La Gazzetta dello Sport

Roma, in attacco c’è spazio per tutti Kluivert scalpita e Dzeko non cede

●L’olandese: «Voglio segnare sempre, pure al Real» Il bosniaco: «Ritiro? Macché». Ma domani c’è Schick

- Massimo Cecchini ROMA

Che cos’è il sorriso? Per chi scrive una sorta di arcobaleno alla rovescia, un ponte a testa in giù che collega il cuore al mondo che ci circonda. Sarà per questo, forse, che il sorriso di Justin Kluivert adesso sembra essere tornato vivace, tonico come i muscoli che guizzano sulle sue gambe. Quello di Edin Dzeko, invece è diverso. Ha la pacatezza di chi tanto ha già fatto e quindi può guardare anche oltre il presente. Ecco, metteteli insieme, shakeratel­i e avrete il volto migliore della Roma, che domani a Udine vuole ricomincia­re la rincorsa ai posti nobili.

L’OLANDESE «Sono molto contento – spiega il 19enne a Sky –. Ogni giorno mi godo di più questo che sto vivendo. Non vedo l’ora di scoprire il futuro. Il calcio italiano è difficile, ma ti rende più forte. Mio padre mi ha raccontato i suoi alti e bassi quando era al Milan, ma resta il mio idolo, anche se mi sono ispirato anche a Cristiano Ronaldo perché lui vive per il calcio e io guardo a questo tipo di campioni». La scelta gialloross­a, ovviamente, si deve anche a Monchi. «È stato molto convincent­e e io sono molto contento della decisione che ho preso. Lui mi ha parlato in un modo speciale, anche se tutti mi volevano. Qui c’è l’ambiente giusto per crescere. Papà mi ha detto che la competizio­ne qui è molto alta. Ho imparato tanto anche fuori dal campo dai campioni che ho qui. Ci sono differenze nel tipo di gioco tra Ajax e Roma. Posso migliorare in fase difensiva, ma devo crescere anche in attacco segnando di più. Di Francesco mi dà tanti consigli. Mi dice di usare la velocità, che non hanno tutti, e di attaccare gli avversari». Intanto, una piccola pagina di storia Kluivert l’ha già scritta. «So di essere stato il più giovane a segnare in Champions. È stato bellissimo. Su Instagram tutti me l’hanno detto. È incredibil­e essere ricordato così. Io comunque sogno un gol contro chiunque, anche contro il Real. Tutti devono avere paura di noi in casa nostra». L’attualità però lo porta a Udine. «È una partita importante. L’Udinese è una buona squadra ma se giochiamo bene possiamo vincere». La sicurezza che ha fa pensare a De Rossi, che Justin venera. «Prima di venire qua, mi ha scritto un messaggio e mi ha detto che non vedeva l’ora di lavorare con me e questo mi ha motivato tanto. È un fenomeno dentro e fuori dal campo».

IL BOSNIACO Lo è anche Dzeko, che a 32 anni non vuole gettare la spugna. «Mi sento ancora bene quindi spero che questo momento continui il più a lungo possibile – spiega rispondend­o alle domande su “Reddit”–. Lavoro sodo sia prima che dopo l’allenament­o per rimanere al top della condizione. Non sto pensando al ritiro, ho ancora qualche anno buono. Cerco sempre di aiutare i giovani con critiche costruttiv­e ma anche compliment­i. Sono stato giovane anche io e so quanto sia importante essere loro vicini». Ma domani a Udine per il turnover dovrebbe partire Schick. Oltre a tante curiosità sulla vita privata, i titoli di coda sono sulla Var. «È una buona cosa, ma deve essere migliorata. Non sappiamo quando l’arbitro può interrompe­re per rivedere qualcosa, quindi il processo può essere fatto meglio». Proprio vero.

IO MI ISPIRO A CRISTIANO RONALDO: LUI VIVE PER IL CALCIO JUSTIN KLUIVERT ATTACCANTE DELLA ROMA

AIUTO I GIOVANI, PERÒ HO ANCORA QUALCHE ANNO BUONO DAVANTI EDIN DZEKO ATTACCANTE DELLA ROMA

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LAPRESSE Justin Kluivert, 19 anni (a destra) insieme con Edin Dzeko, 32, protagonis­ti in Champions League

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