La Gazzetta dello Sport

Ma Spalletti ci crede «Inter che peccato Il pari era giusto Il Barça? Mi fido»

●L’allenatore nerazzurro: «Abbiamo concesso poco, hanno segnato nel nostro momento migliore. Nainggolan è difficile che giochi a Roma»

- Valerio Clari INVIATO A LONDRA (ING)

La speranza è che ce ne sia una nona già in questa stagione, magari contro uno dei due Manchester. Adesso non è il momento di far troppo gli schizzinos­i, di scegliersi l’avversario degli ottavi. Adesso sembra tutto più difficile, tocca guardare due campi. Però questa maledizion­e inglese prima o poi bisogna ricacciarl­a via, archiviarl­a, cancellarl­a. Wembley non è stato il posto giusto: è arrivata anche l’ottava sconfitta del tecnico su otto trasferte oltre la Manica. Spalletti, ovviamente, al momento ha altri luoghi in testa: San Siro in primis, contro il Psv, ma anche il Camp Nou. Servirà una partita vera dal Barcellona: «Io non so che farà il Barça, ha una fila di vittorie in casa che non può andare a sciupare in una gara di Champions, io sono convinto che a ques to livello sono discorsi che non si possono ● il minuto in cui è arrivato il primo tiro dell’Inter nello specchio: nelle ultime tre partite di Champions per i nerazzurri mai più di 2 tiri in porta fare». Non perdono da cinque anni e mezzo in casa in Champions: «Gente come Piqué e Messi non può essere messa in dubbio, io non mi preoccupo».

BILANCIO Il match, tutto sommato, non lo ha deluso più di tanto. Almeno è quello che dice pubblicame­nte: «Abbiamo fatto grosso modo quello che dovevamo fare, certo siamo molto dispiaciut­i del risultato». In campo era stato espressivo. Quando Mauro Icardi ha l’unica vera palla buona del match, in un contropied­e nella ripresa, Spalletti lo segue con gli occhi. Quando lo vede tentare uno strano cross, invece di scaricare la solita potenza in porta, lo sguardo che gli rivolge, con le braccia aperte, parla. E dice: «Ma perché?». È una delle poche occasioni su cui recriminar­e, e questo è il problema. «Ci sono state un paio di occasioni che non abbiamo sfruttato bene, forse hanno segnato nel nostro momento migliore. Osare di più? Non capisco a cosa ci si riferisce».

NAINGGOLAN Ma stavolta, più che da Icardi, il tecnico è stato «tradito» dall’allievo prediletto, quel Nainggolan che aveva rimpianto la scorsa stagione e si era andato a prendere in estate. E nemmeno per colpe del giocatore, ma per un altro infortunio di questa stagione nata male, per il belga. Il tecnico manda Borja a far riscaldame­nto dopo SU RADJA NAINGGOLAN SULLA FORMAZIONE SPURS 20’, ma il cambio arriva al 44’: «Non c’è stato nessun problema di comunicazi­one tra noi, se non avete capito il problema di comunicazi­one è vostro. Radja ha avuto ancora male alla caviglia, l’avrei comunque sostituito nella ripresa, ho accelerato i tempi. Nainggolan non è riuscito a correre davvero per quel dolore, ma chiarament­e i calciatori vogliono provare a rimanere in campo. Però contro una squadra che palleggia cosi diventa difficile. Forse avrei dovuto cambiarlo prima. Avevamo fatto tutte le prove e avevamo parlato coi medici: così ci siamo giocati anche una sostituzio­ne. E sarà dura vederlo contro la Roma, fra caviglia e muscolo che si è affaticato perché correva male». Il suo sostituto, Borja, ha giocato una delle migliori gare interiste: «Borja qui non ha sofferto nemmeno la fisicità. Ma messo dall’inizio non avrebbe avuto la stessa freschezza che ha avuto entrando in corsa. Ma ha fatto una grande partita». SCELTE Se le decisioni del tecnico vengono discusse a posteriori, anche se due dei tre cambi sono stati forzati da infortuni, quelle di Pochettino, con le rinunce a Son ed Eriksen, avevano colpito prima: «Le scelte di Pochettino non mi hanno sorpreso, in Champions loro giocano sempre col 4-2-3-1, poi hanno tanti giocatori di qualità». Nelle ultime tre in Champions, contro Barcellona e Tottenham, l’Inter non ha mai fatto più di due tiri nello specchio. Insomma, manca una vera prestazion­e da «grande». Ma Spalletti non vede tutto nero: «Sapevamo la gara che avremmo affrontato, ci siamo sacrificat­i, retto il campo bene e non abbiamo sofferto più tanto. Abbiamo preso un’imbarcata sull’azione di Sissoko, ha fatto questa accelerazi­one, i nostri hanno fatto una doppia interpreta­zione sbagliata. Abbiamo concesso poco, se fosse uscito un pareggio non ci avrei visto nulla di strano».

IL TECNICO «Borja non ha sofferto la fisicità, dall’inizio sarebbe stato diverso»

«Dei catalani non si può dubitare: loro giocano sempre per vincere»

7 6

AVEVAMO FATTO LE PROVE E PARLATO CON I MEDICI: MA HA AVUTO MALE

LUCIANO SPALLETTI

LE SCELTE DI POCHETTINO NON MI HANNO SORPRESO

LUCIANO SPALLETTI

 ??  ?? Luciano Spalletti, 59 anni, seconda stagione all’Inter. In Champions ha guidato anche Roma e Zenit
Luciano Spalletti, 59 anni, seconda stagione all’Inter. In Champions ha guidato anche Roma e Zenit
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy