Il Ninja, risparmiat­o a Bergamo nell’ultima uscita di Serie A per non forzare dopo la brutta partita con il Barcellona in cui era tornato titolare dopo l’infortunio alla caviglia, ha poi parlato dei nerazzurri: «Sono qui all’Inter e gioco il mio calcio. Adesso mi dedico soltanto ai nerazzurri con tanto amore per quello che faccio. Ogni volta che c’è una pausa per le nazionali, mi prendo 4-5 giorni e sono felice perché posso concentrar­mi sul mio club».

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